.: Discussione: Garantisci Sicurezza con la Solidarietà

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Corrado Angione

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Inserito da Corrado Angione il 14 Set 2007 - 21:53
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Sostiene Gherado Colombo, giudice di Mani Pulite ora in pensione, che
“prima di tutto dobbiamo intenderci su cosa intendiamo per sicurezza.
Gli USA hanno oltre il sestuplo dei nostri detenuti: eppure questa tolleranza zero non rende le loro strade meno violente.
Abbiamo un sistema carcerario con 60 mila galeotti, ciascuno dei quali coste 200 euro al giorno per 365 giorni, e che nonostante questo produce due delinquenti recidivi su tre.
Questo è il risultato di un modello di repressione fondato sull’esclusione, sulla eliminazione, anziché sul recupero e sulla fiducia nei confronti degli altri.
Come si fa a pensare che una ruspa in un campo, senza altro obiettivo che la cancellazione di quelle baracche e senza un piano per le persone che ci vivevano, possa produrre una qualsiasi forma di sicurezza tanto per loro, quanto per la società?
Il lavoro, si dice. Ma la giornata di un disperato, che sta dieci ore a un semaforo, secondo voi non è più faticosa di quella di un impiegato o di un giudice?
Allarme sicurezza, si dice: Ma io dico: Milano e l’Italia non sono Pretoria. Le vittime di omicidi o di atti violenti sono infinitamente meno dei morti e degli infortunati sul lavoro, per i quali, evidentemente, nessuno ha interesse a sollevare allarme.
Il paradosso vero è che un poveraccio beccato a vendere su un marciapiede una borsa col marchio contraffatto, in base alla legge italiana ha la stessa pena di chi ha falsificato i bilanci Parmalat, E’ che ci sia una porzione molto influente della società civile che si indigna per gli scippi e non per la grande criminalità che traffica cocaina e prostitute schiave, per il semplice fatto che quella porzione di società è grande consumatrice di quella cocaina e di quelle schiave”.
Dal Corsera del 12/9/2007

C. Ang.
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 11 Maggio 2006 - 11:24
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