.: Discussione: Ticket d'ingresso a Milano, a precise condizioni.

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 16 Gen 2007 - 23:09
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da ViviMilano - speciali 

http://www.corriere.it/vivimilano/speciali/2007/01_Gennaio/16/targhe.shtml

Servono cinquemila firme, l'obiettivo è averle entro il 30 gennaio

Ulivo: subito una petizione per le targhe alterne

Il centrosinistra in Consiglio comunale critica l'immobilismo della Giunta in materia di smog: «Sarà la prima di una serie di tappe»


Ticket sì, ticket no. Tra conferme, smentite e correzioni di rotta (lunedì la Moratti ha annunciato che la pollution charge riguarderà solo l'area compresa nella cerchia dei Bastioni), lo smog continua a salire e per ora l'unica cosa certa è che domenica 28 tutte le auto (salvo deroghe) se ne stanno chiuse nei box. Ma nel frattempo l'Ulivo ha deciso di dar battaglia. E a muso duro lancia una provocazione: subito le targhe alterne. «Dobbiamo coinvolgere i cittadini - ha detto Bruno Ferrante -, da oggi iniziamo la raccolta di firme per una petizione da presentare al sindaco, nella quale si chiede l'applicazione immediata delle targhe alterne». Il gruppo dell'Ulivo in Consiglio comunale accusa l'amministrazione Moratti di immobilismo di fronte al problema dell'inquinamento. E propone come ricetta le già sperimentate targhe alterne, che toglierebbero dal traffico cittadino circa 500mila veicoli al giorno. Cinquemila le firme necessarie per presentare la petizione, ma nei banchi dell'Ulivo c'è ottimismo sulla riuscita dell'operazione. «Vogliamo arrivare il 30 gennaio in aula consigliare, quando interverrà il sindaco su questo tema, con un terzo incomodo, cioè 5mila cittadini che hanno firmato la petizione - ha detto Marilena Adamo -. Occorre agire e subito».

La petizione popolare è il primo di una serie di strumenti che i gruppi consiliari dell'opposizione di centrosinistra (che si dicono «delusi e sconcertati dall'esito della seduta di lunedì» e promettono «una campagna martellante contro l'immobilismo della giunta per non ritrovarci tra un anno nelle stesse condizioni di oggi») minaccia di mettere in campo coinvolgendo i cittadini «per rompere l'inerzia». Tappe successive potrebbero essere, in caso di mancate risposte concrete da parte dell'amministrazione, la raccolta di firme (ne sono necessarie 15 mila) per una delibera di iniziativa popolare e, extrema ratio, un referendum. «La maggioranza di centrodestra - ha detto Ferrante - ha dimostrato di non parlare lo stesso linguaggio del sindaco e della giunta. La città attende risposte concrete che non possono essere dilazionate e per questo scegliamo di coinvolgere i cittadini in questa battaglia».



http://www.corriere.it/vivimilano/speciali/2007/01_Gennaio/16/scontro.shtml

La polemica

Scontro in Consiglio, l'Unione lascia l'aula

Bocciato il ticket d’ingresso, ne sarà votato uno meno vincolante sui tempi. Il Polo: non ci facciamo dettare i tempi dall’opposizione

La maggioranza boccia in consiglio comunale il ticket d’ingresso, per votarne un altro tra 15 giorni meno vincolante sui tempi e dal sapore di contentino al sindaco. Con 31 no e due sì (dei Verdi), l’assemblea di Palazzo Marino ha respinto ieri sera l’emendamento presentato da Enrico Fedrighini al documento di maggioranza. Il resto dell’opposizione ha lasciato l’aula per protesta contro «le continue prese in giro del centrodestra» che ha presentato un altro ordine del giorno contrapposto. Nel testo di Fedrighini si chiedeva di «attuare nel corso del 2007 la sperimentazione di una tariffazione collegata alla circolazione dei veicoli privati in ambito urbano da delineare» e sull’emendamento era arrivato, prima di Natale, il parere favorevole dell’assessore al Traffico Edoardo Croci. Ma ieri Croci ha preso la parola per spiegare che «l’ordine del giorno presentato dal gruppo di maggioranza riflette pienamente la visione e gli impegni che la giunta intende adottare nel 2007». «Considero quindi l’emendamento dei verdi riassorbito da questo — ha aggiunto —. Auspico la massima convergenza sul nuovo ordine del giorno».

