.: Discussione: Area ex vivaio Soderini:mozione assemblea 22 settembre

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Giovanni Tucci

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Inserito da Giovanni Tucci il 25 Ott 2006 - 15:54
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Adele Vignola sottolinea che il progetto è un'occasione importante per la zona e per la città e che verranno aperte alla cittadinanza determinate aree a verde. Non mi occupo per ora della prima affermazione, la più importante, che merita un discorso a parte. Mi limito sottolineare per ora che il “parco con percorso vita” è già quello comunale esistente, da sempre aperto al pubblico e da quanto so interessato a una riduzione per dare accesso al palazzo della Camera di Commercio, , e che il percorso vita, previsto nel precedente progetto, non ci risulta esista più. Inoltre è la prima volta che sento dire che gli spazi espositivi all’aperto (coperti in realtà da tettoie) sono “promessi” alla popolazione. Ci è effettivamente capitato di ascoltare alcune promesse di apertura degli spazi verdi ai cittadini, che però non sono mai state formalizzate in una convenzione o in un accordo (per esempio con il Comune) e spesso sono sembrate offerte come “moneta di scambio”di una trattativa con il comitato e i cittadini, come si trattasse di una concessione soggetta a condizioni sospensive e non di un bene che comunque la provincia intende assicurare alla cittadinanza. Inoltre le affermazioni a proposito sono state contraddittorie (per esempio, apertura sempre, o solo il sabato e domenica) e ci aspettiamo che salti fuori qualche inghippo (del tipo, occorre garantire la sorveglianza del verde e della sicurezza, e non esistono i soldi per pagare il relativo personale). La nostra diffidenza a proposito non è peregrina, dal momento che c’è chi ci ha raccontato come in progetti analoghi è stata solennemente promessa alla cittadinanza “l’apertura dei cancelli” nonché l’uso di strutture interne ai complessi e poi non se ne è fatto un bel nulla (si interroghi a proposito Valdameri, frequentatore di questo Forum).
Ma supponiamo per il momento che buona fede, impegni scritti e volontà politica si coalizzino ed effettivamente gli spazi esterni (perlomeno quelli a verde) divengano effettivamente fruibili. Di che cosa si tratta, esattamente? Di pratini assolati, costruiti per una buona parte sopra box interrati e che possono reggere solo qualche alberello scelto perché non si possa sviluppare in altezza e  geometricamente distanziato l’uno dall’altro. Nell’area Vivaio i prati si svilupperanno, in particolare, in pendenza raggiungendo quota 7 metri (mi pare di ricordare) e impegnando quindi pensionati e signore con carrozzine a esercizi per rafforzare i polpacci (sostituendo quindi  validamente il percorso vita, se non dovesse esserci). Anzi, c’è da credere che il manto d’erba posto sui garage non possa reggere il calpestio (altrimenti si trasformerà presto in una landa desolata) e pertanto al pubblico non resterà che camminare avanti e indietro su percorsi lastricati. A questo proposito mi pare di ricordare (mi si corregga, se sbaglio) che la cosiddetta “piazza pubblica” è praticamente un lastricato continuo. Esagero? Gli increduli diano uno sguardo alle slides prodotte dallo studio architettonico che ha vinto l’appalto che, in questo, non mentono. Quanto ai “percorsi d’acqua” si tratta di vasche di forma più o meno rettangolare con alcuni ugelli metallici per gli spruzzi, in perfetta armonia con la metafisica, dissennata vuotezza dei parallelepipedi che compongono il complesso (questo è invece un mio giudizio personale, che può essere non condiviso), rotta solo dalle vele sopra l’Auditorium (che, personalmente, non mi spiacciono). In una delle vasche, gli architetti hanno posto nelle slides la solita “sfera”  di Jo Pomodoro, diventata non solo a Milano ma in molte altre città italiane un arredo urbano quasi altrettanto comune dei cestini e dei paracarri, come alternativa alla simile ed all’altrettanto comune “frittella” . Anche qui siamo nell’ambito del giudizio opinabile (e pensare che trent’anni fa Pomodoro mi piaceva, ma è destino che la duplicazione giapponese dei manufatti causi un po’ di nausea).
Sto sbrodolando. Ah, infine il parco comunale di via Strozzi. Ci è stato detto che il Comune intende metterlo sotto la “protezione”della Camera di Commercio e che sarà ristrutturato e, ai fini della sicurezza recintato. Peccato che sia già stato messo a posto, con i soldi dei cittadini, qualche anno fa e che vada benissimo com’è. E c’e da sperare che questa”protezione” non diventi invasiva e si chiuda al quartiere quel che è già aperto, anziché aprire quel che è chiuso. E con ciò chiudo anch’io, e torno a lavorare.
In risposta al messaggio di Adele Vignola inserito il 24 Ott 2006 - 20:41
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