.: Discussione: Un bel regalo della Z.5 ai cugini della Z.6, limpianto AEM di Cogenerazione.

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Enrico Vigo

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Inserito da Enrico Vigo il 16 Mar 2007 - 13:00
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Egr. Dott. Valdameri,

il vapore non ci preoccupa di certo, è quello che non si vede che mi preoccupa non poco (anche AEM comincia a preoccuparsi e come primo passo ha oscurato il sito web con i suoi annunci trionfanti su una centrale spacciata come gioiello dal potenziale di sviluppo…).


Non ho parlato di disattenzione del CDZ6, ho semplicemente detto che un bubbone del genere in quartiere non è un bel regalo, gli abitanti del circondario, nonostante le tabelle ASL e i controlli, ne farebbero volentieri a meno, e dai CDZ6 e 5  non vedo prendere coscienza dei problemi in tutta la loro portata, né mi pare di vedere che finora, fin dai tempi dell’installazione della centrale siano state assunte iniziative di qualsiasi genere, salvo accontentarsi passivamente delle rassicurazioni che col passare degli anni ed il progredire della scienza paiono sempre più aleatorie se no errate.


Non si fanno impianti del genere così vicini ai centri abitati, non raccontiamoci balle.

Converrà che non si tratta di “soffio di mughetto delle Dolomiti”, ma di abbondantissimo CO2 unito ad altri gas combusti e polveri sottili PM10 e le pericolosissime PM2,5 ancora più pericolose che la legislazione comunitaria solo ora comincia a percepire dopo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha condotto le rilevazioni epidemiologiche su campioni significativi di popolazione in diversi impianti in giro per il mondo.


Che i fumi siano pro-tempore a norma (fino a che lo stato dell’arte delle conoscenze non impone un cambio di rotta) o meno cambia poco, certo meno male che almeno sono a norma, ma la “norma” non è la mano di Dio è una convenzione fatta dagli uomini, una mediazione sui numeri che ha un effetto “accettabile” e “condiviso” sulla salute dei cittadini., ma ha un effetto sempre e comunque, e non certo positivo.


La (sub)cultura dell’ambiente nel nostro paese è ancora approssimativa e sub-standard, c’è troppa faciloneria e troppi “furbetti del quartierino” soprattutto in politica e nelle municipalizzate dai consigli di amministrazione dove bazzicano i trombati e gli amici degli amici, e si tende solo ad esemplificare le cose, cercando di minimizzare e lavarsi la coscienza con l’apparente sostenibilità dei progetti, demonizzando i comitati ambientalisti senza il minimo ritegno.


Bisogna stare attenti a non commettere l’errore di essere ambientalisti “ad intermittenza”, qui sì, qui no, a seconda dei casi e delle convenienze. Si parla in malafede di NIMBY (not in my backyard) coniando anche acronimi dal forte impatto scenico per “fottere” meglio il prossimo e cercare di intimidire i cittadini anche quando espongono dati e fatti concreti, la moda è imbonire e screditare, una cultura rozza e primitiva bipartizan trasversale agli schieramenti politici che opprime il buon senso e offende il diritto alla salute dei cittadini.

Quello che Lei mi dice, e che sospettavo, mi allarma ancora di più, infatti quando si fanno impianti come questo di AEM “l’appetito vien mangiando”, l’economia di scala (maggior produzione) premia l’investimento e tendenzialmente crea sempre più problemi agli abitanti del circondario che vengono zittiti con tabelle di tolleranza compiacenti (mediazioni, maledette mediazioni che ci dicono cosa è accettabile o cosa non è accettabile, ma il problema, anzi il “bubbone” in quartiere, non cambia).


Per questa ragione chiedo con fermezza opere di mitigazione ambientale come un massiccio rimboschimento in tutta l’area attorno a questo bubbone per un raggio di km. 1, che abbraccia le Zone 6 e 5, laddove c’è spazio, disordine e discariche a vista da risanare e campagne spesso degradate.


Vogliamo andare in questa direzione e raccontarci con franchezza le cose come stanno senza velati imbonimenti, e con serietà assoluta?


In Italia quando si parla di Cogeneratori, Termovalorizzatori o Inceneritori spesso si bara con le popolazioni, bisogna cominciare ad approfondire i problemi delle polveri sottili che non sono originate solo dal traffico. Si legga a questo proposito la seguente documentazione ufficiale pur senza voler drammatizzare i dati indicati e le conclusioni sono agghiaccianti:


RelazioneOMS (2006) Organizzazione Mondiale della Sanità
"Inquinamento atmosferico (da PM10 ed ozono) e mortalità specifica e per causa"  
scaricabile dal sito:

In risposta al messaggio di Angelo Valdameri inserito il 16 Mar 2007 - 10:20
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