E’ importante che attorno al tema della costruzione del Polo dell’innovazione e dell’Eccellenza si sia sviluppato un ampio dibattito che però su questo sito vede partecipare sempre le stesse persone con un botta e risposta che non sposta di una virgola i singoli giudizi. Occorre rimanere ai fatti. E i fatti dicono che sull’area Soderini – Strozzi si costruiranno 100.000 m3 di volumetrie, la gran parte destinate a servizi, esposizione, padiglioni per il Made in Italy, auditorium, parcheggi e il palazzo della CCIA. La nuova palazzina di 3 piani f.t. della Provincia  verrà occupata al piano terra per metà dal centro universitario (non precisate le funzioni collegate al C.F.P.), dalla palestra e dalla didattica multimediale; al primo piano ci sarà l’”incubatore” (?) e ancora la didattica multimediale; al primo piano “Milano Metropoli” e il C.F.P. di via Paullo. Sull’area dell’Ipogeo – con le avveniristiche vele - avremo al piano terra la didattica multimediale (ancora), spazi per il Made in Italy, la reception, la caffetteria, l’auditorium, e le sale espositive. Al piano rialzato il Centro Orientamento della Provincia. Sopra la copertura vedrà un “parco o più propriamente un verde di copertura con tanto cemento attorno. Su tutto incombe il nuovo palazzo della CCIA di altezza ancora non precisata ( si parla di 5-8 piani), che sarà solo in parte occupato. Come si vede la gran parte delle funzioni sono poco o nulla attinenti al centro di formazione professionale della Provincia. Da via Strozzi gli accessi saranno 2 per i parcheggi e due pedonali. Ora che ci si venga a dire che sono funzioni delle quali Milano sente il bisogno può essere veritiero ma occorre tenere presente il contesto in cui si collocano. E il contesto non è dei più ottimali visto che nei pressi ci sono strutture ospedaliere, scuole e una parrocchia con oratori e centro sportivo molto frequentato. Tutta l’area circostante sopporta già oggi un traffico rilevante che domani, con queste nuove funzioni, potrà causare seri problemi non solo alla viabilità, ma all’ambiente di chi ci abita. E l’ex senatore Cortiana –- promotore di tante battaglie ambientaliste - dovrebbe ben conoscere gli effetti indotti da tanto cemento e nuove funzioni che porteranno altra gente, auto, rumore, inquinamento e sottrarranno verde in una zona che ha un rapporto verde/abitanti pari a 3,5. Ritengo inoltre che c’entri poco controbilanciare gli insediamenti  terziario-commerciali dell’asse Lorenteggio-vigevanese con questo nuovo insediamento tecnologico-scientifico. Non si tratta di ricucire col territorio inserendo nuove funzioni ma di capire la realtà partendo dall’esistente. E ciò non è avvenuto. Nemmeno nei diversi incontri con gli interlocutori istituzionali. Li si deve fare punto e basta. Alla faccia del coinvolgimento e della partecipazione. Giusta quindi la battaglia del comitato e di quanti lo appoggiano (raccolte oltre 3000 firme in poco tempo) senza pregiudiziali ma con la capacità di analisi e di proposta. Un’ultima considerazione: ci sono in ballo 150 milioni di euro spalmati in tre anni. Non si vuole giustamente rinunciare ma non si vogliono studiare soluzioni alternative più agevoli e meno problematiche di via Soderini. Per il tipo di attività e funzioni che si dovranno svolgere forse sarebbe meglio pensare a soluzioni come la Fiera di Rho o l’area dell’ex Alfa di Arese sulla quale ci sono già progetti simili presentati dal sindacato e disattesi da anni.