.: Discussione: Signor Sindaco, signora Moratti, porti avanti una strategia contro l'inquinamento

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 2 Mar 2010 - 11:48
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Da milano.corriere.it:

L’agenzia regionale: fisiologico scarto del 10 per cento. «Valori tenuti nascosti»

Smog, scontro sulle centraline

Il caso dei dati «sottostimati». L’Arpa: strumenti in regola. Il Pd: subito un’inchiesta


MILANO - Chiedono un chiarimento. Pretendono di acquisire i documenti, conoscerli e discuterli in due commissioni straordinarie. I sei dossier sull’inquinamento pubblicati dal Centro comune di ricerca di Ispra sull’inquinamento in Lombardia contengono le relazioni sui controlli di qualità relativi alle centraline dell’Arpa. E spiegano che, soprattutto negli anni 2006-2007, c’è stata una sottostima generalizzata (intorno al 10 per cento, ma in molti casi superiore) dei dati sullo smog forniti ai cittadini. L’Agenzia regionale per l’ambiente spiega che la variabilità nella rilevazione dei dati è fisiologica e tollerata dalle regole europee «in un margine che arriva addirittura al 25 per cento». Ma le opposizioni pretendono subito più chiarezza su come viene rilevata la qualità dell’aria in Lombardia.

«Chiederemo la convocazione urgente delle commissioni Salute e Ambiente del Comune», attaccano i consiglieri del Pd Pierfrancesco Majorino e Aldo Ugliano, con il Verde Enrico Fedrighini. Che, riferendosi alla «segretezza» in cui sono rimasti i documenti per 3 anni, aggiunge: «La politica antismog non si fa sprecando impegno e risorse per negare i dati ed evitare che le ricerche scientifiche vengano conosciute dai cittadini. Anzi, un amministratore ha l’obbligo di divulgare le conoscenze e in base a quelle prendere le decisioni». I dossier di Ispra, centro di ricerche della Comunità europea, sono stati acquisiti grazie a un accesso agli atti dei «Genitori antismog». Anche l’opposizione in Regione chiede la convocazione urgente di una commissione Ambiente: «La sottostima dei valori dello smog è un fatto gravissimo per la credibilità delle istituzioni — spiegano Carlo Monguzzi e Carlo Porcari (Pd) —. Ci aspettiamo ora un balzo d’orgoglio della Regione, che non ha alibi e deve mettere in campo provvedimenti seri contro lo smog».

L’Arpa riprende però in mano tutta la documentazione di Ispra e invita a una lettura diversa per quanto riguarda le sottostime: «Le regole europee — spiega il direttore generale, Franco Picco — concedono un margine di variabilità nelle rilevazioni che arriva al 25 per cento. Quando i nostri strumenti si discostano da quelli di Ispra, tranne che in casi di malfunzionamenti o elementi esterni, non arrivano mai a questi livelli. In alcuni casi recenti, i dati Arpa sono addirittura superiori. Questa è la dimostrazione dell’affidabilità dei nostri strumenti».

I vertici dell’Arpa sottolineano che è stata una scelta della Regione (costata 6 milioni di euro) quella di avviare un progetto di ricerca con il centro della Commissione europea che comprendesse anche la verifica sui dati. E i tecnici dell’Agenzia regionale aggiungono: «Una differenza del 10 per cento nelle rilevazioni è assolutamente in linea con gli standard, anzi è particolarmente bassa e indica la buona affidabilità delle centraline». Le macchine che rilevano lo smog vengono acquistate attraverso bandi pubblici e la calibrazione viene certificata dai fornitori in base ai protocolli di legge.
Il direttore Picco aggiunge inoltre che la Lombardia «si è dotata negli scorsi anni di una delle reti di analisi della qualità dell’aria tra le più avanzate in Europa». E cita un dato: «In base alla legge nella nostra Regione basterebbero 39 centraline, oggi ne abbiamo 151. Moltiplichiamo i punti di analisi dell’aria proprio per avere delle rilevazioni sempre più affidabili, dettagliate e realmente rappresentative».

