.: Discussione: Sant’Ambrogio. Civiche Benemerenze - Moratti: “Milano è i suoi cittadini”

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 7 Dic 2010 - 17:00
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Da milano.corriere.it:

le mamme del Rubattino: «lo accettiamo, ma Basta sgomberi». premiati anche i vigili

Ambrogino alla testimone del pestaggio al tassista: «Lo dedico a lui»

Alla consegna delle benemerenze esce allo scoperto la coraggiosa vicina che denunciò gli aggressori


MILANO - Nel giorno di Sant'Ambrogio sono stati assegnati, come da tradizione, i riconoscimenti di benemerenza civica di Milano. Tra gli assegnatari dell'Ambrogino c'era anche Stefania Berti, la testimone che per prima denunciò il pestaggio costato la vita al tassista Luca Massari. Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha esplicitamente ricordato Stefania Berti - nome finora rimasto riservato -, e la nutrita platea del Teatro Del Verme ha reagito con un fragoroso applauso, l'unico che ha interrotto il discorso del primo cittadino. «È anche grazie al suo coraggio - ha affermato Letizia Moratti, con un tono commosso - se i colpevoli sono stati assicurati alla giustizia». Stefania Berti ha ricevuto la medaglia d'oro di benemerenza civica con la seguente motivazione: «Si è distinta per il coraggio e il senso civico testimoniando con il marito Andrea Ricotti la brutale aggressione al tassista Luca Massari. Insieme si sono esposti a rischi e intimidazioni senza piegarsi alle minacce. La macchina bruciata dopo la denuncia in Questura non li ha fermati è anche grazie a loro che si è fatta luce sulla morte di Luca Massari».

Gli Ambrogini 2010

Gli Ambrogini 2010   Gli Ambrogini 2010   Gli Ambrogini 2010   Gli Ambrogini 2010   Gli Ambrogini 2010   Gli Ambrogini 2010   Gli Ambrogini 2010

«LO DEDICO A LUI»
- Stefania Berti ha voluto dedicare il suo Ambrogino alla memoria del tassista ucciso. «Siamo stati testimoni - ha detto assieme al marito Andrea Ricotti - di un fatto bruttissimo, che non augureremmo a nessuno. Il nostro pensiero va alla famiglia di Luca che da un giorno all'altro ha perso il proprio figlio». La testimone è salita sul palco del Teatro Dal Verme per ricevere la medaglia d'oro di benemerenza civica assieme al cugino di Luca, Marco Guidoni e assieme ai familiari della vittima, con i quali dal giorno dell'aggressione lei e il marito hanno stretto amicizia. «Ci siamo conosciuti in ospedale - ha raccontato Stefania - mentre speravamo insieme che Luca potesse risvegliarsi dal coma». La testimone oculare ha preferito non dilungarsi sui particolari legati agli atti di intimidazione che ha subìto dopo aver denunciato l'episodio. «Sono fatti - ha detto Stefania Berti - che sono stati scritti in tutti i giornali: la nostra vita da quel punto di vista non è cambiata». È cambiata invece per quel che riguarda l'eredità del dolore che involontariamente la famiglia di Stefania e Andrea hanno dovuto raccogliere con il loro gesto di coraggio.

LE MAMME DI RUBATTINO: BASTA SGOMBERI -
Ricevendo l'Ambrogino le «mamme di Rubattino», premiate per gli aiuti offerti alle famiglie nomadi allontanate dai campi abusivi, hanno lanciato un appello al Comune affinché cessi la politica degli sgomberi. «Accettiamo di ricevere questo riconoscimento - ha affermato Maria Assunta Vincenti, portavoce della associazione - anche se noi non vogliamo gli sgomberi, che sono una cosa violenta e disumana. Il Comune la smetta con gli sgomberi. I bambini, anche se sono rom, sono il nostro futuro e un'istituzione non può violare i loro diritti». Salita sul palco del Dal Verme, Maria Assunta Vincenti, ha riservato al sindaco Letizia Moratti una stretta di mano molto fredda poi, rompendo l'etichetta della cerimonia, ha consegnato l'attestato a due signore nomadi e le ha invitate a salire sul palco: le due signore si sono avvicinate al sindaco e l'hanno calorosamente baciata sulle guance. Le mamme di Rubattino hanno ricordato che, con i solo loro mezzi, sono riuscite ad offrire ospitalità a sei famiglie nomadi, consentendo così ai loro figli di poter continuare ad andare a scuola. «Nel nostro piccolo siamo riusciti ad aiutare queste famiglie - ha aggiunto Vincenzi - mentre il Comune di Milano non ha mai fatto niente». L'amministrazione comunale, oltre alla Mamme di Rubattino e alla Casa della carità, ha premiato anche con l'Ambrogino d'oro il Corpo della polizia municipale dedicata allo smantellamento degli accampamenti abusivi. L'associazione ha ricordato di aver denunciato l'amministrazione e il sindaco di Milano, Letizia Moratti, per abuso d'ufficio, interruzione d'obbligo scolastico con l'aggravante della discriminazione razziale.

DINO BOFFO: MIA VICENDA SIA MONITO - Ambrogino anche all'ex direttore di Avvenire e oggi direttore di Tv2000 e Radio In Blu, Dino Boffo. «Vorrei dedicare questo riconoscimento ai tanti colleghi che subiscono soprusi e non sono riconosciuti nella loro sofferenza. Vorrei in particolare ricordare Enzo Biagi che questo premio lo meritava e non l'ha mai ricevuto», ha detto Boffo. «Vorrei dedicare questo premio - ha continuato Boffo - ai miei colleghi delle tre redazioni, Avvenire, Radio InBlu e Tv2000, perché sono stati buoni, generosi e galantuomini nel sostenermi nel momento in cui ero sotto attacco. Vorrei dedicare questo premio anche ai miei familiari e ai miei amici che mi hanno sostenuto durante una sofferenza per me tanto acuta quanto inspiegabile». «Nessuno pensi - ha concluso Boffo - che io porti rancore. Piuttosto desidero che quanto mi è capitato possa servire da monito soprattutto ai giornalisti più giovani perché adottino sistemi, logiche, criteri che siano tenacemente al servizio della verità e sempre rispettosi della dignità delle persone».

I PREMIATI
- «Nella sua capacità di essere autonoma Milano non dimentica chi ha bisogno, non lascia indietro chi è in difficoltà». Questo il messaggio che il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha voluto lanciare durante la cerimonia: parole che rispondevano sia all'appello alla solidarietà rinnovato in Sant'Ambrogio dall'arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, sia alle accuse rivolte all'amministrazione dalle «Mamme di Rubattino». «A Milano - ha detto il sindaco - la politica è sinonimo di servizio, servizio come lo intesero Sant'Ambrogio e San Carlo: Milano identifica il bene nell'incontro tra tradizione e innovazione, tra impegno personale e traduzione di questo nell'interesse comune». Tra gli Ambrogini, una sola Grande Medaglia d’Oro: quella a Liliana Segre, testimone dell’Olocausto, sopravvissuta ad Auschwitz. Tra i premiati anche il giornalista Dino Boffo, la dottoressa Alessandra Kustermann del Centro soccorso violenza della Mangiagalli, Maria Sciancati della Fiom di Milano, l’ex questore Vincenzo Indolfi, il trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, lo chef Gualtiero Marchesi, lo stilista Lorenzo Riva, l’editrice Rosellina Archinto, il jazzista Enrico Intra, l'Associazione Papà Separati Lombardia, l'Associazione Amici della Cascina Linterno e numerosi altri.

Redazione online

07 dicembre 2010
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 7 Dic 2010 - 14:35
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