.: Discussione: Chiediamo subito i luoghi di riparo per i senza casa

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 14 Dic 2010 - 11:28
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Da milano.corriere.it:

nei pressi dei centralissimi Giardini pubblici di Porta Venezia

Senzatetto morta di freddo ai giardini


La vittima è una donna ucraina di 48 anni. Assiderata, era vicino al distributore di via Marina

MILANO - Una donna senza fissa dimora è stata trovata morta, martedì mattina, a Milano, nei pressi dei centralissimi Giardini pubblici di Porta Venezia. La donna, una cittadina ucraina di 48 anni, è stata trovata in un giaciglio di fortuna in un'area occupata da un piccolo distributore di benzina, in via Marina, dove abitualmente cercano riparo i senza dimora. Proprio la scorsa notte la temperatura era scesa sensibilmente sotto lo zero nelle ore notturne. A scoprire il corpo senza vita della donna è stato un altro senzatetto che la conosceva, un polacco di 37 anni. Intorno alle 7.45 di martedì mattina ha chiamato il 118, dicendo che di aver visto la donna a terra, priva di sensi. Ulyana Shmalyuk, però, era già morta e la sua identità è stata verificata solo dalla tessera per la mensa dei poveri che aveva con sé. Il polacco ha riferito alla polizia che dormivano sempre lì e che ieri sera l’ucraina si era ubriacata e si era allontanata. Poi lui si è addormentato; nella notte la donna è tornata mentre lui dormiva e si è sdraiata per dormire anche lei, ma non si è più svegliata.

«PIANO ANTIFREDDO INSUFFICIENTE» - «È inaccettabile che nel XXI secolo, nella città più ricca d'Italia, ci possano ancora essere delle persone che muoiono per il freddo» ha dichiarato il presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli. «Ed è ancora più inaccettabile che succeda ogni anno. Per questo da tempo denunciamo che il Piano Antifreddo predisposto dal Comune di Milano è insufficiente. Non basta, infatti, potenziare i posti letto nei dormitori. È arcinoto, infatti, che molti clochard rifiutano l'aiuto e altri lo temono, ad esempio perché irregolari. Dunque bisogna fare qualcosa di diverso» ha concluso Donzelli. Il Codacons, chiede di riaprire anche di notte, come si faceva in passato, le stazioni ed i sottopassaggi sotterranei, per consentire, a chi non ha una fissa dimora, di trovare un riparo dal gelo.

L'APPELLO DEI CITY ANGELS - «Sono notti di freddo pungente, che per i senzatetto può diventare freddo assassino, come è successo nelle scorse ore e come purtroppo succede ogni inverno». Così i City Angels che lanciano un appello ai milanesi: «Fateci avere, in ordine di importanza, sacchi a pelo; coperte pesanti o piumoni; cappotti, giacconi o giacche a vento pesanti da uomo, soprattutto di taglia L e XL». Il materiale si può recapitare direttamente nella sede dei City Angels in via Teodosio 85 (zona Loreto). Giovedì sera, terminato il corso di formazione di tre mesi, si svolgeranno gli esami per sedici nuovi City Angels, che da venerdì entreranno in azione per assistere i senzatetto.

Redazione online
14 dicembre 2010


Da milano.repubblica.it:

IL CASO

Arriva il gelo, ma i clochard non avranno tende per la notte

La Croce rossa non vuole più gestire le strutture all'aperto per utilizzare gli operatori di strada
Palazzo Marino: i dormitori sono pronti per l'emergenza, ma sui rifugi ci riserviamo di decidere
di SANDRO DE RICCARDIS

Dopo settimane di pioggia e gelo, nei prossimi giorni le temperature in città scenderanno ancora fino a 9 gradi sotto lo zero, ma nei luoghi dove l’anno scorso erano state montate le tende per i clochard non è stata realizzata alcuna struttura. Il Comune prenderà una decisione sulla possibilità di montare i capannoni riscaldati per i senzatetto la prossima settimana, ma la Croce rossa ha già annunciato che questa soluzione non è la migliore e che quest’anno si cercheranno strade alternative: «Otto uomini per notte nelle tende possono essere valorizzati meglio — dice Alberto Bruno, presidente della Croce rossa provinciale — I risultati dello scorso anno sono stati ottimi, ma lo stesso personale si può impiegare con risultati migliori, lavorando in sinergia con le altre associazioni in giro per la città. Sceglieremo come muoverci d’accordo con il Comune».

Anche per Palazzo Marino le tende riscaldate sono un’opzione secondaria rispetto alle strutture di accoglienza, dove l’amministrazione prevede di ospitare mille e 500 senzatetto. In più, ci sono difficoltà oggettive, come per esempio la presenza dei cantieri al cimitero Monumentale, dove lo scorso anno erano state montate diverse tende, e l’esperienza negativa dello scorso anno in Centrale: «Lì non verranno montate sicuramente — assicura già da ora l’assessore alle Politiche sociali Mariolina, Moioli — lo scorso inverno sono state ricettacoli di ubriachi e violenti, tanto che è sempre stata necessaria la presenza delle forze dell’ordine. In più hanno attirato molte persone che di solito non gravitavano a Milano».

Una decisione definitiva sarà presa solo la settimana prossima con un incontro a Palazzo Marino tra l’assessore e gli esponenti del Terzo settore. Già da ora il Comune ha predisposto gli interventi del piano Freddo, di cui lo scorso inverno hanno usufruito 14mila persone. I centri messi a disposizione fino a marzo 2011 saranno quelli di viale Ortles, i dormitori della fondazione Fratelli di San Francesco, oltre ai centri diurni della Caritas ambrosiana, dell’opera Cardinal Ferrari, della fondazione Exodus e della fondazione Cuore immacolato di Maria, la struttura in passato gestita da Fratel Ettore. Il totale dei posti per i clochard sarà di circa 1.500.

Oltre ai ricoveri, il Comune conta sull’attività dei Medici volontari italiani, che svolgeranno screening diagnostici prima degli ingressi nei centri di accoglienza e della onlus del Banco alimentare per la distribuzione di cibo. Previsto anche la presenza dei volontari del Banco Farmaceutico per garantire i medicinali alle strutture che accolgono le persone in stato di grave emarginazione e senza fissa dimora. Anche se non ci saranno le tende, nelle diverse stazioni della città, al Monumentale e nelle vie del Centro verranno distribuiti sacchi a pelo, coperte di lana, biancheria intima, grazie all’opera delle associazioni che tradizionalmente si muovono su unità mobili e camper. Ci saranno anche quest’anno Caritas Ambrosiana, comunità di Sant’Egidio e City angels.

(13 dicembre 2010)
In risposta al messaggio di Germana Pisa inserito il 30 Nov 2010 - 09:10
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