In consiglio si è scatenata la bagarre, tra proposte e rifiuti a far slittare «tutta la materia» smog al 30 gennaio, quando verrà in consiglio Letizia Moratti a riferire sui provvedimenti d’emergenza. Ma alla fine la discussione c’è stata. E l’emendamento è stato bocciato. «Croci dovrebbe dimettersi per dignità — ha attacco la capogruppo dell’Ulivo Marilena Adamo — la sua maggioranza l’ha costretto a dire cose che non pensa. L’unica spiegazione del comportamento del centrodestra è la volontà di mettere sotto scacco l’assessore». Sull’ordine del giorno della Cdl è piovuto intanto l’emendamento della fronda guidata da Giovanni Bozzetti di An, che allontana ancora di più l’introduzione del ticket, precisando che non potrà avvenire prima di «una verifica dell’avvio dei precedenti provvedimenti». Per il capogruppo di FI Giulio Gallera la bocciatura del testo dei verdi si spiega così: «Formulazione semplicistica che non affronta in maniera giusta il problema». Rincara il capogruppo di An Carlo Fidanza: «Con il no abbiamo ribadito che non intendiamo farci dettare i tempi dall’opposizione. Andremo avanti con il ticket ma legato ad altri interventi». «FI e An si sono giocati una partita di potere nei confronti del sindaco — replicano i verdi Maurizio Baruffi e Enrico Fedrighini — sulla pelle del popolo inquinato di Milano». «Hanno bocciato il primo punto del programma del sindaco — fa notare Davide Corritore della Lista Ferrante — Siamo alla schizofrenia totale».


di Rossella Verga







Caro Schiavi, finiamola di prenderci in giro. Bloccheranno il traffico a fine mese, e l'emergenza è adesso. Questo significa che i bambini, per esempio, si sorbiranno qualche chilo di polveri in più, aspettando il 28 gennaio, e probabilmente pioverà.


Mauro Airaghi


Ho la coscienza a posto, in quanto mi sono appena «liberato» di un’auto a benzina non catalitica, ancora efficientissima, e comunque già da tempo evitavo (ed eviterò) accuratamente l'ingresso in città su quattro ruote. Veniamo al punto: ma lei è così sicuro che rendendo fuorilegge le auto «non cat» si faccia un grosso passo in avanti nella lotta contro le polveri sottili? Ho letto la relazione sullo studio su mobilità ed inquinamento da Pm10 in ambito urbano (dati forniti dall'Arpa): la responsabilità del traffico non è poi così elevata. Se si deve cercare un colpevole, va ricercato nel trasporto pesante, che si trascina in tangenziali che distano due chilometri dal centro di Milano. E allora, in questa faccenda in cui si prendono decisioni clamorose ma si decide di ignorare la sosta in doppia fila, che ha più influenza sull'inquinamento di un blocco domenicale, e si cerca di bloccare le moto, ma non i furgoni, qualcosa non mi torna...


Roberto Ricciardi


Cari lettori, davanti al solito balletto in cui l’ideologia viene prima della salute si resta disarmati. E viene voglia di invocare la pioggia con un rito voodoo per chiudere l’interminabile parentesi su ticket o targhe alterne, sui piani e sui contropiani della maggioranza e dell’opposizione, sulla linea ambientalista e su quella automobilista, sulle domeniche a piedi e sui fantasmagorici distributori ad idrogeno. Perché non c’è spettacolo più brutto di una classe politica che si attorciglia intorno a ogni tentativo di decidere qualcosa per rendere più salutare l’aria che respiriamo e poi finisce per non decidere niente o decidere peggio. In questa faccenda dello smog non torna nulla, tranne il fatto che la politica va dalla parte opposta alle richieste dei cittadini. Cominciamo dal blocco del traffico, che ci riguarda, del 28 gennaio. Perché ci si deve inchiodare ad una data se l’emergenza è adesso? Se serve, anticipiamolo a Milano, il 21. Rompiamo subito la cappa di veleni che ristagnano nell’aria di questo caldo inverno. Fermiamo il traffico domenica. È davvero così difficile dare un segnale di attenzione alle richieste di tanti cittadini senza passare per estremisti? E per favore, niente deroghe di comodo. Se lasciare l’auto ferma un giorno in nome della salute è un sacrificio, sia uguale per tutti, si chieda un civismo esemplare. L’ultima volta delle domeniche a piedi la ricordiamo come il festival delle deroghe: c’è una petizione di Ciclobby che propone un blocco effettivo e completo, comprensivo anche dei veicoli euro 4. Sottoscrivo, a cominciare dal mio. Sullo smog si sta franando nella confusione. Eppure quello che non si riesce a spiegare è che bisogna ridurre il livello dei veleni, e renderli meno dannosi per i polmoni di bambini e anziani, con tanti piccoli interventi. La retromarcia sul ticket, annunciato con troppa fretta e senza il coinvolgimento dei Comuni, è stata un errore politico, non una disfatta ambientale: la sua applicazione pratica, com’era stato annunciato, sarebbe stata un colpo d’immaginema anche un gigantesco caos. Esempio: perché non si impone un contatore di calore in ogni appartamento? Si paga il consumo effettivo: se si abbassa il riscaldamento si evitano emissioni inutili e si spende meno. E lei, sindaco Moratti, perché non appoggia Legambiente che chiede al governo Prodi di omologare i filtri antiparticolato su ogni auto in circolazione? Diamo meno annunci e qualche segnale in più. I milanesi apprezzeranno.



di Giangiacomo Schiavi

In risposta al messaggio di Enrico Vigo inserito il 1 Nov 2006 - 07:17
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