Milano, 19 febbraio 2011 – “Oggi da Milano, laboratorio politico del nostro Paese, rilanciamo il Federalismo come risposta alle esigenze di un’Italia che vogliamo sempre più moderna, efficiente, competitiva, dinamica e sempre più vicina ai suoi cittadini”. Così il Sindaco Letizia Moratti è intervenuta, in Sala Alessi, a Palazzo Marino, al convegno “Federalismo fiscale: i vantaggi per Milano e per il Nord”, al quale hanno partecipato anche il Ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli, l’europarlamentare e presidente del gruppo consiliare Lega Nord Matteo Salvini, l’Onorevole Giancarlo Giorgetti e il presidente di Anci Lombardia Attilio Fontana.

“Federalismo – ha sottolineato il Sindaco – significa anzitutto libertà, quel concetto di libertà che è nato insieme alle migliori democrazie occidentali. Federalismo è, in secondo luogo, efficienza e crescita economica per tutto il Paese. Ricordo che Milano è la città che più di ogni altra contribuisce al benessere del Paese, producendo più di 7 miliardi di euro di solo gettito Irpef e ricevendo dallo Stato poco più di 700 milioni di euro, di cui oltre 300 vincolati al trasporto pubblico. Con il Federalismo la nostra città avrà un ritorno economico più coerente con le grandi risorse che genera e notevoli vantaggi burocratici, a cominciare dal riordino delle imposte locali. Vantaggi che il Sole24Ore ha stimato in circa 169 milioni tra imposta municipale unica e trasferimenti aggiuntivi”.

Il Sindaco ha poi parlato di trasparenza nell’utilizzo delle risorse e del ‘fabbisogno standard’ che nel sistema del federalismo fiscale costituirà il principio fondamentale per l’assegnazione delle risorse agli Enti locali, in sostituzione del criterio della spesa storica utilizzato finora. “Si inserisce in questo quadro il protocollo che abbiamo sottoscritto con Anci lo scorso anno – ha proseguito Letizia Moratti –, un accordo che anticipa e ridisegna i rapporti finanziari tra Stato ed Enti locali, secondo il principio della territorialità, in funzione del reale fabbisogno, stabilendo l’ammontare delle risorse necessarie al Comune per lo svolgimento ottimale dei suoi compiti. Un accordo volto a migliorare l’efficienza della Pubblica Amministrazione, che punta a contrastare l’evasione fiscale e a migliorare i servizi. Potremo così continuare a garantire agli oltre 700mila non residenti che vengono a Milano per lavorare, un costo che l’Università Bocconi stima attorno ai 270 milioni di euro l’anno, un’accoglienza degna del contributo che offrono a Milano”.

“Il federalismo – ha concluso il Sindaco – è anche assunzione di responsabilità, una responsabilità a cui Milano e già abituata. Basti pensare che già oggi è la città con le tariffe più basse d’Italia e con la spesa più alta per i servizi sociali. L’acqua, per esempio, costa ai milanesi 0,64 euro al metro cubi mentre la tassa sui rifiuti è di 2,62 euro per abitazione al metro quadrato contro i 3,94 di Napoli. E ancora il biglietto della metropolitana è fermo a 1 euro dal 2001. Per tutte queste ragioni insieme, oggi, rinnoviamo il nostro sostegno e incoraggiamento al Governo affinché si realizzi quanto prima una vera riforma federale. Lo chiede Milano, lo chiede l’Italia per il proprio sviluppo, lo chiede chi lavora, chi vuole un Paese ancora più efficiente, competitivo, europeo”.