.: Discussione: Darsena Milano: IL GIUDICE BOCCIA IL COMUNE

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 14 Dic 2010 - 11:44
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Da milano.repubblica.it:

IL CASO

Moratti chiude il pasticcio Darsena
"Il parcheggio qui non lo vogliamo"


Gli avvocati al lavoro per evitare il salasso delle penali. Addio box, dopo il Consiglio di Stato si tratta con i privati solo sugli indennizzi. I residenti: “Se il sindaco cambia idea, andiamo al Tar”
di ORIANA LISO

«Il parcheggio non lo vogliamo, gli uffici sono al lavoro per studiare e risolvere la questione». È netta Letizia Moratti, a pochi giorni dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha dato torto al Comune sul modo in cui ha stracciato il contratto con Darsena spa, la società che avrebbe dovuto realizzare il megaparcheggio sotto l’acqua dei Navigli. Perché se anche i giudici hanno segnato un punto a favore dei costruttori, la volontà di Palazzo Marino non cambia.

Come nell’ottobre 2009, quando la Moratti aveva annunciato di voler «sanare una ferita aperta della città, restituendo la Darsena ai milanesi», così ora il sindaco ha dato un’indicazione chiara agli uffici legali e tecnici del Comune: trovare un accordo legale con la società, per chiudere la partita e mettere la pietra tombale su un parcheggio contestato da più parti. Questo, sicuramente, avrà un costo: perché annullare un contratto, e quindi una gara assegnata, potrebbe richiedere una penale molto salata.

Alla ripresa dell’attività in Comune dopo la pausa festiva, sono iniziate le riunioni per studiare a fondo la sentenza del Consiglio di Stato pubblicata otto giorni fa. Si cerca un (difficilissimo) appiglio per un ricorso in Cassazione, ma nel frattempo si lavora anche per capire cosa proporre ai costruttori di Darsena spa. Questi ultimi, infatti, aspettano che sia il Comune a fissare un incontro. «Noi siamo pronti a riprenderci il cantiere e a realizzare il parcheggio, ma se il Comune non vuole farlo allora deve riconoscerci l’indennizzo previsto dal contratto», dicono i costruttori. Milioni di euro — tra i cinque e i dieci, secondo le prime stime dei privati — che non ci sono, nelle casse del Comune: e questo è stato uno dei motivi per cui Palazzo Marino ha giocato d’azzardo, un anno fa, quando aveva stracciato la convenzione con un procedimento di autotutela che — nelle intenzioni — doveva evitare le penali altrimenti dovute in casi del genere.

Per il Consiglio di Stato quell’atto è stato «illegittimamente disposto»: ecco perché ora l’unica possibilità per una amministrazione che non ha più alcuna voglia di imbarcarsi in un faraonico progetto di box auto, è sedersi al tavolo delle trattative con i costruttori e cercare di spuntare un accordo sulla cifra per chiudere il contenzioso. Anche perché, altrimenti, sarebbe un vero smacco per il sindaco, che nei mesi scorsi aveva fatto anche sopralluoghi sul cantiere della Darsena appena tornato nella disponibilità del Comune, assicurando un progetto di riqualificazione già ora ridimensionato. E a controllare le prossime mosse di una vicenda che si trascina da più di sei anni ci sono anche i residenti: i comitati nati per salvare la Darsena hanno già annunciato di essere pronti a un ricorso al Tar nel caso si decidesse di riprendere in mano il progetto del parcheggio, contro cui si sono battuti per tutto questo tempo.

(13 dicembre 2010)
In risposta al messaggio di Luciano Bartoli inserito il 7 Dic 2010 - 07:53
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