.: Discussione: Completamento terrapieno a protezione dalla A7, tratto urbano, Via De Finetti.

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Gianfranco Bottarelli

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Inserito da Gianfranco Bottarelli il 19 Nov 2009 - 23:37
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Purtroppo, caro sig. Vigo, la questione della qualità dell'aria che, ripeto, riguarda TUTTA LA PIANURA PADANOVENETA è solo dibattuta e questo, penso, per non intralciare con alcun provvedimento restrittivo sul traffico la produttività della zona (Piemonte-Lombardia-Emilia-Romagna-Veneto-Friuli, tutte sotto la coperta grigia).

L'immagine dal satellite di oggi, come di ieri e dell'altroieri, è deprimente: una coltre di nebbia alta (la copertura di questi giorni è provocata da nebbia in quota) copre la pianura da Torino a Milano a Bologna a Venezia a Trieste! E sotto questa coltre si accumulano da giorni e giorni le emissioni dei circa 17 milioni di persone cha hanno la (s)ventura di abitarci sotto.
Lo strato d'aria sotto la coltre, spesso circa 1000 metri, ha inglobato anche le zone pedemontane sicché in Valle Imagna, tanto per fare un esempio, si sta respirando un po' del veleno che circonda Milano & Co.

Ma torniamo a noi: il mal comune-mezzo gaudio della condivisione interregionale dell'inquinamento non toglie alcuna responsabilità alle autorità locali milanesi, ma non solo, che hanno comunque il dovere di controllare le emissioni e di salvaguardare la salute dei cittadini. Qui, nel nostro orticello, come lei giustamente sottolinea, è necessario costruire un terrapieno piantumato che ci separi bene dall'autostrada. E' vero, infatti, che al mattino la coda spesso arriva fino a Cantalupa e fra l'altro ogni lotto di villette e/o residenze che consegnano a Binasco e limitrofi aggiunge ulteriore coda.

Per ora, purtroppo, non vedo nulla all'orizzonte in tal senso. Vedo invece gru su gru che "partoriscono" palazzi fitti fitti (neanche fossimo a Genova dove almeno hanno l'attenuante della mancanza di spazio) all'ex cartiere Binda e vedo già le fiumane di auto che si precipiteranno verso la città... qui a Milano, qui in Italia, si costruisce senza fare prima le infrastrutture ed il peso di queste mancanze si riversa interamente sulle zone di transizione ossia le periferie.

Qualcuno si degnerà di darci attenzione? Le tasse tutto sommato le paghiamo come all'interno delle mura spagnole, dovremmo aver diritto allo stesso trattamento... altrimenti, che si metta un' aliquota inversamente proporzionale alla distanza dal Duomo!

Saluti,

Gianfranco Bottarelli
In risposta al messaggio di Enrico Vigo inserito il 19 Nov 2009 - 03:07
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