.: Discussione: Moratti: «Più poteri per la città metropolitana»

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 24 Lug 2006 - 16:48
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http://www.corriere.it/vivimilano/speciali/2006/07_Luglio/24/moratti.shtml

Martedì Prodi e Letta in città per l'apertura del «Tavolo Milano»

Moratti: «Più poteri per la città metropolitana»

Incontro della Provincia sugli enti locali, presente il ministro per gli Affari Regionali Linda Lanzillotta: «Reintrodurre la logica dei saldi»

Lo aveva promesso in campagna elettorale e tre mesi dopo il successo che ha consentito la nascita del suo secondo governo, Romano Prodi arriva a Milano per aprire il tavolo istituzionale dove studiare gli interventi possibili per il rilancio della città. Il presidente del Consiglio sarà accompagnato dal sottosegretario Enrico Letta, dai ministri Barbara Pollastrini e Linda Lanzillotta e si incontrerà in Prefettura con i presidenti di Regione e Provincia, Roberto Formigoni e Filippo Penati, e con il sindaco Letizia Moratti. L'annuncio che il suo governo avrebbe avuto un occhio di riguardo per Milano, la città dove ha studiato all'Università Cattolica e dove ha avuto il suo primo impiego, Prodi l'aveva dato in un incontro al teatro Carcano in piena campagna elettorale e il giorno della fiducia all'esecutivo aveva fatto una visita lampo in città per ribadire l'impegno. «Siamo convinti che senza il rilancio di Milano questo Paese non è in grado di ripartire» ha detto il premier.

I TEMI - Nasce così il «Tavolo Milano», che prende avvio ufficialmente martedì anche se in questi mesi sono già state numerose le occasioni di incontro istituzionale per definire i temi da affrontare. Quattro erano stati i punti strategici indicati da Prodi per lo sviluppo di Milano: il rafforzamento del ruolo finanziario, l'innovazione e la ricerca, le infrastrutture e i servizi e i mezzi operativi in un'ottica simile a quella di Roma capitale. Per l'appuntamento le tre istituzioni locali (Comune, Regione e Provincia) presenteranno al governo i temi più scottanti. Dalla necessità di dare il via ai progetti per le grandi infrastrutture (BreBeMi, Pedemontana e tangenziale est esterna), alla mobilità con l'emergenza smog e alla possibilità di scegliere Milano come sede di un grande evento per il rilancio internazionale. Sfumata l'occasione delle Olimpiadi, la richiesta potrebbe orientarsi sull'Expo del 2015.

LEGGE SPECIALE - Anche Milano sollecita una legge che garantisca alla città alcuni dei poteri speciali che altre, come Roma, in parte hanno già. Lo ha detto il sindaco Letizia Moratti, alla vigilia dell'incontro con il presidente del Consiglio Romano Prodi. «Milano come tutte le città metropolitane è dedita allo sviluppo del territorio sia in termini di creazione di ricchezza che di occupazione - ha detto il sindaco, a margine di un incontro della Provincia sugli enti locali, presente il ministro per gli Affari Regionali Linda Lanzillotta - quindi ha necessità di avere delle leve che consentano di gestire al meglio politiche di pianificazione del territorio, delle grandi reti infrastrutturali, delle opere pubbliche». Secondo Letizia Moratti l'area metropolitana milanese ha quindi bisogno di strumenti concreti e misure specifiche che dovrebbero essere inserite già nella legge finanziaria. Tra le urgenze, secondo il sindaco, la riforma del catasto. «Ai centri di responsabilità devono poter corrispondere leve per poter valorizzare al meglio le proprie risorse - ha detto -. Quindi il passaggio del catasto dall'agenzia governativa al Comune, e non solo a quello di Milano, è importantissimo per poter conoscere le risorse e il patrimonio di Milano e fare quindi politiche appropriate». Sulla questione del catasto, la Lanzillotta si era soffermata durante il suo intervento ribadendo di essere d'accordo ad un coinvolgimento degli enti locali nella partecipazione all'agenzia che lo gestisce.

AREA METROPOLITANA - «C'è bisogno di una modernizzazione dell'organizzazione della governance metropolitana milanese: uno dei fattori che penalizzano la competitività nella nostra area è la frammentazione delle decisioni su alcuni temi» ha detto il presidente della Provincia Filippo Penati nel suo intervento.

TESTO UNICO - La Lanzillotta ha anche detto che il Governo sta definendo un nuovo Testo Unico che offra modelli organizzativi più efficienti per gli enti locali, con un sistema di funzioni e di risorse che garantirà la modernizzazione della loro capacità operativa. «Occorre razionalizzare, semplificare, trovare modelli alternativi» ha detto il ministro. In attesa del Testo Unico alcune urgenze sono già state inserite nel Documento di Programmazione Economica e Finanziaria. In primo luogo, ha spiegato il ministro «per quanto riguarda il passaggio dalla logica dei tetti, cioè limiti rigidi alla spesa e quindi alla gestione degli enti locali, alla logica dei saldi. «Ossia ciascuno pur stando entro quei limiti - ha precisato - può scegliere quali spese fare e come finanziarle: è una risposta a un'esigenza prospettata in modo forte dagli enti locali». Letizia Moratti si è detta d'accordo su questo punto: «Il ritorno alla politica dei saldi è un passo avanti rispetto ai DPEF degli anni passati». Inoltre occorre accelerare le procedure per consentire agli enti locali di cominciare ad operare subito. Ma tra i sacrifici richiesti agli enti, ha aggiunto il ministro, ci sono quelli di contenere e razionalizzare la spesa sanitaria, semplificare le burocrazie evitando duplicazioni e adottare politiche di liberalizzazioni che concorrono ad aumentare la crescita e riducono le spese. Lanzillotta ha anche garantito che il governo si impegna sul federalismo fiscale con l'attuazione del titolo V della Costituzione. «Alla capacità autonoma di gestione della spesa deve corrispondere la responsabilità di trovare risorse attraverso la fiscalità sul territorio» ha detto.

SINDACATI - I segretari milanesi di Cgil, Cisl e Uil, Rosati, Giacomassi e Monticelli, alla vigilia dell'apertura del «Tavolo Milano» hanno scritto una lettera aperta al premier Romano Prodi, annunciando che non saranno presenti ai lavori e chiedendo comunque un incontro. «Cgil, Cisl e Uil di Milano - scrivono i tre segretari - hanno da tempo posto alle amministrazioni di Regione, Provincia e Comune la necessità, vitale anche per il Paese, di intraprendere iniziative comuni volte a superare gli attuali limiti allo sviluppo locale milanese che, per la loro rilevanza, condizionano anche il contesto produttivo del Paese». «Ora - aggiungono nella lettera - si sono determinate le condizioni per aprire il Tavolo Milano. Ci duole unicamente segnalarle che questo importante evento non vede la presenza della parti sociali e segnatamente delle organizzazioni sindacali confederali di Milano».

EMERGENZE SOCIALI - Dal canto suo, la Confederazione unitaria di base (Cub) ha chiesto di inserire all'ordine del giorno del Tavolo Milano un capitolo sulle emergenze sociali riguardanti la reindustrializzazione delle aree dismesse, la precarietà lavorativa, il sostegno al reddito. Il sindacato ha sottolineato in particolare la situazione dello stabilimento dell'Alfa Romeo di Arese chiedendo «un impegno concreto e un posto di lavoro per tutti i lavoratori in cassa integrazione».