.: Discussione: lettera aperta al sig Sindaco di Milano On. Letizia MORATTI

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Paolo Ramella

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Inserito da Paolo Ramella il 17 Nov 2006 - 09:42
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Questo grido di dolore è ciò che ognuno di noi, o quasi, sente dentro di sé tutti i giorni. Perchè noi tutti i giorni il territorio lo controlliamo. Noi cittadini tutti i giorni in città camminiamo, guardiamo, controlliamo. Noi. Non chi dovrebbe farlo. Perchè? Mancano le risorse, ci dicono. Ma se paghiamo fior di tasse, dove finiscono questi soldi? Finiscono a mantenere la burocrazia? Perchè i vigili agli incroci principali non si vedono, hanno paura? Perchè le multe per parcheggio selvaggio sono un'assoluta variabile? Perchè per fare qualche centinaio di metri di pista ciclabile bisogna parlarne per decenni? Milano non funziona più, non neghiamolo. La Milano che qualcuno ancora si ricorda, la "città del fare", non esiste più, è diventata la "città del parlare". Ma possibile che nel 2006 dobbiamo star qui ancora a 'supplicare' che una città come Milano abbia marciapiedi normali, abbia una pulizia degli spazi verdi normale,  abbia un aspetto normale  da città europea quale vuole essere? Una città dove l'auto è vista come un mezzo di locomozione e non come una sopraffazione continua della libertà di un pedone? E' così strano chiedere a Milano di essere una città vivibile oltre che in vendita continua?
In risposta al messaggio di Sergio Dario Merzario inserito il 17 Ott 2006 - 21:51
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