.: Discussione: Orario di chiusura biblioteche comunali

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Alessandro Rizzo

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Inserito da Alessandro Rizzo il 5 Gen 2008 - 16:38
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Care e cari, rilancio, rilancio, rilancio questo problema. Ma lo rilancio con forza e determinazione. E' passato ben 2 anni dal giorno fatidico in cui l'orario di apertura serale delle biblioteche è stato drasticamente eliminato. E oggi la situazione non è migliorata se neppure le uniche 4 biblioteche che erano rimaste aperte in queste fasce sono chiuse alle 19,45. Rilancio con maggiore vigore una situazione che è assolutamente intollerabile. Rilancio la questione che ho provveduto a trattare nelle sedi opportune, con diversi testi di mozione presentati per ben due volte e che hanno visto, l'ultimo affermativo e rafforzativo, l'approvazione all'unanimità, dico all'unanimità, dell'intero consiglio. Rilancio in quanto credo che a distanza di diversi anni la non risposta da parte dell'amministrazione, del settore competente, dell'assessorato di riferimento, quello alla cultura, è alquanto disarmante. Rilancio perchè credo che i principi della Carta delle Biblioteche come patrimonio culturale mondiale dell'UNESCO non siano attuati nel contesto municipale, quando esistono comuni in Provincia, grazie all'assessorato e alla sua programmazione, quello provinciale diretto dall'assessore Benelli, che trovano non solo aperture in ore serali degli spazi, ma vedono una proposta culturale che inserisce la biblioteca nell'accezione di spazio pubblico di promozione della cultura dell'aggregazione culturale, di accesso libero ai saperi e di contaminazione, di espressione libera delle soggettività culturali indipendenti. Milano ha biblioteche in diversi contesti territoriali, anche se sono dell'idea che sarebbe opportuno aumentarne la presenza, dato che diversi poli sono stati chiusi e le cui strutture ospitanti ora vivono stagioni di indefinitezza strutturale e funzionale (vedi la biblioteca di Via Boifava, oggi luogo di disperazione e di dispersione; vedi la biblioteca che era presente in Viale Ungheria, nel vecchio centro civico di zona 13). E in questi contesti territoriali vediamo l'alto disagio sociale, dato che sono periferici: parlo di Via Oglio, parlo di Calvairate, parlo di Chiesa Rossa. Sapete quanto può offrire alla cittadinanza utente una struttura aperta in circostanze sociali e sociologiche di emarginazione e di totale assenza delle strutture istituzionali, di abbandono? In questi contesti la biblioteca può diventare luogo di aggregazione, di promozione culturale, di proposta sociale, di progettualità, di coinvolgimento e di partecipazione alla pianificazione delle attività che in essa devono trovare cittadinanza. Non vedo quali altri luoghi pubblici possono diventare protagonisti in questo campo, se non le biblioteche che possono diventare aree, agorà, di convivenza e di confronto, di dialogo e di dibattito culturale, non solo luoghi di studio, necessari, imprescindibile funzione questa, non solo luoghi di accesso a un patrimonio bibliografico, non solo luoghi di prestito libri. Ma penso alla ricchezza che tali poli possono esercitare, certo riconsiderando totalmente i criteri e le linee guida di elargizione dei servizi, degli orari, in un'ottica, riprendo il concetto nella mozione presentata, di omogeneizzazione degli stessi, affinchè si possa dare una vasta opportunità di accesso al sapere espresso tramite le funzioni, molteplici e non monolitiche, che la biblioteca può offrire singolarmente, in un contesto di rete. Penso anche al fatto che sia necessario investire sui bibliotecari come figure professionali imprescindibili, chiaramente, ma necessitanti di aggiornamenti che diano alla biblioteca quella vitalità e quella capacità di essere al passo con i tempi nella canalizzazione degli accessi plurali all'offerta culturale, ulteriormente diversificati tramite l'attuazione del processo di progresso tecnologico che internet, intranet e la rete può garantire.
Nessuna risposta da parte dell'amminstrazione, nonostante i solleciti, nonostante le prese di posizione di vari consigli di zona (ricordo che questa mozione, scritta dal sottoscritto, è circuitata in altri contesti circoscrizionali consiliari con discreti e buoni successi nel recepimento). Abbiamo un assessore che si lancia proclami mirabolanti: biblioteche aperte 24 ore su 24. Ma l'orario di chiusura rimane quello attuale e altri plessi si stanno adeguando a questa riduzione incomprensibile e drammatica del servizio. Ci vigliono più bibliotecari? E' chiaro ma lo si faccia, indicendo nuovi bandi e concorsi, dato che il treno garantito con la finanziaria dello scorso anno, che garantiva chiaramente lo "scongelamento" delle graduatorie dell'ultimo bando del 2002, da cui attingere nuove risorse aggiuntive, è ormai partito da tempo.
Vedi Luca nel minimo qualcosa è stato fatto. almeno sollevare il problema. Ho provveduto l'anno scorso nella relazione previsionale di bilancio a indicare un emendamento che potesse indicare linee guida per una valorizzazione e miglioramento della qualità e della quantità del servizio bibliotecario, tramite i consiglieri comunali di riferimento. Siamo a questo stato di cose, ma non possiamo irare i remi in barca: occorre proseguire in una mobilitazione che rivendichi un diritto internazionale, ossia l'accesso libero ai saperi tramite le biblioteche "patrimonio culturale mondiale dell'umanità", come riconosciuto dalla Carta dell'UNESCO.

