.: Discussione: 3 cose che ho capito su Metroweb

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Pierfrancesco Maran

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Inserito da Pierfrancesco Maran il 15 Set 2006 - 09:59
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Lunedì 11 settembre c’è stata l’audizione in Commissione Bilancio del Comune dell’Avv. Scarselli, Presidente di Metroweb.
Metroweb è una società fondata nel 1999 allo scopo di cablare la città di Milano; è al 100% di proprietà di AEM S.P.A.
Attualmente Milano, grazie a questo lavoro di cablaggio durato anni, è una delle città più all’avanguardia nel mondo dal punto di vista delle connessioni veloci.
Metroweb fattura circa 45 milioni di euro, il suo cliente principale è Fastweb.
Avendo terminato gli investimenti per scavare ed installare la rete, i profitti della società oggi stanno lievitando. Se nel primo semestre 2005 l’utile corrente prima delle tasse era di 4,2 milioni di euro, la semestrale del 2006 arriva a 7 milioni di euro.
Dal punto di vista finanziario il problema principale risulta l’indebitamento della società verso AEM, che nel 2005 era di 210 milioni di euro, scendo al 30 giugno 2006 a 194. Questo ha fatto dichiarare all’Avv. Scarselli, su mia precisa domanda, che, cessando gli investimenti e con i contratti già in essere, entro massimo 7 anni la società rientrerà dai debiti ed inizierà a guadagnare.
AEM acquistò da E-biscom nel 2003 il 30% di Metroweb a 35 milioni di euro, quindi la società, con un indebitamento allora notevolmente superiore, veniva valutata tra i 105 e i 110 milioni di euro. Oggi AEM, dopo un bando, vuole vendere al fondo inglese Stirling il 60% della società a 32 milioni di euro, con il debito che sta scendendo rapidamente come detto precedentemente.

Alcune conclusioni quindi:
1. La rete in fibra ottica oggi è utilizzata con punte del 30% nel centro città e minimi del 10% in quartieri periferici. Significa che ha ampi margini di sviluppo, sia nei servizi pubblici (a cominciare da telemedicina, teleassistenza, controllo del traffico, illuminazione pubblica, connessioni wi-fi), sia come business privato (web tv, integrazione con la telefonia)
2. Il prezzo di vendita è assolutamente basso per una società con queste potenzialità di sviluppo e questi conti, significa svendere un patrimonio pubblico, per di più, a quanto riportato dai giornali, dietro questo fondo inglese sembrerebbero esserci ex consulenti di e-biscom per la quotazione di Metroweb.
3. Se, come riportato dalla stampa, Provincia e Comune di Milano collaborassero per bloccare questa operazione, mantenendo la rete sotto controllo pubblico farebbero un affare in termini economici e di servizi al cittadino che potrebbero garantire attraverso questa preziosa rete, senza contare ai sacrifici che hanno subito i milanesi in anni di scavi che non sembravano certo finalizzati a privatizzare pressoché immediatamente la rete.