MILANO, CASA DELLA CULTURA – Un'appassionata e dotta lezione sulla 'differenza italiana', nel quadro di un rinnovato interesse nazionale e internazionale per la filosofia italiana e i suoi autori.

Mercoledì 19 alle 18 alla Casa della Cultura di via Borgogna 3 appuntamento con Roberto Esposito e con i temi del suo ultimo libro “Pensiero vivente”, uscito lo scorso autunno per i tipi di Giulio Einaudi e già richiesto (e conteso) negli Stati Uniti e in Europa. Introduce Ferruccio Capelli, direttore della Casa della Cultura.

Nella lezione-conferenza il professor Esposito, Ordinario di Filosofia teoretica presso l'Istituto Italiano di Scienze Umane di Napoli, ripercorrerà i motivi dell'originalità e della peculiarità del pensiero italiano che, a differenza di altre filosofie 'nazionali' quali la filosofia analitica anglosassone, la filosofia ermeneutica tedesca e la filosofia decostruttiva francese, è rivolto soprattutto al rapporto tra vita, società e politica.

Motivi che concorrono a spiegare il rinnovato interesse per la filosofia italiana, non solo in campo internazionale ma anche, al di fuori dell'ambito accademico e specialistico, nel grande pubblico in cerca di risposte che, forse, la politica non riesce a dare.

Inoltre, la filosofia italiana nasce in assenza dello Stato-Nazione, dunque più libera dai condizionamenti e più aperta alle contaminazioni: una singolare ambasciatrice dell'identità italiana, proprio nell'anno in cui si celebra il centocinquantenario dell'Unità.