.: Discussione: Signor Sindaco, signora Moratti, porti avanti una strategia contro l'inquinamento

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 13 Giu 2007 - 14:57
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L'attacco dell'«Herald Tribune». Legambiente: scandalo mondiale

La stampa Usa: «Milano, smog record»

La replica di Formigoni: «Abbiamo il miglior piano europeo»

MILANO — Il Nord Italia agli occhi del mondo: famoso per la moda, il cibo, la Fiat. Ma da ieri, secondo i grandi giornali americani, «può aspirare alla celebrità anche in un altro, meno gradito settore»: lo smog. Il Nord e la sua città più rappresentativa. Ecco la nuova Milano, sul New York Times e sull'International Herald Tribune, un mostro sbattuto in prima pagina. Un caso mondiale. La città che ha lanciato un'imponente operazione di marketing per aggiudicarsi l'Expo 2015 si ritrova additata come una metropoli soffocata, malsana, oppressa dall'inquinamento. L'analisi non è distante dalla realtà: secondo l'ultimo rapporto dell'Organizzazione mondiale della sanità, la Pianura Padana, con la Polonia, il Benelux e Los Angeles, è una delle aree del mondo in cui lo smog provoca più morti (8.220 all'anno, in tutta Italia, nel triennio 2002-2004). Un dato di fatto. Ma l'eco delle prime pagine, nell'epoca della politica-immagine, può avere effetti devastanti. Il presidente della Lombardia, Roberto Formigoni, sorride e guarda lontano: «In quegli articoli manca una parte». Quale? «Siamo una delle zone più inquinate del mondo, d'accordo. Ma siamo anche la Regione che ha avviato la battaglia antismog più tenace e incisiva d'Europa». Ecco, dunque, il messaggio per «gli amici americani»: «Quel titolo dovranno cambiarlo: famosi per lo smog, ma anche per reazione allo smog». Battaglia lunga. Ci vorranno anni. I dati sull'inquinamento, per ora, sono macigni. I super affidabili, seri e documentati quotidiani Usa li snocciolano uno dopo l'altro: a Milano, nel 2007, 80 giorni fuorilegge per le polveri sottili (la legge europea ne concede 35 per l'intero anno). E poi il progetto Eurolifenet: i Genitori antismog, associazione di cittadini, hanno fatto indossare a 90 studenti milanesi delle centraline portatili per rilevare l'inquinamento.

I valori di smog (convalidati dall'Istituto dei Tumori e dal centro di ricerche di Ispra, della Comunità europea) sono stati uno choc. Fino a 200 microgrammi di polveri sottilissime (Pm 2,5) alle fermate dei bus, in metrò, passeggiando in strada (l'Oms raccomanda di non superare i 25). Le foto dei ragazzi antismog hanno fatto il giro del mondo. Le conclusioni sono bordate: «Mentre le altre grandi aree di inquinamento in Europa — scrive il Nyt —già dal 1990 hanno ridotto le emissioni, quelle in Italia sono aumentate». L'Italia rischia «di dover pagare miliardi di euro in multe se le cose non cambiano». L'immagine di Milano senza respiro rimbalza tra le news globali. Nei prossimi giorni anche la rete televisiva Abc dovrebbe trasmettere un reportage sulla città «della moda e dello smog». Ma il sindaco, Letizia Moratti, preferisce non commentare, delegando la risposta a un comunicato dell'assessore all'Ambiente, Edoardo Croci: «Milano ha già avviato un piano di interventi per ridurre le emissioni di polveri sottili del 25 per cento entro il 2011». Anche se a breve si annunciano giorni di fuoco, con la maggioranza dello stesso sindaco (An e FI) che manovra per ostacolare il progetto di ticket antismog che dovrebbe partire il prossimo novembre. Gli ambientalisti affondano il dito nella piaga: «La notizia non sono i livelli di smog, ma il vuoto delle politiche — attacca Andrea Poggio, vice direttore nazionale di Legambiente —. La legge regionale sull'aria è arenata, la sperimentazione del ticket non sappiamo neppure se passerà in giunta. È questo lo scandalo mondiale». E gongolano, infine, i Genitori antismog, madri e padri milanesi che da anni fanno salti mortali per chiedere più impegno ai politici. Oggi sventolano le prime pagine del Times edel Tribune. È una vittoria tutta loro: «Viviamo in una città ricoperta di macchine — spiega Anna Gerometta —, vogliamo più piste ciclabili e più mezzi pubblici. La nostra voce arriva dal basso. Il mondo si è reso conto che abbiamo ragione. Speriamo se ne accorga anche chi governa Milano».

Gianni Santucci
13 giugno 2007

In risposta al messaggio di Germana Pisa inserito il 10 Nov 2006 - 21:53
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