.: Discussione: 3 cose che ho capito su Metroweb

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Giancarlo Pagliarini

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Inserito da Giancarlo Pagliarini il 13 Ott 2006 - 21:50
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Segue la bozza del mio intervento di ieri a Palazzo Marino:


Premessa. AEM è una spa e il management deve poter fare quello che ritiene giusto, salvo poi rendere conto agli azionisti in assemblea

Questo progetto è cominciato con la Giunta Alberini. La Lega Nord non vuole criticare il sindaco Moratti, che ci sembra abbia fatto tutto quello che poteva fare, riuscendo a negoziare delle opzioni aggiuntive come

1. il contratto di uso gratuito per 10 anni di una quota di banda,

2. il diritto di veto per la vendita della società o della rete, e

3. il dovere di continuare a fare investimenti in linea con lo sviluppo urbanistico della città

Inoltre non dimentichiamo che il fondo Stirling, almeno stando a quello che risulta da alcuni giornali, forte di una intesa firmata da AEM (secondo me avventatamente) ad Agosto, potrebbe chiedere dei danni se l’operazione non si chiudesse.

Tutto ciò premesso, io voglio dire chiaro e tondo che secondo la lega Nord il prezzo di vendita è troppo basso.

L’ultimo bilancio disponibile di Metroweb, quello al 31 Dicembre 05, si può sintetizzato in tre numeri:

1. Gli impianti e i macchinari, che al netto degli ammortamenti sono 261 milioni

2. I debiti verso AEM, che al 31 Dicembre 05 erano 202 milioni (230 un anno prima, dunque con la sue operazioni  la società genera il cash necessario per restituire in tempi ragionevoli il prestito che ha ricevuto dalla casa madre)

3. Tutte le altre voci, che sono robetta e tutte assieme valgono circa 26 milioni.

261 di impianti meno 202 di debito verso la AEM meno i 26 milioni di tutto il resto fa 33: questo è il valore contabile, il cosiddetto “valore di libro”. La società viene venduta proprio per questa cifra, senza riconoscere un centesimo di avviamento. A mio giudizio è poco. Peccato. Avessi i quattrini a quel prezzo, o anche a qualcosa in più, la comprerei io.  Chi la compera poi paga il debito verso la AEM, diamine, questo è logico. Ci mancherebbe altro. Però si tiene i 261 milioni di impianti ed ha una società che è avviata

Una osservazione. Nel linguaggio revisori se un bilancio è corretto si dice che  “il bilancio va bene”…che è molto diverso da “il bilancio sostanzialmente va bene”

Ebbene, quel linguaggio mi sembra di ritrovarlo nel testo che ci è stato consegnato. Infatti non leggo:
“il processo di vendita è stato condotto correttamente e in modo trasparente”
Ma c’è scritto
“il processo di vendita , per le informazioni date al comune, è stato condotto correttamente e in modo trasparente”

Dunque qualche dubbio mi rimane, e confermo che a mio giudizio il prezzo di vendita è decisamente basso, perchè non comprende nemmeno un centesimo di avviamento.



Non saremmo in questa situazione se avessimo modificato lo statuto di AEM e delle sue controllate prevedendo, come la Lega Nord ha già raccomandato al sindaco,  il “sistema dualistico”,  basato sul Consiglio di gestione e sul Consiglio di sorveglianza come previsto dagli articoli 2409 octies e successivi del codice civile. La discussione di stasera conferma la bontà di quel nostro suggerimento. Ricordo che in Germania quel sistema c’è già da più di 100 anni e funziona benissimo.
In risposta al messaggio di Pierfrancesco Maran inserito il 15 Set 2006 - 09:59
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