.: Discussione: Allargare le isole pedonali permanenti, con arredi opportuni e piantumazioni arboree e verde in genere

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Andrea Giorcelli

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Inserito da Andrea Giorcelli il 19 Feb 2008 - 22:44
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A me non piace per niente la tendenza a privatizzare gli spazi pubblici, al controllo e repressione, erigere recinzioni a difesa di spazi privati che prima erano aperti, installare telecamere, trasformare spazi prima solo pedonali in spazi in cui torni la "rassicurante" presenza del traffico motorizzato che infonde tanta sicurezza, ma mi accorgo molto, stando in Consiglio di zona, che sempre piú cittadini e consiglieri chiedono queste cose.
Ma non si capisce che tale desiderio sorge proprio dai cattivi comportamenti di troppe persone, di troppi giovani? 
Il male che provocano alla città è enorme e non è solo identificabile nei danni materiali. L'effetto negativo è che la gente diventa sempre piú chiusa e diffidente, che aree o piazze pedonali, giardini pubblici, fontane, porticati, cortili aperti, insomma gli spazi pubblici che da sempre caratterizzano la vita pubblica e la storia delle città, si sono trasformati in luoghi fortemente indesiderati dai cittadini, da evitare, da chiudere, da non realizzare, da non avere sotto casa, perché non sono vissuti come degli elementi di valore e vivibilità come dovrebbe essere se vivessimo un paese civile, ma come dei problemi, dei fastidi.
E chi dobbiamo ringraziare di tutto questo? proprio loro, sono loro a causarlo e forse anche a volerlo, gli imbrattatori, i "vandali", i maleducati, i prepotenti, sono loro che offrono una comoda giustificazione a chi vuole o deve rendere la città sempre piú controllata e invivibile, sempre piú dormitorio, sono loro i primi nemici della collettività e del bene comune. Pensateci. La città non è piú delle persone corrette, civili e rispettose, non è piú di tutti, non è piú nostra 
Un esempio banale: chi ricorda che un tempo i sedili nella metropolitana rossa erano imbottiti? Per colpa di chi li tagliava con i coltelli sono stati cambiati con sedili rigidi in plastica. Sono cose di poco conto, è vero, ma se si poteva star meglio senza costi, potendo viaggiare tutti piú comodi, apprezzando maggiormente i mezzi pubblici, perché rinunciare?  Invece non ce lo possiamo permettere per colpa di una mentalità tutta italiana, contraria al bene pubblico.
  
Allora la tolleranza e un certo "buonismo" sono a vantaggio di chi se ne approfitta alla grande per fare i propri comodi. Quella è gente che agisce in dispregio delle cose che sono di tutti e che per questo va fermata.


Andrea Giorcelli
Consigliere della zona 7 (gruppo Verdi)
In risposta al messaggio di Isabella Guarini inserito il 25 Nov 2007 - 18:50
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