.: Discussione: SUSSIDI PER ANZIANI: OCCORRE UNA NUOVA FASE POLITICA

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Alessandro Rizzo

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Inserito da Alessandro Rizzo il 2 Ott 2006 - 16:13
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 E' rilevante il fatto che vi sia stata da più parti espressa una certa attenzione ad attivare una concertazione per un "Protocollo" d'intesa con i sindacati confederali, iniziando dalle federazioni delle categorie pensionati, in zona 4 di Milano. Ho avuto con altri consiglieri de L'Unione un incontro con lo SPI della CGIL, la FILP della CISL e la UILP della UIL, dove si è parlato di forme di collaborazione attiva, di dialogo sociale e di confronto tra le categorie dei pensionati e le forze politiche presenti in Consiglio di Zona. La procedura che si è adottata è stata portata avanti anche nelle altre zone, coinvolgendo i Presidenti delle rispettive circoscrizioni e i Presidenti delle Commissioni Politiche Sociali. Sono diversi i punti che sono stati affrontati. Io penso che una politica sociale nella zona 4 di Milano sia imprescindibile, analizzando il contesto civile e comunitario della circoscrizione stessa: esiste un'alta percentuale di anziani, considerando anche le immigrate e gli immigrati con permesso di soggiorno e presenti da 5 anni nella città; esistono diversi conglomerati di case popolari, dove alto è il tasso di emarginazione sociale e di povertà tra i residenti; esiste un aumento progressivo dell'età media della cittadinanza, nonchè un numero di residenti abbastanza elevato, rispetto al resto delle zone di Milano. La questione principale è cercare di dare soluzioni politiche alle istanze sociali che le categorie rappresentative sindacali esprimono e propongono. Ho sollevato l'urgenza di attivare un confronto continuo, come coalizione di centrosinistra, coinvolgendo anche gli organi di governo della zona, i diretti responsabili, ossia la Presidenza e il Presidente della Commissione preposta, per fare in modo che sulla politica di intervento sociale possano esserci azioni e provvedimenti efficaci a dare alla popolazione anziana la piena conoscenza dei propri diritti e delle proprie garanzie, considerando anche l'urgenza di dare promozione ai centri sociali che erogano servizi e alle normative che consentono di ottenere diritti di sussistenza e di assistenza. Un punto fondamentale che riterrò importante e imprescindibile da presentarsi alla prossima riunione di commissione consiste nel rilevare l'esigenza di dare conseguenti risposte all'esiguità prevista, mi rifaccio ai dati dell'ultima delibera di Giunta del 23 dicembre 2005, dell'ammontare della quota riservata all'erogazione di sussidi sociali per indigenti, oggi fortemente insoddisfacente rispetto alle esigenze della cittadinanza, in un momento economico di alzamento del tasso di inflazione, dell'aumento della spesa pro capite e dell'abbassamento del potere di acquisto delle singole famiglie. E' chiaro che per la legge Bassanini poco è possibile fare nella determinazione esecutiva delle ripartizioni dei sussidi tra i vari soggetti richiedenti, ma è necessario, comunque, attivare la fase politica decisionale, a cui il Consiglio di Zona, in un ambito tematico di propria competenza, deve esercitare la propria potestà decisionale o, semplicemente, consultiva ma incisiva e vincolante per il Comune. E' importante ridefinire i criteri parametrali di suddivisione dei sussidi e di erogazione dei medesimi, riaggiornando l'agenda economica alla luce dei dati sconfortanti degli ultimi anni in tema di potere di acquisto e di aumento del costo della vita, per un'impennata inflazionistica. E' importante, perdipiù, provvedere a richiedere alla Commissione sussidii del Consiglio di Zona una rendicontazione annuale del bilancio di spesa per il capitolato in questione, dando, così, possibilità all'organo consiliare di valutare gli elementi strutturali su cui agire per dare correzioni alla previsione per la spesa per l'anno seguente. Occorre, infine, valutare se sia opportuno esprimere alcune/i consigliere/i come componenti della Commissione Sussidii, anche alla luce dell'esigenza di poter convalidare una direzione politica nella fase esecutiva di elargizione dei sussidii stessi. La presidenza del Consiglio di Zona è il canale principale di comunicazione politica incidentale nelle scelte deliberative della Giunta e dei vari assessorati: ma occorre che il Consiglio di Zona preveda, con le diverse forme istituzionali di espressione del proprio potere e della propria potestà istituzionale, nell'ambito della propria funzione, dalle mozioni alle delibere, dagli ordini del giorno alle interrogazioni, interpellanze, di esprimere un proprio indirizzo alle scelte parametrali entro cui deliberare i futuri criteri di erogazione dei sussidi, forte della rappresentatività territoriale che esso esprime. E', infine, importante, elemento che ho tenuto a precisare, delineare un gruppo di lavoro che possa monitorare la mappazione sociale della zona, individuando i casi e le realtà che maggiormente richiedono un intervento politico di indirizzo sociale, e garantendo, così, una piena cognizione da parte dell'organo circa lo spettro comunitario in cui si suddivide la propria cittadinanza circoscrizionale. Avere conoscenza del territorio singifica non solo avere consapevolezza politica della complessità della collettività su cui voler agire, ma anche avere strumento efficaci di direzione e di governo che possano dare serie e responsabili risposte alle esigenze reali della cittadinanza, che si ritiene e si deve sapere rappresentare istituzionalmente.