.: Discussione: Smantellamento orti abusivi di via Bagarotti

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Andrea Giorcelli

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Inserito da Andrea Giorcelli il 28 Dic 2010 - 22:46
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Un altro risultato è stato raggiunto nelle scorse settimane nella lotta contro lo sconcio degli orti abusivi in periferia.
 
Come avevo preannunciato il 6/6/2010 a chi era già incluso in questa lista, a seguito di mia richiesta del 6/6/2006, è stata liberata dagli orti abusivi l'area dietro l'ufficio postale di via Gozzoli, 51 per poter completare e ricompattare in maniera decorosa e definitiva lo spazio verde di forma triangolare tra le vie Bagarotti, Parri e Gozzoli.
 
Mediante il Comando zona 7 della Polizia Locale, sollecitato svariate volte, i nominativi degli occupanti, abitanti nelle vicinanze o al quartiere degli Olmi, sono stati trasmessi al Settore Demanio per le notifiche. Dopo l'individuazione della proprietà delle aree e delle porzioni comunali, il Settore Ambiente è stato interessato per la bonifica e asportazione del materiale. Il Settore Arredo urbano e Verde si occuperà prossimamente della sistemazione a verde elementare.
 
Una parte dell'area è già di proprietà comunale, essendo la porzione dei mappali 73 e 108 del foglio 457 che fuoriesce (c.d. "reliquato") dal perimetro del Piano di Zona del quartiere Valsesia, acquisiti insieme ad altre aree nello stesso con atto notarile del 2/10/2002 (notaio Paolo Setti), ad esito della procedura d'esproprio ai sensi della L. 865/1971 (c.d "legge per la casa") conclusa dal Consorzio Intercomunale Milanese per l'Edilizia Popolare per le aree, tutte lungo via Bagarotti, sulle quali era sorto un contenzioso con i precedenti proprietari.
 
La restante parte, corrispondente ai mappali 96 del foglio 457 e 123 del foglio 414, è privata, di proprietà dell'Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, ma è stata liberata dallo stesso che è stato appositamente interessato per coordinarsi con il Comune di Milano ed eseguire contestualmente l'operazione al fine di non ritrovarsi con un surreale "baluardo" di orti circondato da verde pubblico.
 
 
Il problema degli orti abusivi è diffuso e riguarda superfici non indifferenti con conseguenze assai deleterie sul decoro urbano e l'immagine della periferia.
Gli orti abusivi non sono certo un presidio del territorio ma un elemento di degrado e anzi un forte ostacolo alla sua sistemazione dignitosa: purtroppo in zona in passato c'è stata da parte di molti consiglieri una difesa tout court degli orti abusivi, in qualunque posto fossero. Se non ci fossero stati gli orti molti progetti di verde pubblico sarebbero stati avviati con piú celerità e con minori costi legati allo sgombero che, se sono su terreno pubblico, è sempre a carico della collettività.
Di sicuro gli orti abusivi non sono stati una bella presentazione per il quartiere, dando un senso di disordine.
Prima o poi bisognava por termine a quella situazione.
 
Cosí, dopo decenni d'occupazione abusiva, una fetta di territorio ritorna veramente a tutti i cittadini e non rimane nelle mani di pochi che se ne erano impossessati senz'alcun diritto.
 
 
Orti comunali disponibili per chi ne faccia formale richiesta sono presenti al Boscoincittà, al parco delle Cave, vicino al parco dei Fontanili, in via Amantea, in via Mosca e in futuro al parco sul deviatore del fiume Olona, la cui realizzazione permetterà d'espropriare il terreno privato lungo il canale coperto da via Bagarotti a via Parri su cui sorgono gli ultimi orti abusivi del quartiere che saranno sgomberati.
Il bando per la graduatoria degli orti regolari, in base a criteri che privilegiano le persone con difficoltà (pensionati, disoccupati, a basso reddito, disabili, ecc.) per la successiva assegnazione, permetterà d'accontentare quanti vogliono coltivare un orto urbano in maniera decorosa e rispettosa dell'ambiente, secondo il regolamento degli orti predisposto dal Consiglio della zona 7.