Un caro saluto
Alessandro Rizzo
Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
Consiglio di Zona 4 Milano




Oggetto : riorganizzazione servizio bibliotecario
I sottoscritti Consiglieri di Zona
CONSIDERATO
  • Il valore insostituibile, sotto il profilo culturale nonché sociale ed aggregativo, del servizio offerto dalle biblioteche milanesi, in particolar modo quelle rionali di periferia;
  • che lo stato attuale del servizio bibliotecario, nel suo complesso, non garantisce una fruizione del servizio qualitativamente sufficiente alla cittadinanza;
  • che la scarsità del personale presente nelle biblioteche è la prima causa della disfunzione di tale servizio;
  • la mozione approvata all’unanimità in data 12 ottobre 2006, presentata dal sottoscritto titolata “PER IL RIPRISTINO DELL’ORARIO DI APERTURA SERALE DELLE BIBLIOTECHE RIONALI DI ZONA 4”;
VALUTATO
  • che tale servizio non ha una organizzazione unitaria, con conseguenze deleterie per l’utenza: la difformità dell’orario di apertura delle biblioteche ne è l’esempio più evidente;
IMPEGNANO  IL CONSIGLIO DI ZONA:
  • ad uniformare il servizio bibliotecario rionale con quello della biblioteca Sormani invertendo un trend negativo che ha visto quest’ultima trasformarsi in una biblioteca di conservazione sempre meno aperta al pubblico;
  • ad applicare progressivamente e uniformemente in tutta la rete bibliotecaria cittadina l’orario di apertura continuativo protratto fino alle ore tardo serali, nonché una effettiva offerta culturale diversificata, dalle postazioni audio-video collegate ad internet alle manifestazioni culturali organizzate in sede;
  • a rilanciare le molteplici funzioni della struttura bibliotecaria attraverso un’attività di riconsiderazione in senso qualitativo delle offerte di impiego del tempo libero per i cittadini residenti nelle rispettive zone, realizzabile attraverso una politica culturale di ampio respiro sia nel metodo che nel merito;
  • ad aumentare l’organico comunale destinato alle biblioteche lungo tutto l’orario di apertura, assicurando la professionalità della mansione lavorativa e della sua funzione non ascrivibile a semplice e mera custodia del patrimonio bibliografico presente.
Proponente: Alessandro Rizzo – Capogruppo Lista Uniti con Dario Fo per Milano
I sottoscritti Consiglieri di Zona
In risposta al messaggio di Luca De Stefano inserito il 22 Maggio 2006 - 15:23
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