.: Discussione: Basta concedere spazio alle bande fasciste

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Giulio Cesare Leghissa

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Inserito da Giulio Cesare Leghissa il 2 Maggio 2011 - 13:55
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Venerdì 29 "AdessoBasta" ha partecipato ad una assemblea popolare, indetta da "Memoria Antifascita", alla quale aderivano la Camera del Lavoro di Milano, nella figura del segretario generale Rosati, l'ANPI milanese, nella figura del vicepresidente provinciale Cenati, un giornalista (Scaramucci), un attore (Sarti) oltre ad associazioni come “AdessoBasta”, “26per1”, Punto Rosso.
Una assemblea popolare, dunque, organizzata allo spazio Guicciardini in via Melloni, per ricordare Gaetano Amoroso, assassinato dai fascisti a coltellate il 27 aprile del 1976, e per lanciare la proposta di preparare una giornata del Ricordo di tutte le vittime della Nuova Resistenza, che si è concordato verrà realizzata il 25 maggio, giorno nel quale veniva ucciso a coltellate dai fascisti il giovane Brasili.
Non, dunque, come scrive La Repubblica di sabato 30, una “celebrazione di sinistra”.
Era una assemblea di popolo, con i rappresentanti di prestigiose istituzioni.
Ma la brutta ricostruzione di “La Repubblica” non finisce qui. Dice l’articolista: “…sessanta militanti di Forza Nuova lasciano piazzale Susa… e iniziano a lanciare petardi e fumogeni… una decina di minuti di scontri a distanza, con la polizia che separa i due gruppi, sempre più pericolosamente vicini…”
Una ricostruzione da “opposti estremismi” che si fronteggiano, meno male che c’erano le forze dell’ordine.
E no, caro giornalista, così proprio non va. Come mai non ti domandi perché la polizia ha fatto arrivare i fascisti fino davanti allo spazio Guicciardini? Erano lì, i poliziotti. Pronti in assetto antisommossa all’angolo della strada. “ma non li abbiamo visti”, balbetta un funzionario. Non hanno visto una cinquantina di fascisti con bastoni, manganelli, caschi, fumogeni, petardi, gagliardetti, saluti romani? E cosa facevano? Giocavano a carte?
E perché, quando finalmente li hanno visti svegliandosi dal letargo, non hanno caricato? Li hanno lasciati lì 5/6 minuti prima di intervenire.
E sono intervenuti solo quando gli antifascisti indignati sono usciti e li hanno affrontati costringendoli alla ritirata.
Caro giornalista così non va.
Non si riduce una provocazione fascista ad un nuovo episodio di intolleranza tra estremisti.
Io, che leggo sempre questo giornale, non per la prima volta, sono costretto a dire: vergogna “La Repubblica”, vergogna giornalista.

Ricordiamo le prossime principali scadenze:

  • venerdì 6 maggio: sciopero generale indetto dalla CGIL contro la politica fiscale del governo, per i diritti dei lavoratori.
  • 15/16 maggio: si vota per cacciare la destra dal governo di Milano
  • Mercoledì 25 maggio: giornata della Memoria per tutti i caduti della Nuova Resistenza
  • Giovedì 2 giugno: festa della Repubblica, manifestazione nazionale a Milano per difendere la Costituzione nata dalla Resistenza
Per “AdessoBasta” Giulio Leghissa