.: Discussione: Ticket d'ingresso a Milano, a precise condizioni.

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 9 Gen 2008 - 18:04
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da ViviMilano
http://www.corriere.it/vivimilano/politica/articoli/2008/01_Gennaio/09/ecopass_croci_videochat.shtml

«Siamo i primi in Italia ad applicare questo modello»

Croci: «Ecopass sarà un orgoglio per Milano»

Videochat dell'assessore con i lettori: «È in atto un cambiamento nella mentalità, tra un anno avremo una città più sana e vivibile»
    
«Grazie all'Ecopass Milano si presenta con orgoglio al resto del mondo. Anche il sindaco di New York Bloomberg guarda con interesse all'ipotesi del ticket d'ingresso». È entusiasta l'assessore alla Mobilità Edoardo Croci, a una settimana dalla partenza del ticket antismog. Il «bollettino» di Palazzo Marino non fa altro che elencare i vantaggi del provvedimento: drastico calo del traffico in centro, nessun aumento fuori dalla Cerchia dei Bastioni, mezzi pubblici più veloci. Ma tra i cittadini restano dubbi e perplessità, tanto che il Comune ha organizzato un ufficio per le consulenze in via Cenisio. Croci ha «incontrato» virtualmente i lettori di Corriere.it durante una videochat moderata dalla giornalista del Corriere Milano Elisabetta Soglio.

CORAGGIO - Tante le domande, sul presente sul futuro del provvedimento (in fase sperimentale per un anno) e tante le polemiche sull'annunciato potenziamento dei mezzi pubblici, in particolare nell'area extra Milano. Ma c'è anche chi approva l'Ecopass, notando la presenza di un numero minore di auto nelle strade attorno a casa. «La giunta Moratti ha avuto molto coraggio - esordisce l'assessore -, siamo i primi in Italia ad applicare questo modello. Rispetto a provvedimenti «tampone» come le targhe alterne o le domeniche a piedi, questo rappresenta un cambiamento strutturale i cui risultati si vedranno nel tempo. I mezzi pubblici funzioneranno sempre meglio e i milanesi si accorgeranno che l'auto non è il mezzo migliore per muoversi in una città piccola come Milano». Le critiche: troppe deroghe, troppo piccola l'area interessata dall'ingresso a pagamento, un provvedimento troppo «classista» perché chi ha soldi può inquinare liberamente e che è povero s'arrangia.

DISINCENTIVO - «Quello del "chi inquina paga" è un principio alla base della politica comunitaria per l'ambiente e lo strumento economico ha dimostrato di poter sortire effetti importanti come è successo a Londra, Singapore, Stoccolma - replica Croci -. Anche il protocollo di Kyoto prevede meccanismi di disincentivo economico. In questo modo inoltre i cittadini non sono obbligati a tenere un certo comportamento, bensì possono scegliere come muoversi in città a seconda della comodità e del calcolo economico». Perché non adottare un provvedimento come quello di Londra, una congestion charge in cui tutti pagano senza distinzioni, chiede qualche lettore, facendo notare che suona paradossale il fatto che un Suv Euro 4 non paghi al contrario di un'utilitaria Euro 2. «Abbiamo scelto di non fare distinzioni di ingombro, ci siamo basati solo sulla classe di emissione dei veicoli - spiega l'assessore -. Milano ha sì un problema di congestione, ma soprattutto un problema di aria inquinata. Per questo si è deciso di differenziare la tariffa sulla base del modello europeo Copert. L'anno scorso la soglia critica delle polveri sottili è stata sforata per 132 giorni, contro i 50 tollerati dall'Ue».

I BENEFICI - Ancora una volta Croci si appella ai numeri: veicoli inquinanti privati quasi dimezzati, quelli commerciali ridotti del 20%. Ma perché «far respirare» solo chi vive in centro e non anche gli altri milanesi?, chiede un lettore. E la risposta: «Abbiamo cominciato a lavorare sull'area più congestionata della città e più facilmente circoscrivibile, grazie ai 43 varchi con telecamere posti lungo la Cerchia dei Bastioni». Ma secondo Croci dei benefici dell'Ecopass godranno tutti: «C'è già stato un cambiamento nel modo di muoversi in città, si tratta di un cambiamento profondo della mentalità di chi entra a Milano per lavoro, per divertimento o per altre ragioni». Se prima si prendeva la macchina sempre e comunque, ora se non altro si valuta la possibilità di muoversi con i mezzi. E i risultati, appunto, si fanno vedere. «Dento i bastioni c'è meno traffico, e questo è visibile, ma in realtà c'è meno traffico in tutta la città» dice Croci. E in più secondo l'assessore si sta sviluppando nei cittadini una maggiore consapevolezza nell'uso dell'auto. «Ecopass è anche un modo per riflettere su quali tipi di veicoli acquistare e indirettamente per fare pressione sulle case automobilistiche in modo che si impegnino nella costruzione di veicoli ecologici».

EURO 4 - Uno dei punti critici a questo proposito è la questione Euro 4 senza filtri anti-particolato. Cosa succederà finita la moratoria di tre mesi?, è la domanda. Risposta: «Stiamo aspettando il decreto attuativo per l'omologazione dei filtri, già adottato in altri Paesi europei. Dipendiamo dai tempi del governo, già sollecitato in questo senso dalla Moratti e da Formigoni».

