MILANO - Punto e a capo sul bilancio. L'allarme lo lancia l'assessore Giacomo Beretta: «Fanno giochini politici sulla pelle dei milanesi. Se non si approva il bilancio in tempi utili, con le operazioni di Serravalle e Sea, mancheranno soldi anche per la parte corrente e dovremo tagliare prima i fondi degli assessori, poi quelli dei consiglieri, infine toccare inevitabilmente la carne viva». Secondo alcuni conti la vendita di Serravalle dovrebbe portare circa 130 milioni di euro, mentre l'aumento di capitale di Sea e la quotazione in Borsa con la finestra di luglio ne garantirebbero altri 160. Il minimo per tenere l'equilibrio.

L'allarme di Beretta arriva al termine della maratona sul bilancio, finita ieri all'alba con i consiglieri che si insultano e (quasi) vengono alle mani. La scintilla scatta quando il consigliere Carmine Abagnale (Pdl) interviene su un emendamento del Pd che riguarda fondi per le aree di disagio chiedendo di inserire anche il tema degli agenti di polizia. Minibagarre che il presidente dell'aula Manfredi Palmeri cerca di controllare, ma Abagnale insiste: a quel punto il capogruppo pd Pierfrancesco Majorino chiede il voto ed esce dall'aula col resto dell'opposizione. Al loro posto rimangono 19 consiglieri di maggioranza: la seduta si chiude per mancanza di numero legale. Nel frattempo, malgrado le trattative di queste settimane che in effetti hanno portato ad accogliere diverse richieste del centrosinistra (8 milioni passati da un capitolo di spesa all'altro e altri 3 per il tema della casa), restano sul tavolo 400 emendamenti. Sfuma così la prospettiva di chiudere la partita entro fine settimana.

Il capogruppo del Pdl, Giulio Gallera, attacca: «La maggioranza ha dimostrato grande senso di responsabilità e disponibilità a condividere misure concrete di aiuto ai cittadini. Adesso ci aspettiamo che l'opposizione dimostri lo stesso rispetto delle esigenze dei cittadini». Replica Majorino: «Vogliamo la garanzia che bilancio sia in equilibrio e che le nuove entrate vadano per 15 milioni sul fondo anticrisi. La continua assenza del sindaco dai lavori non aiuta».
Domani si riparte con una seduta e con i capigruppo che decideranno se fissarne un'altra venerdì o rinviare all'inizio della prossima settimana.