.: Discussione: Ticket d'ingresso a Milano, a precise condizioni.

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 20 Lug 2007 - 11:36
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Forza Italia: pronti a votarla, ma servono ritocchi

Moratti: ticket antismog, non torno indietro

Da 2 a 10 euro per entrare nella Cerchia dei Bastioni. «Ma sarà rivisto il sistema degli abbonamenti». Perplessità di An e Lega

«Io vado in giunta». Letizia Moratti non ci sente e sfida la maggioranza che ancora traccheggia sulla pollution charge, la tassa di ingresso nella Cerchia dei Bastioni chiesta alle macchine che inquinano. Per aggirare gli ostacoli e accontentare il sindaco, sulla decisione inappellabile di evitare un ulteriore rinvio al provvedimento, la maggioranza litiga ma trova l'escamotage: in delibera (che a questo punto è la versione numero 24 o forse 25...) non si preciseranno cifre e modalità degli abbonamenti, ma si daranno soltanto i termini del ticket giornalieri che restano, almeno quelli, a 2, 5 o 10 euro a seconda delle emissioni inquinanti delle auto. Il resto, rimane indefinito. Le novità di ieri? La prima è che Forza Italia ha chiesto di fermare le auto euro 0 (che fin qui, pagando la tassa più salata, avrebbero potuto arrivare ovunque). Questo perché, come aveva segnalato nei giorni scorsi l'ex assessore di An, Giovanni Bozzetti, ci si è resi conto che il provvedimento sarebbe contraddetto da quello regionale che vuole bloccare nell'area sovracomunale questi mezzi considerati inquinanti.

La seconda novità è che si vorrebbe uccidere, dopo una sola settimana di vita, l'idea dell'abbonamento alla città: cioè di un ticket che unisce quello per l'ingresso a quello per l'uso dei mezzi Atm e della auto a noleggio (il cosiddetto car sharing). L'assessore Giovanni Terzi, capo-delegazione di Fi, riassume: «Portiamo il provvedimento in giunta per dimostrare che siamo in linea con il sindaco e che sosteniamo questo progetto. Rinviamo a un momento successivo la decisione sugli abbonamenti, che comunque dovranno unire due logiche: promuovere l'uso del mezzo pubblico e agevolare i milanesi». Il capogruppo leghista Matteo Salvini è sbigottito: «Ogni giorno c'è una novità. Vedremo domani in giunta che cosa succede». Il suo collega Carlo Fidanza, capogruppo di An controlla il disorientamento: «Ci auguriamo ci siano ancora margini per discutere abbonamenti che agevolino i milanesi. Siamo grati al sindaco che è venuto incontro alle richieste della maggioranza».

I punti fermi arrivano dal sindaco. «Questo provvedimento — aveva spiegato nel pomeriggio — è contenuto nel programma, nel bilancio, nelle trattazioni di massima ed è condiviso dai segretari della CdL. Quindi non si torna indietro». E i continui cambi di rotta interni alla maggioranza? «Stiamo lavorando sulle cifre dell'abbonamento. Certo, tutto deve avere una sua coerenza perché non mi interessano provvedimenti falsi o fasulli». E l'impatto sull'ambiente? La Moratti ammette: «Questo ticket non avrà l'impatto che avrebbe potuto avere se avesse riguardato un'area della città più ampia. Ma sarà unito ad altri provvedimenti, come quelli sulle caldaie, sul potenziamento dei mezzi pubblici e su altro ancora». La data per il via? «Non ho mai precisato date e continuo a non farlo. Voglio essere certa che quando si partirà sia la partenza migliore».

Il sindaco già l'altra sera aveva dovuto richiamare i consiglieri di maggioranza, divisi anche sulla delibera di fusione fra Aem e Amsa, minacciando le dimissioni: «Semplicemente — puntualizza la Moratti — ho chiesto coerenza e rispetto degli accordi». E le divisioni erano da prevedere: «Il ticket, come la fusione, non è un provvedimento facile. E le discussioni hanno migliorato i provvedimenti. Io faccio solo una sintesi di coerenza». L'ultima nota riguarda l'episodio che, in consiglio, ha diviso le due Moratti, Milly e Letizia. La prima, rappresentante dell'Unione, è uscita dall'aula quando si è discusso di Cip 6, i fondi per chi garantisce energie pulite, spiegando che il provvedimento «riguarda anche la mia famiglia (attraverso la Saras, società petrolifera dei fratelli Moratti, ndr), quindi mi sento in conflitto di interessi». Letizia è stizzita: «Le cose sono molto diverse da come le ha spiegate la consigliera Moratti. Nel provvedimento non si chiede una modifica al Cip6, quindi non ci sono conflitti».

Elisabetta Soglio
20 luglio 2007

In risposta al messaggio di Enrico Vigo inserito il 1 Nov 2006 - 07:17
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