.: Discussione: Rimosse le luminarie multietniche in via Padova, il Comune le rimetta

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Oliverio Gentile

:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Oliverio Gentile il 23 Nov 2010 - 17:42
Leggi la risposta a questo messaggio Discussione precedente · Discussione successiva

Da milano.corriere.it:

la denuncia della cooperativa comin e del Pd milanese

«Rimosse le luminarie multietniche in via Padova, il Comune le rimetta»

C'era la scritta «Buone feste» in italiano e nelle altre lingue parlate dai residenti: protesta contro Cadeo

MILANO - Sono durate solo dieci giorni le luminarie natalizie «multietniche» in via Padova, frutto di un progetto artistico dell’artigiano Claudio Sighieri. Vicino a un cuore rosso, c'era la scritta «Buone feste» in italiano e nelle altre lingue parlate dai residenti di uno dei quartieri più multietnici della città: francese, spagnolo, inglese, cinese, arabo, russo... Le luci, però, non hanno fatto in tempo ad essere accese: oggi sono già state rimosse. Al loro posto è stata collocata la scritta «Auguri» in italiano. «Ci risulta che l’"intervento riparatore" sia stato ordinato dall’assessore all’Arredo Urbano, Maurizio Cadeo (competente per i progetti di illuminazione artistica della città) a seguito, a suo dire, delle "proteste di famiglie e cittadini"», riferisce in una nota la cooperativa Comin, che opera nel quartiere.

«NON CANCELLATE LE DIFFERENZE» - «Ebbene noi, sicuri di interpretare il pensiero di altre persone che vivono in via Padova e che ci hanno sollecitato a prendere posizione, riteniamo che le differenze non si possono cancellare staccando un interruttore - prosegue la nota-. Questo è infatti il significato che noi, come molti altri che vivono nel quartiere, abbiamo attribuito all’intervento dell’assessore. Un messaggio, se così fosse, che riteniamo inaccettabile e anche lesivo dell’immagine cosmopolita di cui Milano è sempre andata giustamente orgogliosa. Ci auguriamo che si tratti soltanto di un grande equivoco e per questo richiediamo, per smorzare all’origine ogni polemica, che le luminarie in tutte le lingue siano ripristinate quanto prima».

LA PROTESTA DEL PD - Roberto Cornelli, segretario Pd metropolitano, Marta Battioni, segreteria provinciale, e Daniela Pistillo, responsabile punto Pd di via Padova, in una nota a nome del Partito Democratico di Milano denunciano «lo spreco di denaro pubblico che si è reso necessario per l’installazione, la rimozione e poi di nuovo l’installazione della nuova luminaria. Ma anche l’ennesima occasione sprecata dall’amministrazione del centrodestra di aprire la nostra città alle culture del mondo, per coinvolgere tutte le comunità che a Milano lavorano e vivono. Insieme all’augurio multilingue si rimuove la vocazione milanese di internazionalità e ospitalità». «Milano non può diventare Adro - hanno affermato Pierfrancesco Maran e Maurizio Baruffi, consiglieri comunali del Pd -. Le feste sono un momento di unità e pensare che le scritte in lingua urtino la sensibilità di qualcuno è da cretini». «Sembra che la convivenza, alla quale tanti residenti italiani e stranieri del quartiere stanno lavorando - ha rincarato la dose Luciano Mulhbauer, coordinatore di Fds - dia fastidio e che si voglia creare a tutti i costi dei conflitti ed evocare paure anche dove non ci sono».

Redazione online

23 novembre 2010