.: Discussione: Tanti Auguri a Giuliano Pisapia..... e a noi tutti.

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Guido Paniccia

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Inserito da Guido Paniccia il 26 Maggio 2011 - 20:17
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Tanti Auguri Giuliano,

auguri sinceri, affettuosi e interessati pure, come spesso sono gli auguri, che tanto bene fanno riceverli, così come quanto farli. Gli auguri sono riferiti in primo luogo alla consultazione elettorale di domenica, giunta all'epilogo speriamo positivo per la tua persona, la tua famiglia, i tuoi amici e collaboratori. Da martedì possa iniziare per te un periodo bello e ricco di soddisfazioni, oberato da impegni come il governare una città grande e complessa come Milano certamente richiede, ma che al contempo possa  essere la molla propositiva per la città e la sua gente, volta ad uscire finalmente da questo lunghissimo incubo, iniziato quasi vent'anni addietro. Il mio referente temporale è il tristemente famoso discorso del cavalier errante quando, nell'imminenza sempre di elezioni amministrative,  qui a Roma però nel 1992, dichiarò con solennità che se fosse stato possibile, lui prodotto della Milano da bere craxiana, avrebbe sicuramente dato il suo appoggio ed il suo voto a Gianfranco Fini, contrapposto allora a quel Francesco Rutelli divenuto poi sindaco, elogiandolo pubblicamente e di fatto, sdoganando il post fascista, allora ancora delfino di Almirante, con tutto il gaudio possibile di donna Assunta. La storia poi sappiamo come è andata, e quali gli sviluppi di una passione viscerale tra l'unto dal signore e colui che, rinnegando buona parte della sua storia, chiese pubblicamente scusa per tutto quello che era stato sino a quel momento. Inaugurando in questo modo la stagione lunga della destra al potere, nonostante brevi e frammentari momenti di pertinenza del centro sinistra. Fasi alterne, sino ai recenti stracci e suppellettili di vario genere [famose le penne finiane contro Barbareschi], lanciati reciprocamente all'auditorium di via della Conciliazione. La nostra storia è talmente bizzarra che pure i luoghi ed i modi a volte, partecipano alle sua stesura. Si obbietterà che tutto questo è riferito al gran sultano più che ad un'elezione importante per una delle città maggiormente importanti del paese. Del resto, il signorotto capo del partito dell'amore ha voluto espressamente tramutare la cosa in un plebiscito popolare rivolto alla sua persona, affermando poi forse una delle poche verità in tal senso. Perché di questo si tratta, ed in questo io spero vivamente nel tuo trionfo. Ma di tutto questo caro Giuliano puoi benissimo infischiartene, tanto basse sono le vicende che appartengono a quel mondo colorato, di rosa cipria spesso, delle residenze tante, del cavalier Berlusconi, suadente volto inceronato da casting, piuttosto mal messo dell'ultimo periodo. Io invece gli auguri voglio farli a te, alla tua storia prossima e così facendo, li faccio anche a i tanti amici milanesi, che possano così uscire finalmente da quella situazione di malessere che, mi dicono molto diffusa; e li faccio pure a noi tutti, che quel malessere condividiamo e ci danniamo ad ogni occasione, ed in molti settori del quotidiano. Perché è sin troppo evidente, nonostante i tentativi di depotenziarne i risultati del primo turno dei tanti Porro e similari, che una vittoria a Milano potrebbe risultare l'inizio della fine di questo personaggio claunesco e volgare, per tornare così a respirare finalmente un'aria nuova. Il paese tutto avrebbe, no meglio avrà, di che guadagnare dall'affermazione di una persona onesta, gentile e garbata, tutto il contrario dell'arroganza becera e da quattro soldi che il berlusconismo ha imposto come valore nazionale, con sommo gaudio degli umoristi stranieri, ai quali mancano i termini per tradurre le manifestazioni picaresche del soggetto e dei suoi lacché. Tra i quali va annoverata evidentemente, anche la nobil donna Letizia Brichetto Arnaboldi, coniugata Moratti, che poco scrupolo si è fatta nei tuoi confronti infangandoti e diffamandoti agli occhi mediatici dell'elettorato, usando disinvoltamente la calunnia tanto cara a certi opinionisti di regime, che tante vittime a prodotto in questi anni. Ma caro Giuliano consentirai che gli auguri più fervidi possano andare ai figli del nostro paese. La tua vittoria di domenica potrebbe far rinascere, almeno in parte, una situazione di valori che, violentati a vari livelli dalla cultura minimalista nell'essere volgarizzata dal tubo catodico, possano tornare ad essere linfa vitale per i ragazzi più giovani di questo paese. L'affermazione che i tanti di noi si aspettano dalle urne dei ballottaggi, significherebbe senza ombra di dubbio alcuno che il paese vuole tornare alla normalità, tanto depauperata negli ultimi tempi.  Giovani generazioni che lamentano nel disagio collettivo, una pochezza e una miseria a cui questa gente vuole costringerli per il prosieguo della loro vita. Cosa che noi non permetteremo, ma che abbiamo il dovere di denunciare sempre, come pericolo incombente sui nostri figli. Quale esempio può dare ai ragazzi siffatta gente mi chiedo, ed evito accuratamente di rispondermi, tale è l'angoscia che mi procura la storia triste, di tante ragazze fondamentalmente tristi pure loro, in appartamenti lussuosi e residenze principesche, in cui pensano di dar sfogo alle loro tristezze infinite.

 

In bocca al lupo pertanto, che la rinascita possa ripartire da Milano.

 

 

Guido....sempre con la passione che sento.

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