.: Discussione: Ticket, Metrò, Tangenziali, infrastrutture

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 15 Maggio 2007 - 20:40
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da ViviMilano:

http://www.corriere.it/vivimilano/caso_del_giorno/articoli/2007/05_Maggio/15/caso.shtml

Il caso del giorno

«Quando il metrò era considerato di destra»


L’assessore e i nuovi collegamenti: «La nuova amministrazione ha impresso una decisa svolta»
   
Caro Schiavi, ho seguito con interesse il dibattito sullo sviluppo della rete metropolitana e il collegamento con Linate. Ribadisco che questa amministrazione comunale attribuisce un rilievo prioritario allo sviluppo della rete metropolitana milanese, per favorire il trasporto pubblico e migliorare l'ambiente riducendo congestione e inquinamento. È vero, dobbiamo recuperare del tempo. All'apertura della linea 3 ha fatto seguito, negli anni 90, un periodo di relativa stasi degli investimenti in metropolitane. In parte effetto di Tangentopoli, in parte frutto di scelte politiche miopi che hanno privilegiato il trasporto di superficie (che qualcuno contrapponeva alla metropolitana bollata come «di destra »), i progetti per le nuove linee sono stati riposti nel cassetto. Il sindaco Albertini ha provato a rilanciarli e, in tempo di «vacche magre» per la finanza locale, ha chiesto risorse al governo centrale—senza successo. Intanto le altre città si muovevano. A Madrid negli ultimi 4 anni la rete metropolitana si è estesa per una lunghezza pari a quella esistente a Milano e i cantieri non si fermano mai. Roma sta investendo 7 miliardi di euro per le nuove linee (in verità grazie soprattutto a generosi contributi statali). La nuova amministrazione ha impresso una decisa svolta. Quest'estate apriranno i cantieri della linea 5 (da Garibaldi a Bignami). Seguiranno quelli della linea 4 (Lorenteggio - Linate). È già in progettazione l'estensione ad Ovest della linea 5 verso San Siro e i nuovi quartieri (Garibaldi- Repubblica, City Life alla ex Fiera) saranno già serviti dalla metropolitana. Il Comune di Milano ha sempre visto con favore il prolungamento delle linee anche al di fuori dei confini della città (sono già in fase di realizzazione i collegamenti con Assago e Monza); qualche volta sono state le visioni localistiche altrui che hanno fatto da freno. La sfida per l'Expo 2015 rappresenta un grande volano per accelerare la progettazione e la realizzazione delle opere, in modo da presentare una città più bella, efficiente e vivibile. Il collegamento dell'aeroporto di Linate con Malpensa e con il polo fieristico di Rho-Pero mediante un sistema integrato metropolitana- ferrovia costituisce una delle priorità, a servizio sia dei turisti, che della business community. La maggior parte delle risorse viene dal Comune e dai privati, ma il sindaco Moratti ha ottenuto anche una quota di finanziamento statale, incontrando la disponibilità del ministro Di Pietro.
Edoardo Croci Assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente


Gentile assessore, prendo per buona la volontà di darci dentro con la rete metropolitana e anche il coinvolgimento del ministro Di Pietro che pare abbia preso a cuore il prolungamento della linea 3 fino a Linate: resto dell’idea che una soluzione a basso costo e con il minimo impatto ambientale è la più conveniente per tutti. La ringrazio per aver confermato che sul metrò ha pesato una certa visione ideologica («è di destra»), anche se un certo impulso l'hanno dato le giunte di sinistra. Quel che fa male a Milano e a noi tutti è arrivare in ritardo su traguardi facilmente raggiungibili. Il collegamento Linate-Stazione Centrale-Malpensa-Fiera, più che una necessità, ci sembra un dovere per chi governa Milano. Sui motivi dell’isolamento dello scalo cittadino un lettore ha attribuito responsabilità ai tassisti. Gli risponde uno di loro: «Non attribuiteci responsabilità totalmente inventate. Se Linate non ha un metrò non c'entrano i tassisti, ma le lobby politiche che hanno governato Milano». È la miopia di cui parla l’assessore Croci.
15 maggio 2007

In risposta al messaggio di Enrico Vigo inserito il 2 Nov 2006 - 13:32
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