.: Discussione: Corso Buenos Aires, passeggiata indecente

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Antonella Fachin

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Inserito da Antonella Fachin il 19 Mar 2010 - 21:24
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Sul notiziario ChiamaMilano di oggi.

Cordiali saluti a tutte/i
Antonella Fachin
Consigliera di Zona 3
Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano
Facebook: Antonella Fachin
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LA BICI PUO' ATTENDERE
Partiti i lavori di manutenzione in Corso Buenos Aires, per le bici ancora niente piste

Sono iniziati il 15 marzo e dureranno circa un anno i lavori di manutenzione straordinaria in Corso Buenos Aires che arrivano dopo anni di mancati interventi di riordino e sistemazione.
Nemmeno questa volta ci sarà una riqualificazione vera e propria. Infatti sono stati destinati solo 3 milioni di euro per una delle vie più trafficate e ad alto tasso abitativo d’Europa e basteranno a malapena a coprire qualche buca della strada, sostituire l’asfalto  colato su tutti i marciapiedi con la pietra -per sottolineare, come ha detto l’Assessore ai Lavori pubblici Bruno Simini la  “vocazione pedonale della via”- aggiungere qualche posto per la sosta delle moto e per le biciclette. Nessuna diminuzione per contro dei posti auto.
Perché, si sa, in Corso Buenos Aires la vocazione, oltre che pedonale, è automobilistica e commerciale.  
Non sono previste nemmeno riduzioni di carreggiata, che, al contrario, verrà allargata nei punti in cui oggi si restringe.
E le piste ciclabili? Possono aspettare.
“Vedremo, in futuro penseremo al da farsi, ma comunque per ora non si ritiene necessario prevedere alcun intervento specifico su corso Buenos Aires, visto che c’è già una pista ciclabile (non ancora completata ndr) in via Morgagni” hanno risposto l’Assessore Simini e l’Assessore al Verde Maurizio Cadeo all’Associazione Ciclobby che da anni denuncia la mancanza di pianificazione per la viabilità ciclistica in città.
Eppure la larghezza del corso consentirebbe la creazione di una pista ciclabile; la carreggiata più spaziosa renderà forse più fluido il traffico, ma non assicurerà ai ciclisti una maggior sicurezza in una delle arterie più frequentate di Milano.
“Siamo convinti che questo basso profilo nasconda una grande occasione mancata, l’ennesima per Milano e per la mobilità sostenibile -risponde l’Associazione Ciclobby-. L’obiettivo che Milano deve darsi, per poter cambiare realmente e non solo nelle buone intenzioni l’approccio alla mobilità, è quello di una rete stradale che sia nel suo intero sviluppo accessibile e fruibile alla bici, in condizioni di sicurezza. Una permeabilità diffusa alla bici. Ciò anche per superare l’attuale frammentazione della rete ciclabile e la sua cronica insufficienza”.
E d’altra parte, i censimenti di Ciclobby dimostrano come l’asta corso Buenos Aires-corso Venezia sia una delle più trafficate dal punto di vista ciclistico. “Vorremmo costruire un’azione che coinvolga consiglieri comunali e di zona, di maggioranza e di opposizione, operatori commerciali sensibili, associazioni di via, comitati di quartiere, associazioni, affinché la questione della ciclabilità di corso Buenos Aires non venga accantonata”.  

Giulia Cusumano
In risposta al messaggio di Antonella Fachin inserito il 17 Mar 2010 - 15:08
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