.: Discussione: Il Marchiondi

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Rosario Pantaleo

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Inserito da Rosario Pantaleo il 22 Set 2006 - 14:31
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Il Corriere della Sera si accorge, finalmente, del Marchiondi?
- Per il secondo giorno consecutivo il Corriere della Sera scrive dell'Istituto Marchiondi.
Per circa vent'anni, "Il Diciotto", un mensile che opera nell'attuale zona 7, zona 18 un tempo, ha scritto della situazione di degrado, senza che nessuna testa cittadina (salvo qualche pezzo di colore) si aprisse al tema.
Mi fa piacere, come redattore della testata di zona che, finalmente, la grande stampa abbia allargato i suoi orizzonti.
- All'interno della struttura da anni è presente, come menzionato nell'articolo, un centro socioeducativo del Comune.
Questo ambito di assistenza alle persone psico-disabili ha convissuto per anni con la realtà circostante fatta di asprezze umane.
Ben pochi hanno levato la voce in loro difesa. Attualmente il Centro è in fase di ultimazione per quanto concerne i lavori di ristrutturazione portati avanti anche grazie ad una mozione del consiglio comunale, a suo tempo da me presentata insieme al collega Cormio, e votata all'unanimità.
Con questa mozione si è voluto evitare un fermo totale dei lavori con conseguente dispersione degli ospiti in differenti ambiti socio-educativi della città, allontanandoli dal proprio territorio di residenza. 
A breve, invece, essi torneranno nella sede di Via Noale.

-Lla questione del Marchiondi è stata affrontata più volte dal Consiglio di Zona 7 e dal sottoscritto in commissione demanio.
Ho un bel dossier sul tema nel quale è possibile seguire l'evoluzione del problema con le relative difficoltà dell'Amministrazione nel riuscire a trovare la modalità più adeguata per poter "invogliare" un operatore a prendersi carico/cura della struttura.
Il problema, purtroppo, era nel manico, come si usa dire a Milano, perchè questa struttura è stata donata al Comune di Milano con un vincolo socio-educativo, vincolo che imponeva un acquirente/operatore/concessionario che avesse nel suo statuto ed intento tale finalità.

- Ora, con il bando di gara chiuso a favore del consorzio cooperative sociali, questo inciampo dovrebbe essere stato superato e, ci auguriamo, il progetto inserito nella proposta di concessione d'uso potrà essere sviluppato (previo recupero della struttura e dell'area circostante).
Personalemente ho avuto modo di leggere il progetto e le intenzioni mi paiono assolutamente centrate rispetto all'ambito in cui verranno poste.

- Ho sempre pensato che la storia del Marchiondi, donato al comune di Milano circa 20 anni fa, è l'emblema di una disattenzione al bene comune, non solo ideale ed etico ma anche concreto e tangibile.
L'esempio delle case comunali e del degrado in cui molte versano è illuminante.
Per quanto mi riguarda, invece, il Marchiondi avrebbe dovuto essere preso in carico, l'amministrazione del tempo (quella del Palasport crollato per la neve...) avrebbe dovuto proporre progetti alla città e nel giro di un paio d'anni la situazione avrebbe dovuto essere sanata.
Illusioni? Forse! Ma queste illusioni rappresentano una delle ragioni che mi hanno spinto ad entrare nell'agone politico!

- Negli articoli si cita la Sovrintendenza: ma quale voce in capitolo ha per fornire  osservazioni inerenti la mancanza di fondi etc.?

Altre considerazioni potrebbero essere poste sul tappeto ma non annoio oltre. Sarebbe bello se il redattore del Corriere incontrasse la redazione de "Il Diciotto": ci sono tanti articoli da consultare sul tema, tante altre storie simile da raccontare.

Rosario Pantaleo
consigleire di zona 7

In risposta al messaggio di Corrado Angione inserito il 21 Set 2006 - 08:54
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