Gianni Santucci
02 marzo 2010

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Da milano.corriere.it:

Dopo le contestazioni alle rilevazioni contenute nel Dossier voluto da Regione

Smog, Formigoni difende l'Arpa

«Identità di vedute tra Lombardia e Ue». Solo un caso di discrepanza per vicinanza della centralina a un cantiere

MILANO - C'è una «perfetta identità di vedute» tra la Regione Lombardia e l'Unione europea sui dati per rilevare le polveri sottili responsabili dello smog. Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Formigoni, a margine della presentazione del laboratorio prevenzione della Asl Milano, gettando acqua sul fuoco delle polemiche suscitate dalla notizia che i dati sullo smog in diversi Comuni della Lombardia registrati dalle centraline dell’Arpa sarebbero sistematicamente più bassi di quelli reali anche fino al 40%.

«IDENTITA' DI VEDUTE» - Un dato che risulterebbe dai dossier sull'inquinamento pubblicati dal Centro comune di ricerca dell'Ispra (l'Istituto superiore della prevenzione ambientale), relativo soprattutto agli anni 2006-2007. Ma Formigoni sostiene che «non è vera la campagna lanciata dalla stampa con tanto clamore contro l'Arpa. Tra i suoi dati e quelli europei c'è perfetta identità di vedute. Si è rilevato un solo caso in cui c'era una discrepanza, dovuta al fatto che la centralina era stata installata nel comune di Monza vicino a un cantiere». Lo stesso Centro di ricerca Ispra nel rapporto in cui analizza la situazione a Monza nel periodo 29 gennaio - 12 febbraio 2007, in presenza di una significativa sottostima delle misure Arpa riporta: «Le misure potevano essere influenzate dalla costruzione di una strada (un cantiere Enel) vicino ai campionatori, che possono averne influenzato i risultati».«Si conferma - ha aggiunto - che la Regione Lombardia e l'Arpa hanno delle centraline adeguate e tra le più moderne. La Lombardia è l'unica regione italiana che si avvale della collaborazione dell'Unione europea: avevamo proposto questa collaborazione anche ad altre Regioni, che però si erano rifiutate»

I REPORT - I report della Commissione europea sono redatti ogni 6 mesi, a partire dal novembre 2006, da un'équipe specializzata del «Joint research center». Un lavoro frutto di un accordo tra Commissione e Regione Lombardia siglato nel 2006 e costato al Pirellone 6 milioni di euro, di cui però il Pirellone non ha mai diffuso i risultati, né ai cittadini, né agli altri enti locali. Sui dati ha però messo le mani l'Associazione dei genitori Antsmog, che ha divulgato i risultati. Lo studio è articolato in quattro aree: "identificazione delle sorgenti dell'inquinamento", "analisi delle opzioni tecnologiche per l`abbattimento dello smog", "monitoraggio della qualità dell'aria", "valutazione integrata". Ad oggi sono stati ultimati 7 rapporti.

I CONSUMATORI - Scende intanto in campo anche il Codacons, che ha fatto sapere che presenterà un esposto alla Procura di Milano per accertare come mai i dati dell'Arpa siano mediamente inferiori a quelli rilevati con le tecnologie di Ispra, come mai il rapporto non sia stato diffuso a suo tempo e, infine, se sussistano profili penalmente rilevanti. L'associazione dei consumatori chiede inoltre di accertare che fine abbia fatto lo studio Poemi (Pollution and emergencies in Milan), condotto da cinque ospedali della città, che ha attestato che ogni giorno nel capoluogo lombardo ci sono 73 ricoveri correlabili all'inquinamento, anche questo apparentemente scomparso dalla circolazione.

Redazione online

02 marzo 2010



In risposta al messaggio di Germana Pisa inserito il 1 Mar 2010 - 18:11
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