MEZZI PUBBLICI - Quello del trasporto pubblico e dei sistemi di mobilità alternativi all'auto è un argomento che non passa «liscio». Mezzi inesistenti la sera, rischi per la sicurezza, taxi troppo costosi. «Abbiamo già potenziato 40 linee del trasporto pubblico e per il 2008 sono stati stanziati altri 15 milioni. Abbiamo l'autobus a chiamata (il «Radiobus by night» funziona fino alle 5 di mattina), con costi contenuti, la linea metropolitana più estesa d'Italia e presto partirà una campagna sul car sharing, altro servizio in cui Milano è leader». E i taxi: stesso discorso dei mezzi pubblici, con meno auto in circolazione andranno più veloci e si spenderà di meno. «Inoltre abbiamo introdotto la possibilità del doppio turno per i tassisti: per ora ha aderito solo un centinaio di addetti, ma servizio il crescerà anche perché è un'opportunità di lavoro». Capitolo piste ciclabili: «C'è ancora molta strada da fare - spiega Croci -, è mancata una vera politica per le biciclette. Abbiamo in progetto la creazione di una rete di piste, un raccordo tra i tanti spezzoni esistenti. E prima dell'estate arriveranno 5mila bici per il servizio di bike sharing, con la prima mezz'ora gratuita».

GLI OBIETTIVI - Uno sguardo al futuro. Letizia Moratti ha detto a chiare lettere quali sono gli obiettivi da raggiungere (-30% di smog e -10% di traffico). Cosa succederà se Ecopass non porterà i risultati sperati, sarà revocato alla fine dell'anno di sperimentazione?, chiede un lettore. E Croci: «I risultati iniziali sono molto buoni, assai migliori del previsto. Ma non ci illudiamo. Ci sarà una fase di assestamento, in cui i numeri non saranno buoni come quelli attuali, anche se ritengo che gli obiettivi saranno centrati. In ogni caso, vedremo i risultati per decidere se e come il sistema Ecopass potrà evolvere». E gli introiti dove andranno a finire? «L'obiettivo non è fare cassa, tutto il ricavato andrà a favore della mobilità e dell'ambiente». Croci snocciola qualche cifra: su un introito totale (previsto) di 24 milioni, 15 andranno per il potenziamento trasporto pubblico, 7 per la gestione sistema e il resto sarà diviso tra incentivi al trasporto pubblico e investimenti».

LE TARIFFE - Ecopass è un sistema, non una tassa - ricorda Croci -, che comprende appunto lo sviluppo del trasporto pubblico e della sosta regolamentata e un potenziamento della mobilità alternativa, come car sharing o il bike sharing, in arrivo prima dell'estate». Ma quanto pesa sulle tasche dei milanesi? «Tutto sta nella scelta che si fa. Usare l'auto costa più o meno 5 euro all'anno tra benzina e parcheggi. Optare per i mezzi pubblici è senz'altro più conveniente». Domanda: si arriverà mai alla tariffa unica metropolitana? «Si va non verso la tariffa unica, ma verso un sistema integrato: un solo biglietto per tutti i mezzi, compreso il treno. Le tariffe urbane non sono state aumentate, come promesso. Nell'area extraurbana subentrano competenze di altre istituzioni. Se la Provincia vuole la tariffa unica, deve soltanto pagare la differenza ai gestori del servizio». Croci annuncia un nuovo provvedimento: «A breve uscirà un bando che permette alle aziende di acquistare abbonamenti annuali dell'Atm con lo sconto del 20%. Un bel risparmio».

I DUBBI - Domande tecniche. Ho acquistato un tagliando Ecopass sbagliato, che fare? Risposta: «Può farselo rimborsare dal Comune, anche se ha già "grattato" il pin». Le macchine con targa svizzera come si comportano? «Gli svizzeri hanno una classificazione equiparabile a auella Euro, presto sarà pubblicata una tabella di equiparazione tra i due modelli e quindi anche le auto svizzere saranno sottoposte a Ecopass». Chi ha il contrassegno di invalidità paga comunque? «No, è sufficiente comunicare la targa del veicolo con contrassegno che si usa». Se ci sarà uno sciopero dei mezzi pubblici, l'Ecopass verrà sospeso? «Questa ipotesi non è stata ancora ventilata, ci rifletteremo».

CALDAIE - Altro capitolo, il riscaldamento, altra grande causa di inquinamento. «Il traffico è il principale responsabile della cattiva qualità dell'aria, ma bisogna agire anche sui sistemi di riscaldamento. L'anno scorso sono stati effettuati 14 mila controlli su caldaie e promossi 43 mila bollini verdi. Gli immobili comunali sono tutti passati dal gasolio al metano e si svilupperà sempre più il sistema del teleriscaldamento, senza emissioni condominiali: nei prossimi anni lo attiveranno 400mila milanesi, anche perché costa meno sia del gasolio che del metano».

BUON ESEMPIO - Domandone finale: ma i politici daranno il buon esempio? Premesso che recentemente il Comune ha tagliato i contratti per le auto blu. «La Moratti si muove in auto da casa a Palazzo Marino e deve percorrere qualcosa come 500 metri di strada» denuncia un lettore. Risposta di Croci: «Il sindaco si muove con un mezzo proprio e comunque il Comune si sta impegnando per rinnovare tutto il proprio parco auto». E lei, assessore? «Non ho un'auto, vivo poco fuori dall'area Ecopass e mi muovo a piedi, con i mezzi pubblici o in caso di necessità con l'auto del Comune. In questo momento ne uso una ibrida». «Mi occupo di ambiente da vent'anni, la mia sensibilità in questo senso è aumentata da quando ho tre figli piccoli e sono alle prese con frequenti problemini di tosse. Ma tra un anno mi aspetto di vivere in una città migliore, più a misura d'uomo, con l'aria più respirabile. E magari anche con più aree pedonali e verdi». Appuntamento tra un anno.

09 gennaio 2008
In risposta al messaggio di Enrico Vigo inserito il 1 Nov 2006 - 07:17
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