.: Discussione: Alla rotonda, prosegua dritto (all'incrocio tra le vie Plinio ed Eustachi)

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Eugenio Galli

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Inserito da Eugenio Galli il 28 Nov 2010 - 15:08
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“Alla rotonda, prosegua dritto”.

Non è un gioco di parole. E' quello che succede alla rotonda che è stata realizzata un paio di mesi fa all'incrocio tra le vie Plinio ed Eustachi.
Là dove c'era un incrocio pericoloso (semaforizzato) è stato eliminato il semaforo e inserita una rotonda "alla francese" (chi si immette deve dare la precedenza a chi è già all'interno).
Con un positivo effetto di fluidificazione e moderazione del traffico, dunque, almeno teoricamente, anche di sicurezza.
Nonostante l'area seguiti a dare l’impressione di un cantiere in corso (ci sono le piantane dei pali di illuminazione ma mancano i pali; il settore centrale della rotonda è rimasto in terra battuta anche se immagino che se ne preveda una piantumazione, ancorché minimale), l'opera è ormai all’apparenza completa.
Ma evidentemente certi automobilisti - oltre a non capire cosa siano esattamente quelle strane strisce da taluno denominate "corsie ciclabili" che hanno fatto la loro misteriosa comparsa in alcune strade, come via Carducci e perciò considerate “terra di nessuno” - non hanno neppure appreso che, sulle strade a circolazione rotatoria, bisogna, appunto, ridurre la velocità e modificare la traiettoria del veicolo. Ché, altrimenti, si va sbattere.
Alla rotonda sopra citata, poco dopo la sua realizzazione, un bel mattino ho notato profondi solchi di pneumatici all'interno del parterre fangoso, con impronte che proseguivano poi dritte lungo via Plinio in direzione di via Morgagni. Tempo qualche giorno, e la sezione centrale della rotonda si è arricchita di altri solchi paralleli e perpendicolari. Segno che molti altri automobilisti (distratti?) hanno seguito la loro corsa su una traiettoria rettilinea.
Il senso di disfacimento prosegue: al centro della rotonda giace anche un copricerchione, evidentemente perso da qualcuno di questi signori. E il cordolo che delimita lo spazio centrale presenta sempre più sbrecciature e rotture; in un punto è addirittura divelto e sbalzato verso l'interno del terrapieno.
Tutto lì, visibile e documentabile, anche fotograficamente.
Viene il dubbio, legittimo, che non si tratti solo di incidenti frutto di distrazione. Ma anche dell’esperienza di qualche buontempone amante del fuoristrada, che scientemente decide di attraversare l’isola centrale.
Sappiamo che, come ha recentemente ricordato il vicesindaco, è impossibile chiedere di più ai vigili, che sono impegnati davanti alle scuole, pressoché a tempo pieno.
Premesso dunque che forse l’intervento richiede qualche opera di miglioramento della visibilità, che possano servire anche dei corsi di alfabetizzazione stradale?