.: Discussione: Scuola islamica di via Ventura

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Sara Rossin

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Inserito da Sara Rossin il 12 Ott 2006 - 14:59
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Milano
Consiglio d Zona 3
Gruppo Consiliare L’Ulivo
 

 

COMUNICATO
 

 

Milano, 12 Ottobre 2006
 

L’apertura della scuola araba di via Ventura pone problemi reali, da affrontare con chiarezza e da risolvere, ma ha anche scatenato polemiche esagerate, del tutto strumentali allo scontro politico-ideologico sostenuto e alimentato soprattutto dalla Lega e da Alleanza Nazionale.
 

Prima di tutto, vogliamo ricordare che la prima responsabilità di noi adulti è quella di lasciar fuori i bambini dalle nostre discussioni.   Esprimiamo dunque il nostro totale disaccordo con il sit-in organizzato dalla Lega proprio sotto gli occhi di quei bambini, aggrediti in prima persona da pesanti slogan di rifiuto.
 

Di fatto sono oggi migliaia i bambini arabi di religione musulmana iscritti da anni nelle scuole pubbliche milanesi con buone esperienze di integrazione.   Questo è il percorso che riteniamo corretto e che sosteniamo.
 

Tuttavia, i 130 genitori egiziani organizzati nell’associazione “Insieme” hanno chiesto di dar vita ad una scuola egiziana bilingue e aconfessionale - come prima di loro hanno fatto i genitori della scuola inglese di via Rombon, quelli della scuola svizzera, della scuola tedesca e tanti altri - seguendo le procedure e le normative previste dal nostro ordinamento.
 

A questo scopo hanno affittato e ristrutturato lo stabile di via Ventura.   I cittadini del quartiere lo sanno da un anno e non hanno manifestato alcun disagio, nemmeno durante il sit-in della Lega al quale non hanno partecipato.
 

Ma questi genitori sono arabi e, soprattutto di questi tempi, la loro richiesta solleva numerose e non sempre giustificate diffidenze.
Così assistiamo a strane lentezze del Comune nella verifica e nella concessione dell’abitabilità dei locali, peraltro già certificata dalla ASL e dai Vigili del fuoco.
E assistiamo anche a incertezze e chiusure da parte del Ministero della Pubblica Istruzione e della Direzione Scolastica Regionale.
 

Intanto, con la preoccupazione di non far perdere un anno scolastico ai suoi alunni, la scuola araba ha iniziato le sue attività, ha comunicato il suo piano di studi, si è affidata all’Università Bicocca per l’opportuno sostegno alle attività didattico-educative, svolte da insegnanti arabi ed italiani.
 

Noi riteniamo che il Comune debba rapidamente verificare l’idoneità della struttura edilizia e rilasciare la conseguente concessione di abitabilità dei locali (per la scuola inglese sono bastati pochi giorni, nonostante lavori di ristrutturazione che alcuni consiglieri di opposizione di questo CdZ avevano allora messo in discussione e sui quali non hanno mai avuto risposta).
 

Riteniamo anche che il Ministero della Pubblica Istruzione e la Direzione Scolastica Regionale debbano esaminare attentamente il piano di studi comunicato, operare gli opportuni adeguamenti e vigilare sulla sua corretta attuazione, magari anche avvalendosi di una struttura pubblica cui affidare il tutoraggio dell’intera scuola araba.
 

E speriamo che anche questo possa diventare un positivo esperimento per la costruzione dell’armonia necessaria tra cittadini di origini diverse.
 

 

Sara Rossin - Alberto Farina - Stefano Andreoli - Jacopo Casadei - Cesare Monti - Massimo Scarinzi - Vincenzo Casati
In risposta al messaggio di Gianluca Boari inserito il 10 Ott 2006 - 12:18
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