.: Discussione: (TICKET) Zona 6, un "cul de sac" senza comunicazioni con l'esterno, viabilità da reinventare (provvedimenti urgenti ed efficaci

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Angelo Valdameri

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Inserito da Angelo Valdameri il 10 Mar 2007 - 09:48
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Se per risolvere il problema dei collegamenti e del trasporto sia pubblico che privato bastasse costruire nuove strade non so dove il ragionamento ci porterebbe: senz'altro ad una città ultra congestionata, inquinata e poco vivibile, come già ci stiamo avviando ora.E' stato più volte affermato da urbanisti e non che il problema non sta nel costruire nuove strade ma nel ridurre il parco veicoli circolanti e studiare soluzioni che favoriscano la percorrenza e velocità dei mezzi pubblici. Per venire alla nostra zona l'unica bretella che occorre - per decongestionare il traffico di un intero quartiere - è quella che dovrà collegare la via Chiodi con via Merula, Enna,Santi, Buccinasco. Progetto da anni a bilancio ed ora "incagliato" per questioni amministrative. La zona 6 e la zona 5 sono collegate in modo soddisfacente, tranne che per il tratto più a sud - visti anche i nuovi insediamenti residenziali di Cascina caimera e nel medio periodo dell'area dell'ecx Cartiera Binda-dove da anni è previsto un collegamento da via Boffalora, superando il Naviglio Pavese in sottopasso, a via Dei Missaglia nei pressi dell'ex cartiera Binda. Alcuni tratti sono stati già realizzati: si pensi al recente ampliamento del cavalcavia di via Boffalora sino alla grande rotonda a lato della centrale AEM Famagosta, così come la via che unisce i quartieri Cascina Caimera e Sant.Ambrogio, tramite il sottopasso autostradale di via San Paolino. Tratti non definitivi che necessitano di ulteriori collegamenti verso sud, comunque molto ampi rispetto allo scarso traffico che oggi sopportano.Una volta che venisse terminato l'allacciamento Boffalora-via dei Missaglia, il collegamento col Naviglio Grande sarebbe cosa fatta. Sono previsti inoltre i collegamenti verso Assago coll'area del nuovo cimitero monumentale della zona sud, sulle aree al di sotto dei laghetti di Assago (via San Marchetto).Come vede di carne al fuoco ce n'è, basta che questa Ammministrazione metta da parte gli annunci e persegua i fatti.Da subito basterebbe aumentare i mezzi pubblici e il numero delle corse da e per Milano, far pagare una tariffa unica, potenziare i parcheggi di interscambio. Far partire il progetto di linea ferroviaria metropolitana di superficie Milano-Mortara: attualmente sono poche decine i treni che la percorrono.Da ultimo la nostra zona ha ancora ampie aree verdi agricole che vorremmo che tali rimanessero e non fossero attraversate da nuove autostrade. Nuove strade portano nuove costruzione in un vortice da cui è poi difficile uscirne. Per quanto riguarda l'ospedale San Paolo la navetta sarebbe auspicabile ma non sufficiente a liberare le strade dalle migliaia di auto - di dipendenti e utenti -parcheggiate nei pressi da mattina a sera. Noi avevamo chiesto e raccolto firme su un progetto fatto dal Politecnico che prevedeva una nuova fermata della MM2 al quartiere S.Ambrogio nel progetto di prolungamento Famagosta-Assago.500 mt che sarebbero serviti a far arrivare i dipendenti e gli utilizzatori del San Paolo sin sotto l'ingresso. E' stato rifiutato con la scusa dei maggiori costi che il privato (Cabassi) non poteva sopportare. Così come fu rifiutata la fermata al quartiere Cantalupa, perchè troppi pochi utenti.Cordiali saluti,Valdameri
In risposta al messaggio di Enrico Vigo inserito il 11 Nov 2006 - 11:26
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