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.: Il Blog di Pierfrancesco Maran
Mercoledì, 27 Ottobre, 2010 - 16:47

News da Palazzo Marino

Cari amici,
la situazione politica in Consiglio Comunale in questi giorni è alquanto caotica.
Ma più che per parlare di problematiche e proposte della città, il tempo è impiegato soprattutto per questioni che riguardano il posizionamento dei singoli consiglieri.
Nei fatti oggi il centro-destra fa fatica ad approvare qualunque provvedimento, nonostante l’ampia maggioranza di partenza (36 a 24), per le scelte politiche e la disaffezione di diversi loro consiglieri.
Il Consiglio di martedì 26 ottobre così ha avuto come epicentro ed unico punto di discussione la scelta del Presidente del Consiglio Comunale Manfredi Palmeri di passare a Futuro e Libertà; è il secondo consigliere ad aderire alla formazione politica di Gianfranco Fini.
Il PDL, con un’unica eccezione, si è affidato alla coscienza di Palmeri perché si dimetta da Presidente del Consiglio Comunale. La coscienza di Palmeri, che ha parlato per bocca dell’interessato, ha detto di essere molto più serena adesso dei mesi precedenti, ricordando che esiste una procedura formale di revoca del Presidente e, se la maggioranza ritiene opportuno, può avviarla.
Il PDL non lo farà però perché non ha i numeri in aula. Su questo incide il fatto che, oggettivamente, Palmeri in questi anni si è dimostrato un Presidente super partes, sensibile ed affidabile, e quindi oggi godrebbe del voto dei consiglieri di opposizione, oltre che di un piccolo pezzo di maggioranza.
Un’altra vicenda però turba il PDL in questi giorni. Due consiglieri comunali, Stefano Di Martino e Guido Manca, sono stati rinviati a giudizio, con la Giunta che si è costituita parte civile contro di loro. Una scelta, ha dichiarato Manca in aula, “da infami”.
Andiamo a ricostruire rapidamente i fatti: siamo nel 2004, Manca è Assessore alla Sicurezza e Di Martino Presidente della Commissione Sicurezza del Consiglio Comunale.
Il Comune di Milano finanzia con 477mila euro l’Associazione Alkeos per attività di mediazione culturale con la comunità cinese di Milano. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri la pratica fu avviata dalla titolare dell’Associazione e da Di Martino quando Alkeos non era ancora regolarmente costituita (pratica irregolare), ma Manca, pur sapendo dell’irregolarità, porta comunque la delibera in Giunta. A questo si aggiunge che in larga misura non risultano documentate e svolte le attività finanziate. Una situazione ingarbugliata dove a far luce è ormai chiamata la magistratura ma che getta un’altra brutta ombra sul modo in cui questa città da anni è amministrata.

 
ALL’ORTICA INTIMIDAZIONI MAFIOSE E REAZIONI DECISE
Gli organizzatori della festa dell’Ortica, che si è svolta un mesetto fa nel quartiere, avevano ricevuto intimidazioni e richieste di denaro da parte di alcune persone che si erano accreditate come vicine all’amministrazione comunale.
Settimana scorsa è stata danneggiata l’auto di Giovanni Lanzetti, Presidente della Cooperativa dell’Ortica, e in risposta le associazioni del quartiere hanno organizzato una partecipata “castagnata antimafia” che ha avuto luogo domenica, alla presenza dei 4 candidati alle primarie per il Comune di Milano.
Con altri colleghi consiglieri ho chiesto che si acceleri l’indagine interna avviata dal Comune di Milano per verificare se quei signori hanno effettivamente dei contatti con l’amministrazione comunale.
 
IL PD IN P.LE LAVATER
Il 14 ottobre il Partito Democratico e Stefano Boeri si sono confrontati con i residenti di P.le Lavater, incantevole luogo della città che rischia di essere devastato da un progetto di box sotterraneo che mette a repentaglio verde e disegno della piazza.
Questo è il video dell’iniziativa: http://www.youtube.com/watch?v=QYkNsfkDawA
 
 
IL RAPPORTO SULL’IMMIGRAZIONE. COME CAMBIANO I MILANESI
Il 26 ottobre è stato presentato il dossier statistico della Fondazione Migrantes sul 2010.
Sulla città di Milano gli stranieri regolarmente registrati sono 199mila (il 15% dei residenti e il 20% dei minorenni). La crisi ha, ovviamente, colpito anche i lavoratori stranieri e per la prima volta nella storia vi è un calo del numero di occupati stranieri, anche se di poche migliaia di unità, ma in una misura inferiore agli effetti che si ripercuotono sui lavoratori italiani. Secondo il rapporto questo è dovuto alla maggiore propensione degli immigrati di accettare retribuzioni più basse e spostarsi per lavoro.
Il rapporto, che potete consultare a questo link, fornisce degli strumenti utili che dovrebbero essere letti ed ascoltati da chi governa Milano, ma è anche uno stimolo, per usare le parole di Don Davanzo della Caritas ad avere “una visione dinamica della nostra identità riconoscendo una reciproca contaminazione e recuperando la cultura dell’altro come ricchezza”.