.: Discussione: Milano, necessario uno strappo con Roma

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Enrico Vigo

:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Enrico Vigo il 14 Ott 2006 - 08:51
Discussione precedente · Discussione successiva

Gravissime indiscrezioni danno per certo l'appoggio dello staff del Ministero dei Trasporti al riposizionamento Alitalia su Roma, oramai dato per scontato, e l'abbandono dell'Hub di Malpensa considerato uno scalo senza prospettive, geograficamente troppo gregario di Francoforte (qualficata fonte giornalistica documentabile di oggi su IL SECOLO XIX).

Se questa è la "cultura" logistica di cui è permeato il Ministero dei Trasporti, e questa è la filosofia con cui sta per essere consegnato il nuovo piano industriale di Alitalia, per il nostro paese ci sono solo prospettive di serie B.
 
Adesso vengono messe in chiaro molte cose, tra cui la necessità di un forte strappo istituzionale tra Milano e Roma di cui devono farsi portavoce i Presidenti di Regione Formigoni e Provincia Penati e il Sindaco Moratti in difesa di interessi locali e nazionali che qui a Milano coincidono, mentre a Roma no.

Dopo una finanziaria che premia scandalosamente solo il Comune di Roma nel panorama nazionale, adesso questo gravissimo sgarbo a Milano che metterà in ginocchio l'economia lombarda e farà saltare del tutto la possibilità di rimettere in sesto un vettore nazionale (ALITALIA).

Malpensa terra di nessuno quindi o meglio terra di conquista e condanna ad un ruolo marginale, questa è la politica del Centrosinistra nazionale che affossa le realtà portuali storiche come Genova e aeroportuali come Milano Malpensa a favore di alternative più "mediterranee" rincorrendo fantasmi che esistono solo nelle "grasse botteghe romane", ben attrezzate a fare a pezzi l'area produttiva del nostro paese per vivere di rendita "ad libitum".

Milano e la Lombardia sappiano riposizionarsi lontano da Roma riorientando la sfera dei propri interessi economici e politici.

Mi auguro che il Comune di Milano non si abbandoni a recitare un ruolo troppo compassato in stile "Albertini", sarebbe un danno enorme per Milano e Provincia, morale, economico, sociale e politico,  ed auspico che trovi la forza con azioni istrituzionali forti e concertate per sbarrare la strada alla Finanziaria 2007 e a tutti quei piani sciagurati che rischiano di portare involuzione e gravi danni all'economia e alla socialità milanese e lombarda.