.: Discussione: Area ex vivaio Soderini:mozione assemblea 22 settembre

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Giovanni Tucci

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Inserito da Giovanni Tucci il 23 Ott 2006 - 19:10
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Faccio parte, come rappresentante,  del Comitato Vivaio Soderini, abito nella zona. Vorrei innanzitutto chiarire che le opinioni, del tutto legittime, di Ermanno De Gregori, non rispecchiano in parte quelle scaturite dal lavoro del Comitato stesso. Chiariamolo subito: il Comitato non è nato banalmente con l’obiettivo di preservare l’esistente, in base a un ottica miope e conservatrice, che non si cura dei problemi della città e/o della provincia. In particolare il Comitato non è contrario, di per sé, al cosiddetto “polo dell’Innovazione”(anche se tale definizione nasconde una realtà alquanto diversa). E’ anzi favorevole che le funzioni veramente utili del polo siano conservate e anzi implementate nell’area ex Vigorelli, dove sorgono le attuali strutture della Provincia, se non si dovesse decidere di trasferirle altrove. Il nodo del contendere è invece un altro, l’area adiacente attualmente a verde dell’ex Vivaio (da qui il nome di battesimo del comitato) restata per decenni sottratta (con tanto di muro) alla popolazione.
Tale area, occorre sottolinearlo, copre “solo” 23 mila metri quadrati, mentre l’adiacente area Vigorelli si estende per altri 48,8 mila metri quadrati. Ma perché “difendere” l’area Vivaio?. Le radici della nostra scelta affondano semplicemente sulla concreta e tangibile realtà socio urbanistica del quartiere. Nell’area di 300-400 metri si sono sviluppate nei decenni importantissime realtà a scopo socio-assistenziale. Basta elencarle:  Piccolo Cottolengo di Don Orione, ricovero per anziani e handicappati, Parrocchia di S. Benedetto e relativo Oratorio con 500 tra ragazzi e bambini,Unione sportiva Orione, con circa 250 tra giovani e bambini, Bocciofila e Centro anziani Don Orione, Scuola materna di via Caterina da Forlì, Scuola media Cardarelli, Centro geriatrico Redaelli, Usl di piazza Bande Nere, nuovo centro anziani in progetto a margine del  cosiddetto quartiere ebraico.  
La Via Strozzi, in particolare, che fiancheggia l’area ex Vivaio e su cui non si affaccia alcun condominio e che è  provvista di dissuasori di velocità, è diventata una naturale estensione di molte di queste attività e ospita un utile mercato rionale.
Va sottolineato in particolare che il progetto del Polo beneficia della mancata zonizzazione acutistica di Milano altrimenti sarebbe stato irrealizzabile (gli isolati trovavano la loro naturale collocazione tra le zone protette, per la presenza di scuole ed ospedali).
Detto ciò, se si esamina con attenzione il progetto del Polo, ci si accorge facilmente che esso a qualcosa a che fare con la formazione, che non verrà però implementata  (sarà sempre quella già esistente da decenni nell’adiacente area Vigorelli grazie a tre istituti professionali , Bauer, Vigorelli e Paullo, che contano un numero limitato di frequentatori. Ha ben poco a che fare, invece, con l’Innovazione addirittura l’”eccellenza”. La realtà, banale, è che qui verranno concentrati solo gli uffici burocratici della provincia. Nulla di male, ma nulla di più. Aree molto ampie verranno destinate invece all’auditorium e a spazi espositivi (ma non ce ne sono abbastanza, a Milano?).

In risposta al messaggio di Ferruccio Patti inserito il 23 Ott 2006 - 13:46
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