.: Discussione: In una notte 183 graffiti - Imbrattata un'intera zona: da piazzale Bacone a via Plinio

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Oliverio Gentile

:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Oliverio Gentile il 16 Gen 2011 - 18:42
Leggi la risposta a questo messaggio Discussione precedente ยท Discussione successiva

Da milano.corriere.it:

La denuncia Fotografato il blitz dei vandali e consegnato il dossier ai vigili

In una notte 183 graffiti
Imbrattata un'intera zona

Da piazzale Bacone a via Plinio. I residenti:vergogna

MILANO - Un intero quartiere sfregiato, devastato. In una sola notte i writers hanno colpito con 183 tags. Palazzi e serrande, senza risparmiare centraline telefoniche, tende e pergole di alcuni esercizi commerciali. Graffiti enormi, anche sessanta per cento centimetri. Da via Farneti, a viale Abruzzi, via Plinio e via Eustachi. Scritte che però non sono sfuggiti ai cittadini del comitato apolitico Abruzzi-Piccinni, collaboratori del progetto Milano Quartiere Pulito. E, dopo il blitz dei graffitari, sono scattate le foto. Quarantadue in via Farneti, 21 in viale Abruzzi, 28 in via Plinio, 92 in via Eustachi.
«Il fulcro delle scritte - spiega Fabiola Minoletti, presidente del comitato - è tra via Eustachi e piazzale Bacone. E le «firme» sono Hers, Nsa, Clsk's, Blak, Rugna». Gli imbrattatori hanno colpito la scorsa settimana, nella notte tra venerdì 7 e sabato 8 gennaio. Indisturbati. Rapidi e invisibili. Senza essere ripresi da telecamere o da pattuglie delle forze dell'ordine che, si dice, monitorizzano la zona.
Ci hanno pensato però i cittadini. Hanno raccolto il materiale fotografico e lo hanno inviato alla polizia locale che si occupa di degrado urbano.
Milano, le scritte dei writer. In una sola notte

 Milano, le scritte dei writer. In una sola notte   Milano, le scritte dei writer. In una sola notte   Milano, le scritte dei writer. In una sola notte   Milano, le scritte dei writer. In una sola notte   Milano, le scritte dei writer. In una sola notte   Milano, le scritte dei writer. In una sola notte   Milano, le scritte dei writer. In una sola notte

«Anche la mia abitazione - sottolinea Andrea Amato, segretario dell'associazione nazionale antigraffiti - è stata indirettamente colpita. È un episodio molto grave: una decina di ragazzi sono riusciti in una sola notte a fare danni ingenti. Se si pensa che per pulire una tag, ci vogliono 20 euro al metro quadro e che di solito si deve pulire la facciata (300 euro), il conto è presto fatto: è uno scherzetto da 55 mila euro. E chi ha fatto il danno riesce sempre a farla franca». Quindi una frecciata al Comune: «L'amministrazione non fa nulla. In tre anni ha speso per il ripristino delle facciate 24 milioni di euro, senza risolvere il problema. Non solo. C'è stata una sentenza del Tar che ha bloccato l'Amsa, preposta per la pulizia, così ha immobilizzato tutto. E quindi i vandali vanno a nozze».
Anche noi ci siamo calati nei panni dei detective. Seguendo il percorso delle 183 tags, abbiamo osservato che nella zona Eustachi-Bacone c'è un sorprendente numero di «firme» ricorrenti: Zoor, Bsc, Crash. Su una serranda c'è la tag di Zoor, abbinata a BSC (Bacone Special Crew). E la Bacone Special Crew, come recita Internet, è un gruppo musicale i cui componenti hanno delle sigle che, guarda caso, si ritrovano come tags in questa zona. Ma non è tutto. Su You Tube esiste anche un loro filmato musicale: «BSC, scontro frontale (Blain) ft Shaley e Kat», nel quale appaiono persino veloci flash delle loro tags. Nel loro sito esistono anche fotografie che ritraggono volti associati a tag. Una strana coincidenza che non sarà certo sfuggita a chi è preposto al contrasto del fenomeno.
«Noi - dice Fabiola Minoletti - ci siamo già attivati e abbiamo cancellato 21 graffiti in viale Abruzzi. Anche in via Eustachi, due custodi hanno ripulito le scritte sulle loro facciate. A prescindere da chi pensa che tutto ciò sia un arte, per noi è stato uno sfregio gratuito che sicuramente lascerà dei segni nel tempo, deteriorando l'immagine del quartiere».
Michele Focarete
16 gennaio 2011