Giusto per portare un po' di chiarezza:
Il Consiglio di zona nella seduta pubblica del 6 Novembre ha approvato un ordine del giorno nel quale si chiedeva l'istituzione di un tavolo; il consiglio di zona si è ufficialmente rifiutato di convocarlo ritenendo che avrebbe dovuto farlo la Provincia ( sembra uno scaricabarile ); la Provincia ha promosso di sua spontanea volontà un incontro con consiglieri di zona e cittadini nel quale si è impegnata a:
a) richidere al Presidente di zona di promuovere il tavolo
b) richiedere alla camera di commercio informazioni circa la sua eventuale decisione di spostare altrove il palazzo dell'innovazione
c) dichiarare che, nel caso in cui la camera di commercio decidesse di spostare il suo intervento altrove, di cedere al Comune di Milano alle stesse condizioni l'area ineressata per gli interventi di competenza del Comune al fine di soddisfare le richieste dei cittadini
d) ha riconfermato la disponibilità della Provincia ad individuare tutti quegli spazi che potranno essere utilizzati anche dai cittadini e che saranno compatibili con le attività della provincia
Aggiungo, in quanto non indicato nella lettera riportata da Acerboni, che, stante la necessità dichiarata dai cittadini di spostare l'asilo di Caterina da Forlì in un'area più sicura, il Presidente ha dichiarato che la Provincia ha a disposizione dei fondi per la costruzione di asili nido e potrebbe, ove richiesto dal Comune, contribuire al 50% delle spese di costruzione.
E' chiaro che ognuno può leggere le cose con diverse gradazioni di lenti; un fatto è certo e cioè che la Provincia si è mossa e non in 5 mesi bensì in 2; che il Presidente della Provincia ha incontrato i cittadini; che il Presidente della Provincia ha riaperto un discorso che sembrava essere tra sordi.
Ora, finalmente, i soggetti in campo sono, oltre alla Provincia, anche la Camera di Commercio (che non si è ancora ufficialmente espressa) e il Comune di Milano che sarà chiamato a dare risposte ai cittadini per le esigenze che gli stessi hanno manifestato e che non possono essere ricondotte alla Provincia in quanto non di competenza della stessa.
Francamente non si capisce a cosa si vuole arrivare: ci si stupisce se il Presidente Penati dà la propria disponibilità a partecipare alla riunione e nello stesso tempo lo si addita come convitato di pietra prevedendo una sua assenza .
L'importante, in conclusione, è che a questo tavolo ognuno si assuma le proprie responsabilità.
Adele Vignola