.: Discussione: Zona 4 e degrado

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Daniela Salvetti

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Inserito da Daniela Salvetti il 6 Nov 2007 - 15:30
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Vivo da 42 anni in zona 4. Prima in zona Martini poi via Bonfadini ora in Pecorini. Quando per motivi di salute ed economici ci siamo spostati in Bonfadini, anni 70, abbiamo pianto tanto perchè ci sembrava di essere finiti in un ghetto, tutto intorno parlava di povertà, a scuola con i nomadi, gli amici di Ponte Lambro, i tossici del Bonfadini e dei giardini di via Quintiliano. Adesso non torneremmo più in zona Molise, anche se più centrale, è diventata periferia più della periferia.
Anche andando verso Marinai d'Italia e 22 marzo,la situazione non è migliore. Diciamo che ormai tutta la zona 4 è periferia.
Molto manca in questa zona e molti sono i soldi spesi inutilmente dal comune.
Cosa manca : qualche cinema, centri sportivi raggiungibili facilmente, negozi per neonati, localini per prima gioventù dove iniziare a passare qualche prima serata di svago adolescenziale. Non si può sperare sempre e solo negli oratori, non tutti sono cristiani frequentanti. Mancano scuole elementari, asili, nidi. (vedi via Berlese e Norico) vedi Rogoredo e credo altre vie. Manca la sicurezza in via Fantoli, come è possibile continuare a portare neonati al consultorio con quel via vai di tir e macchine parcheggiate anche in terza fila e anche per la sicurezza, non si vede mai un vigile nei dintorni. 
Soldi spesi male: quando andò a fuoco il nido di Meleri ristrutturarono in via Zama una parte della scuola per accogliere per più di un anno i bambini di Meleri. Soldi spesi e dopo più nulla, buttati via, il nido non esiste più. Eppure ci sono famiglie che non hanno la fortuna di avere un posto al nido. Non è da tutti avere il privilegio.
I nuovi abitanti di Norico Salomone Berlese e tutta Salomone deve portare sempre i figli fino in Decorati o Meleri. Come è possibile sponsorizzare l'utilizzo degli autobus se solo per recarsi a scuola bisogna fare i km. La casetta in via quintiliano una volta era un ritrovo per adolescenti. Il centro Saini è un bellissimo centro Sportivo, vicino, ma difficile da raggiungere con i mezzi. La linea 45 che dal passante porta fino alla metro di San Donato, non passa mai, si attende troppo, dov'è la comodità. 
E' ovvio che chi è obbligato a fare una vita da periferia rimane di periferia e si scoraggia di migliorare le cose. O una vive nel suo bell'orticello, tipo in oratorio, o se solo gira, si muove, frequenta tutta la zona, si accorge che è una zona di periferia con gente di periferia che perdendo troppo tempo in autobus, fila, in burocrazia, arriva stanco alla sera e non ha neanche più la voglia di lottare per migliorare. E tutti quei pulman e auto in Salomone la domenica mattina, fanno paura a tutti ma nessuno ne parla. Il tempo per le famiglie, in una zona così grande ce ne sono solo 2 eppure stanno aumentando le nascite in questi ultimi anni.
Siamo dei robot, con mille problemi, in una zona poco servita di tutto, dove si deve vivere di niente o di preghiera, dove oltre all'oratorio non esiste nulla ne per i giovani ne per i bambini, dai neonati in su. Si inizia dalla nascita a lottare dalle ecografie al nido all'asilo ecc. ecc.
Come si può pretendere un miglioramento se non ci sono stimoli e mezzi. Le famiglie sono in difficoltà.
Scusate gli errori, se ce ne sono, sto scrivendo con un neonato in braccio.
Un saluto e tanta speranza

Daniela Salvetti
In risposta al messaggio di Alessandro Rizzo inserito il 28 Ott 2007 - 12:31
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