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.: Il Blog di Alessandro Rizzo
Venerdì, 29 Aprile, 2011 - 10:19

TANGENTI PER APPALTI ALER: MA IL COMUNE DOV'ERA?

E' alquanto curioso che il sindaco uscente, Letizia Brichetto Moratti, affermi che "rispetti per tutti gli accertamenti che dovranno essere fatti con l'augurio che si verifichino tutte le responsabilità e che chi è responsabile paghi, come sempre". E' curioso difronte alle nuove indagini che stanno vedendo indagati per turbativa d'asta e corruzione il direttore generale dell'Aler Domenico Ippolito e il direttore dell'area gestione Marco Osnato, oggi candidato in comune nelle fila del PdL, vicecoordinatore cittadino, genero di Romano La Russa. Il caso è sorto quando l'esposto dell'associazione "Sos Racket" ha sostenuto come ci siano state modalità irregolari per l'assegnazione dei bandi a imprese per le pulizie e la gestione del verde condominiale, società che non hanno mai partecipato ad alcuna gara, ma semplicemente scelte. Dico che è curiosa l'affermazione del sindaco uscente in quanto non è la prima simile asserzione che esprime difronte a casi analoghi, che hanno visto comportamenti poco regolari e alquanto clientelari, anche di corruzione, presentarsi all'interno degli organi amministrativi di questa città e dei suoi servizi. Dico che è curioso vedere come si deleghi alla Magistratura il compito, legittimo, indipendente, quanto necessario e doveroso, di accertare responsabilità a posteriori, ossia dopo che i fatti si sono verificati, senza alcuna azione, che dovrebbe essere condotta dall'amministrazione pubblica, di controllo e di garanzia del rispetto delle regole e delle normative in materia di appalti, di bandi, di cessione di servizi. Perchè oggi si parla di turbativa d'asta, mentre ieri si parlava di società costituite ad hoc per riciclo di denaro a cui è stato affidato l'appalto di interventi edilizi, oppure società indebitate che hanno chiuso sciogliendosi e, dopo, ricostituendosi sotto altre forme, a cui è stato dato in appalto piani integrati di intervento in aree centrali e importanti della città, come Porta Vittoria. Qual'è il livello di controllo che il Comune ha adottato in questi anni per garantire trasparenza e legalità in questi ambiti? Non occorrerebbe verificare prima della gara d'appalto la natura delle imprese per, poi, agire opportunatamente avendo chiarezza che gli appaltatori siano affidabili e rispettosi della legalità? Forse all'occasione una commissione d'inchiesta sulle connessioni tra affari malavitosi e iniziative economiche inerenti a Expo 2015 avrebbe aiutato. Non dovrebbe essere il Comune a verificare che negli enti municipali siano rispettati i livelli e le procedure giuste e regolari per l'assegnazione degli appalti con gare di bando trasparenti, dichiarate, senza pericoli di possibili turbative? Spero anche io che la magistratura faccia il suo corso e attendo il verdetto finale: ma forse più legalità e rispetto delle regole sarebbe necessario richiederlo da parte di un organo assoluto di garanzia politica quale dovrebbe essere un Comune e un'amministrazione comunale. Si spera che questa esigenza venga in un futuro prossimo, iniziando col cambiare la maggioranza al governo di questa città.

 

Alessandro Rizzo

Candidato Lista Civica Milly Moratti per Pisapia

Consiglio di Zona 4 Milano