.: Discussione: Expo Milano 2015, lo studio della Bocconi

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 25 Nov 2010 - 15:43
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Da milano.corriere.it:

Presentata la ricerca della Bocconi sull'impatto economico nel decennio

«Expo, 61 mila posti di lavoro ogni anno»

Letizia Moratti la definisce «soft legacy»: è l'eredità che Milano avrà garantita grazie alla credibilità

MILANO - Un'Expo che rende. «Per ogni euro speso in infrastrutture, consumi dei visitatori e investimenti esteri, si potrà generare un'attività pari a un valore compreso fra 2,3 e 3 volte tanto». Così il professor Lanfranco Senn, che ieri ha illustrato, insieme al sindaco Letizia Moratti, all'ad di Expo Giuseppe Sala e al rettore Guido Tabellini, i risultati di una ricerca sull'impatto economico che potrà avere l'evento nel Paese e in città. La Moratti, di ritorno dalla felice trasferta di Parigi dove il Bie ha registrato definitivamente il dossier milanese, è soddisfatta per i dati elaborati: «Confermano - sottolinea - il valore sia occupazionale che di impatto economico calcolato durante la fase di candidatura».

Ed eccoli, i numeri. Intanto, i posti di lavoro: Senn ha spiegato che l'occupazione generata direttamente o indirettamente nel decennio sarà di 61 mila addetti in media all'anno e, di questi, già 13 mila troveranno lavoro nel corso del 2011. È vero che, in un precedente studio di Bocconi, avrebbero dovuto essere 70 mila, «ma nel frattempo sono saltate alcune infrastrutture che avrebbero generato occupazione». La produzione aggiuntiva, il fatturato insomma, che sarà complessivamente generato dal 2011 al 2020 ammonterà a oltre 69 miliardi di euro, cui corrisponde un valore aggiunto (pulito dai costi, quindi) pari a circa 29 miliardi di euro. Tutti i calcoli, come ha precisato Senn, sono fatti sull'arco decennale perché «siamo convinti che le ricadute di Expo si sentiranno anche dopo la chiusura della manifestazione». Crescerà anche il gettito fiscale, di 11,5 miliardi di euro, pari a una crescita media del Pil nazionale dello 0,18 per cento.

Lo studio della Bocconi si è articolato su cinque settori: le infrastrutture (per cui si investiranno 1,7 miliardi di euro), i costi di gestione dell'evento (1 miliardo di euro), la partecipazione di 130 Paesi (0,5 miliardi), l'attrattività turistica (3,5 miliardi) e gli investimenti esteri. Tutto questo darà impatti molto consistenti anche per il futuro. È quella che il sindaco Moratti chiama «soft legacy, l'eredità che Milano, come altre città che hanno ospitato grandi eventi, avrà garantita nel tempo grazie alla credibilità dimostrata nell'organizzazione e nella gestione di Expo».

Al di là delle cifre e dell'ottimismo ribadito anche dalla presidente di Expo Diana Bracco, l'ad Sala ha confermato che «entro aprile partiranno le gare per rimuovere le interferenze dal sito che ospiterà Expo e i lavori prenderanno il via entro le vacanze». La progettazione è già stata affidata direttamente a Metropolitana Milanese. Le prime opere saranno relative all'eliminazione delle interferenze (140 milioni di euro). Il secondo capitolo riguarda i lavori per la piastra, altri 300 milioni, e i manufatti, ulteriori 600 milioni. I vertici di Expo si sono dati una scadenza intermedia, per fare il punto della situazione organizzativa: il Raduno mondiale delle famiglie, che la Diocesi milanese ospiterà nel giugno 2012, durante il quale papa Benedetto XVI terrà una messa sui terreni che ospiteranno l'evento espositivo.

Elisabetta Soglio
25 novembre 2010
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 24 Nov 2010 - 21:30
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