.: Discussione: Moratti: «Più poteri per la città metropolitana»

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 25 Lug 2006 - 20:46
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http://www.corriere.it/vivimilano/speciali/2006/07_Luglio/25/tavolo.shtml


I temi: infrastrutture, istituzioni, l'agenzia per l'innovazione

Tavolo Milano: «Far ripartire lo sviluppo»

Prodi, Letta e il ministro Pollastrini in prefettura con la Moratti, Penati e Formigoni. Incontro del sottosegretario con i sindacati

Sono iniziati in prefettura i lavori del Tavolo Milano, l'incontro tra il presidente del Consiglio Romano Prodi e le istituzioni milanesi (Regione, Provincia e Comune). Prodi è arrivato in prefettura insieme al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Enrico Letta e il ministro Barbara Pollastrini. All'incontro avrebbe dovuto partecipare anche il ministro Linda Lanzillotta, impegnata però a Roma per la discussione sull'indulto. Al Tavolo Milano, che si apre ufficialmente oggi, le istituzioni locali chiederanno al Governo un impegno specifico e strutturale per risolvere i grandi problemi di Milano e per rilanciare lo sviluppo della città.

SVILUPPO - «Dobbiamo far ripartire lo sviluppo dal nord, da Milano. Questo serve a livello nazionale». Lo ha detto il sottosegretario Enrico Letta dopo un incontro con i sindacati e una visita in Consiglio Regionale per incontrare i rappresentanti dell'Unione della Lombardia e del Comune. Prima dell'inizio dei lavori del Tavolo Milano, Letta ha spiegato che «quella di oggi è una grande occasione che funzionerà se tutti la colgono». Il suo è un invito all'impegno e a «lasciar perdere le polemiche» rivolto a tutte le istituzioni coinvolte ma che si rivolge anche alle parti sociali. «L'incontro con i sindacati - ha spiegato Letta - è stato molto utile e interessante perché credo che questo dialogo possa funzionare e abbia senso se non coinvolge solo le istituzioni ma anche le parti sociali, i lavoratori e le imprese». Anche perché l'obiettivo è uno: lo sviluppo. «Dobbiamo far ripartire lo sviluppo - ha spiegato - dal nord, da Milano. Questo serve a livello nazionale».

PUNTI CHIAVE - I temi chiave del tavolo, secondo il sottosegretario, sono essenzialmente tre: il tema delle infrastrutture, il tema istituzionale e quello che riguarda l'agenzia per l'innovazione e la biblioteca europea. «Mi sembra che ci sia uno spirito di condivisione - ha spiegato - e credo che presto ci potranno essere delle buone notizie per i cittadini», cioè che si possa arrivare a concretizzare il lavoro facendo scelte, per esempio sulle infrastrutture, senza che «il governo scarichi i problemi sulla regione e la regione li scarichi sul governo. La responsabilità è sulle spalle di ognuno». Per questo, secondo Letta, «il dialogo dovrà continuare perché se è episodico non funziona». Da qui la decisione di aprire un Tavolo di consultazione permanente anche con i gruppi del centrosinistra, come ha spiegato il coordinatore dell'Unione Lombardia, Riccardo Sarfatti. «Come prossimo appuntamento - ha detto Sarfatti - invito il sottosegretario Letta agli stati generali dell'opposizione lombarda che si terranno in autunno».

CONTESTAZIONE - In occasione dell'insediamento del Tavolo Milano non è mancata una contestazione davanti alla sede della prefettura milanese. Una ventina di persone hanno protestato contro l'indulto che la Camera si appresta a votare. Chiamando a gran voce Prodi, i manifestanti hanno esposto cartelli contro il provvedimento definito «colpo di spugna». In prima fila Piero Ricca, noto per aver gridato a Berlusconi «Buffone» al termine di una deposizione dell'allora presidente del Consiglio in tribunale. Una delegazione guidata dallo stesso Ricca di manifestanti ha poi consegnato al viceprefetto una lettera diretta a Prodi. «Caro professore - si legge - qui sotto in strada, nonostante l'afa, stiamo manifestando rispetto alla decisione di estendere gli effetti dell'indulto ai reati tipici della criminalità economica e del malaffare politico». «Ci troviamo a sottolineare - prosegue la lettera - che siamo tutti elettori dell'Ulivo e che l'abbiamo sostenuta in occasione delle elezioni primarie. Vogliamo un'Italia diversa anche in tema di legalità ed etica pubblica. Un'Italia in cui la legge sia veramente uguale per tutti, non esclusi i criminali dal colletto bianco».
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 25 Lug 2006 - 16:39
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