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Roberto Acerboni

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Inserito da Roberto Acerboni il 15 Set 2006 - 13:17
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Allego un commento fatto dopo una delle prime riunioni del CDZ 6 con valutazioni sul ruolo
dell'opposizione in CDZ 6.  Nelle seguenti  sedute alle  parole non sembrano seguire da parte
della maggioranza azioni concrete che possano dare un senso reale al Decentramento a dimostrazione
delle radicalmente diverse  visioni dell'Unione e del Polo delle Libertà.
Giusto ieri la maggioranza ha bocciato un emendamento dell'Unione che chiedeva almeno
la verbalizzazione dei pareri dei cittadini che partecipano alle Commissioni!
Avremo l'occasione, tra gli altri, anche attraverso questo stesso strumento di confrontarci 
sulle singole problematiche e sulle risposte più adeguate per le esigenze delle zone.

Roberto Acerboni PRC Zona 6

Riparte il Consiglio di Zona 6 tra luci, ombre ed impegni  
Il 13 luglio si è tenuta la prima riunione del CDZ 6 dopo la convalida degli eletti, con all’ordine del giorno elezione del Presidente, oltre all’istituzione delle commissioni e nomina dei Presidenti delle stesse.
Sull’elezione del Presidente i gruppi consiliari dell’Unione non hanno partecipato al voto presentando un proprio  documento.
Infatti nonostante l’articolo 8 del Regolamento per le elezioni dei CDZ, limiti a due i mandati consecutivi la possibilità di ricoprire la carica di presidente del CDZ, in zona 6 è stato candidato e rieletto Massimo Girtanner  che ha già ricoperto tale carica a seguito delle elezioni del ’99 e del 2001.
La Giunta precedente aveva  proposto una delibera per l’abolizione dell’articolo a maggio, senza che però questa fosse mai approvata in consiglio. L’attuale giunta nonostante questo vuole proseguire, nella stessa direzione, nella miglior tradizione delle leggi “ad personam”, anche nella zona 3 vi è un candidato presidente con già due mandati,   
e sta pilotando con palesi irregolarità un percorso per raggiungere questo obbiettivo.
Non si tratta però solo di  metodo irregolare, anche le motivazioni che stanno alla base della volontà di abolire l’articolo non sono condivisibili, con la scusa  della prevalenza delle leggi nazionali, si toglie il limite dei due mandati, che peraltro esiste anche per sindaco e presidente della provincia, lasciando aperto, teoricamente la possibilità di elezione a vita per i presidenti dei CDZ.
E’ ovvio che rispetto a questa  ennesima prevaricazione come Unione ci riserviamo di ricorrere impugnando la delibera.
Nel proseguo della seduta sono state presentate le linee programmatiche ed  un discorso d’insediamento di Girtanner.
Le prime rappresentano un insieme di punti abbastanza ovvi e limitati  per un reale ruolo del decentramento, con l’unico aspetto degno di sottolineatura l’accenno ad alcuni  temi, che nello scorso mandato hanno visto l’opposizione ed i cittadini impegnarsi e attraverso la mobilitazione porli in evidenza.
Negli interventi della maggioranza, sollecitata anche dagli interventi dell’Unione, sono state promesse di una conduzione super partes, (questa volta!),  del Presidente e l’impegno di Forza Italia e Alleanza Nazionale, a garantire per il  nuovo mandato il rispetto delle norme di garanzia per le opposizioni, convocazione costante della Capigruppo, optional ininfluente gli scorsi anni, definizione dei programmi delle commissioni successivo al confronto nelle stesse ecc.  Tali indirizzi sono stati confermati nella prima riunione dei capigruppo, alcuni giorni dopo.
Non sappiamo ad oggi ovviamente se tali aperture siano state dovute alla presenza alla seduta prima seduta  dell’Assessore al Decentramento Ombretta Colli, e del Presidente del Consiglio comunale Palmieri, oppure alla consapevolezza nelle fila della maggioranza, che vede alcuni nuovi consiglieri, delle difficoltà ad una gestione di basso profilo come la precedente, anche alla luce dello scarto elettorale molto diminuito, ma senz’altro come opposizioni saremo attenti e assolutamente disponibili a percorsi che ripristino il rispetto delle regole, dell’accesso alla documentazione e del riconoscimento delle prerogative delle opposizioni.
Tutto questo garantito, il ritorno ad un confronto, anche acceso,  sulla base però di proposte  e modelli d’amministrazione crediamo non possa che fare l’interesse del decentramento e delle zone.
Dopo 7 anni di diversa esperienza però è chiaro come la maggioranza costantemente, settimana dopo settimana deve dimostrare nei fatti il presunto nuovo corso, fino ad allora resta il nostro scetticismo.
Non a caso in queste ultime settimane nell’ultimo numero di “La Zona Milano 6”
 
all’interno  di un articolo “Com’è ridotto il nostro parco” (via Odazio),  Girtanner  si limita a promettere più vigilanza e lo sfratto degli alpini, senza fare il minimo cenno alla iniziativa di giugno, Festa al Giambellino, che nell’ambito di un progetto finanziato dall’Assessorato alla sicurezza ha visto la Comunità Giambellino e la Parrocchia Murialdo, sviluppare tre giorni di iniziative, attorno appunto a  via Odazio che hanno coinvolto molte centinaia di cittadini, in varie iniziative, spettacoli, dibattiti su argomenti importanti come anziani, casa ed immigrazione.
Sembra si continui sulla vecchia strada, addirittura disconoscendo un progetto sostenuto dalla propria amministrazione comunale, che invece ha visto la partecipazione solo di alcuni consiglieri di zona dell’opposizione, che in questi mesi avevano dato vita alla Rete del Giambellino per dare appunto risposte adeguate e diversificate alle molte problematiche del quartiere come colto anche se in maniera verticistica dalla giunta.
Ognuno risponda per la sua parte, per quanto ci riguarda come  Unione di zona abbiamo  iniziato a discuterne,  dovremo dare priorità al lavoro nel territorio, a contatto diretto e favorendo  la partecipazione dei cittadini e delle loro realtà,  individuando bisogni del quartiere e priorità della zona, e sulla base di questo cercare di imporre il più possibile l’agenda dei lavori, per dare  un senso reale al  decentramento degno di avere questo nome.
“Partecipazione” è stato il titolo del documento programmatico depositato come coalizione “Unione per il Consiglio di Zona”, ribadito nelle assemblee del Cantiere e della campagna elettorale, sarebbe stata la nostra barra in caso di affermazione elettorale, non èstato così, a maggior ragione diventa indispensabile perseguirla  ora.
 
Roberto Acerboni Capogruppo Rifondazione Comunsta Zona 6

 
In risposta al messaggio di Massimo Girtanner inserito il 13 Set 2006 - 10:20
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