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Anna Di Scipio

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Inserito da Anna Di Scipio il 1 Dic 2010 - 11:12
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L'ANALISI

TAGLI, UN DEPUTATO VALE MILLE CONSIGLIERI COMUNALI

di MARIO CALIGIURI

DIGITALE TERRESTRE, DA COMUNE INTERVENTI TECNICI GRATIS PER ANZIANI

Il Comune offre un aiuto alla popolazione anziana di Milano per facilitare il passaggio dal sistema analogico della televisione a quello digitale. "Per non gravare di un ulteriore costo le modeste pensioni degli anziani (l'intervento di un tecnico per l'adeguamento della trasmissione tramite decoder ammonta a 70 euro) il Comune - spiega palazzo Marino - mette a disposizione un gruppo di circa 80 studenti del centro di formazione professionale Galdus (società cooperativa leader nella Formazione e Ricerca in Lombardia) che si recherà gratuitamente a casa delle persone anziane per adeguare la ricezione dei canali alla nuova piattaforma digitale. I ragazzi saranno dotati di un badge di riconoscimento del Comune di Milano e saranno accompagnati dai Custodi Sociali per essere riconosciuti e accolti nelle abitazioni". "A Milano sono oltre 20.000 gli anziani seguiti a domicilio dai servizi sociali - ha ricordato l'assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli -. Per questo il Sindaco Letizia Moratti non ha perso tempo e ha avviato questa iniziativa. Per molti anziani soli o ammalati, infatti, la televisione rappresenta l'unico contatto con il mondo, uno strumento per tenere la mente impegnata e per trascorrere il tempo. Si tratta dell'ennesima testimonianza - ha ribadito Moioli - dell'interesse e della sensibilità che questa amministrazione dimostra verso chi è in difficoltà". Gli anziani potranno prenotare gratuitamente la chiamata al numero verde 800777888 oppure al centralino del Comune 020202.(Omnimilano.it)

(30 novembre 2010 ore 18:48)

I SINDACI non possono starci: i tagli agli enti locali sono troppo onerosi. Però in tempi di crisi, i sacrifici debbono essere ripartiti e quindi anche i Comuni devono fare la loro parte. Infatti, accanto a municipi gestiti in modo esemplare, ci sono esempi non propriovirtuosi. Va pure detto che da lustri i trasferimenti ai comuni vengono ridotti sistematicamente. Ma, proprio per dare l’esempio (che è sempre quello che convince di più), se anche i deputati e i senatori si facessero qualche sostanziale sforbiciata non sarebbe male.

Ma si vede che gli onorevoli si attengono ai fulminanti
 interrogativi di Altan: «Ma perché i sacrifici dobbiamo farli di nuovo noi? Non potrebbero essere dei disoccupati».che non hanno nulla da fare dalla mattina alla sera?

Se poi esaminiamo nel dettaglio la qualità di alcuni
 provvedimenti, verifichiamo agevolmente che le indennità degli amministratori locali non sono certamente eccessive e la gran parte dei consiglieri comunali percepisce gettoni di presenza a seduta di poche decine di euro lordi. Puro volontariato, se si guarda al beneficio economico. Basterebbe ridurre il costo di un solo parlamentare per avere l’equivalente della diminuzione dimille consiglieri nei comuni al di sotto dei 5 mila abitanti che si riuniscano una volta al mese. Invertirei allora il discorso, considerando i Comuni non un’area dove risparmiare ma dove investire nel capitale più importante: quello umano.

Il dato interessante è quello di considerare i comuni come
 un laboratorio che non solo sperimenta politiche sociali ed economiche ma soprattutto quale ambito dove selezionare le elite pubbliche, sia politiche che burocratiche.

Infatti, non essendoci più partiti che selezionino
 dal basso le classi dirigenti e le formino adeguatamente, forse i comuni sono oggi diventati il prevalente luogo di formazione. Le istituzioni funzionano in base a chi le governa e se i vertici vengono scelti in base a comeparlano in televisione non possiamo poi lamentarci dei risultati. Appunto per questo, occorre prestare la massima attenzione alla selezione delle elite locali che si confrontanocon i problemi immediati dei cittadini e ne determinano in gran parte la qualità della vita.

NELLA SCELTA 
degli amministratori i partiti debbono fare la propria parte, mentre per la burocrazia diventa centrale nell’efficienza dello Stato l’attività delle scuole di formazione delle elite pubbliche sia centrali che locali, dalla Sspa (Scuola superiore della pubblica amministrazione) alla Ssai (Scuola superiore dell’amministrazionedell’Interno) e alla Sspal (Scuola superiore della pubblica amministrazione locale). Inquest’ultimo caso, esistono noti esempi che provengono dall’estero. La Francia ha le tradizioni delle alte scuole e l’Inghilterra quelle delle università di Oxford e Cambridgedalle quali provengono la maggior parte delle classi dirigenti a tutti i livelli. Investire nelle elite pubbliche locali potrebbe essere una strada per il rinnovamento della democrazia. E’ una risorsa della Repubblica, praticamente molto più della Banca d’Italia.