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Inserito da Oliverio Gentile il 15 Feb 2011 - 14:48
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Il cda ha chiesto la convocazione dell'assemblea dei soci. Verso la ricapitalizzazione In cassa non ci sono i 100 milioni di investimenti annunciati dall'ad Sala MILANO - Expo: del quattrin non v'è certezza. Ci risiamo. Durante la riunione di consiglio di amministrazione della scorsa settimana sono stati sollevati molti dubbi sulla effettiva disponibilità economica che garantisca i 100 milioni di investimenti annunciati dall'amministratore delegato, Giuseppe Sala, durante la recente e riuscita due giorni che ha presentato l'evento alla città. Che la macchina di Expo, dopo molte false partenze, sia effettivamente in moto è un dato di fatto: il 28 dicembre scorso sul sito sono stati pubblicati gli avvisi di pre-qualificazione per tutta una serie di interventi che riguarderanno la piastra, cioè l'area che ospiterà la manifestazione nel 2015. La pre-informazione, stando ai tecnici della società, dà la possibilità di ridurre i termini di pubblicazione del bando e quindi di accelerare, in prospettiva, i tempi di ricezione delle offerte delle gare stesse, garantendo trasparenza e concorrenzialità. Ma c'è un problema. I cento milioni in cassa non ci sono: sono nel budget approvato dai soci, sono nelle promesse degli enti pubblici che fanno parte della società, ma non sono ancora disponibili. Da quanto sarebbe emerso durante il cda della scorsa settimana, finora soltanto la Regione ha deliberato (e non versato) 23 milioni di euro. Il Comune non ha ancora approvato il preventivo, la Provincia non ha mai nascosto le proprie difficoltà economiche, il Tesoro non si sa. E dunque? Sala, durante l'incontro, ha insistito con la sua linea: «Bisogna mandare avanti le procedure, perché non possiamo fermarci ad aspettare. I soldi ci sono stati garantiti e arriveranno». Alcuni rappresentanti del cda gli hanno però fatto notare che le gare pubbliche non possono essere neppure avviate se non hanno una copertura finanziaria. Si aggiunga che anche ieri i consiglieri di amministrazione si sono confrontati e hanno deliberato di chiedere una convocazione dell'assemblea (che dovrebbe riunirsi intorno al 20 marzo) perché si rischia di erodere più di un terzo del capitale e quindi si rende necessaria una ricapitalizzazione. Di budget e prospettive si discuterà anche venerdì, nel corso di una riunione fra i tecnici dei soci e di Expo che dovranno anche affrontare l'alta questione aperta: quella dei terreni. Come noto, la titolarità delle aree su cui sorgerà l'evento non è ancora stata definita e anche questo fatto, certamente non di poco conto, potrebbe inficiare ogni eventuale gara. Su questo tema è intervenuto ieri il senatore Gianpiero Cantoni, presidente di Fondazione Fiera, proprietaria delle aree insieme alla famiglia Cabassi: «L'accordo di programma è iniziato, gli organismi tecnici con l'Expo, la Fondazione, il Comune, la Regione e la Provincia iniziano i loro tavoli di lavoro e riteniamo che in primavera prossima si possa concretizzare con un accordo finalizzato». Elisabetta Soglio 15 febbraio 2011
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