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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 21 Set 2010 - 17:41
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Dall'Ufficio Stampa della Presidenza della Provincia di Milano:

Esondazione Seveso, Podestà: «Dal via libera definitivo due anni
di lavoro per realizzare interventi strutturali ormai improcrastinabili»

 
Sul tema della recente esondazione del Seveso,  si è svolta questo pomeriggio nella Sala Giunta di Palazzo Isimbardi una conferenza stampa cui hanno partecipato il presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà, l’assessore alla Sicurezza e alla Protezione civile, Stefano Bolognini, il direttore centrale delle Risorse ambientali, Cinzia Secchi, e il dirigente del settore Protezione civile, Giorgio Grandesso.
«Le cause che hanno determinato l’emergenza verificatasi tra il 19 e 20 settembre sono in realtà concause – ha dichiarato il presidente Podestà –. In primo luogo una piena del Seveso di tale portata non si registrava da novant’anni. A questa situazione si è aggiunta l’imprevista rottura di un tubo dell’acquedotto di Milano. Devo, innanzitutto, ringraziare per l’impegno profuso i volontari della Protezione civile, nostri come di altre Province, e il personale dipendente da tutte le Amministrazioni che si sono prodigate, e si stanno prodigando, a favore dei cittadini.  È vero, in ogni caso, che per risolvere tali problemi da diversi anni si lavora su progetti mirati a circoscrivere i danni provocati dai ciclici straripamenti del fiume. Nel 1999 un accordo di programma sottoscritto da Provincia di Milano, Regione Lombardia, Comune di Milano, Magistrato del Po e Autorità di bacino dava il via all’intervento di raddoppio (circa 14 chilometri) del Canale scolmatore nord-ovest, gestito dalla Provincia di Milano, da Paderno Dugnano al Deviatore Olona. Il primo lotto di questi lavori (Paderno Dugnano-Senago, circa due chilometri) venne completato dalla Giunta Colli nell’ottobre del 2004. Nell’ottobre 2005, quindi, già sotto l’Amministrazione retta da Filippo Penati, fu introdotta l’ipotesi di sostituire il raddoppio dello Scolmatore con due interventi integrati ritenuti più efficaci: il potenziamento (+20%) della portata dello Scolmatore e la realizzazione di una cassa di espansione in territorio di Senago. Solo nel luglio 2009, ossia qualche giorno dopo il mio insediamento alla presidenza dell’Ente, venne, però, siglato un accordo di programma relativo alla realizzazione dell’adeguamento di portata dello Scolmatore (costo previsto 23,8 milioni di euro) e della cassa di espansione (costo previsto dieci milioni di euro). Poco prima, ovvero il 6 marzo 2009, il Cipe avevo approvato i progetti e i piani finanziari a connessi. A tale atto non è, tuttavia, seguita sino a oggi la registrazione da parte della Corte dei conti. Si tratta di un passaggio indispensabile dal momento che, in assenza di esso, la Provincia di Milano, pur tecnicamente pronta a procedere all’appalto integrato delle opere, non può dare il via alla procedura».
«Ritengo, comunque, che dalla registrazione della Corte dei conti alla realizzazione delle opere non possano trascorrere meno di due anni. Ai tempi dei lavori vanno, infatti, aggiunti quelli delle procedure di appalto. Proprio il 15 settembre scorso la Regione Lombardia ha approvato una schema di accordo di programma col ministero dell’Ambiente («Interventi urgenti e prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico») che contempla la concessione di poteri commissariali al presidente Roberto Formigoni. Considero questa soluzione auspicabile perché sono convinto che possa produrre un’accelerazione nella realizzazione delle opere. Rimangono, comunque, da superare anche logiche localistiche che non debbono prevalere sull’interesse generale. Il Consiglio comunale di Senago, per esempio, si è schierato all’unanimità contro la realizzazione della cassa di espansione».
«In attesa di interventi strutturali, stiamo, intanto, verificando la sostenibilità finanziaria di investimenti finalizzati a ottimizzare il rilevamento dei pericoli attraverso l’installazione di nuovi sistemi di allarme dislocati nei territori interessati e collegati con le sedi della Protezione civile attive nelle varie Province. La segnalazione più tempestiva del rischio può, d’altra parte, generare una capacità di intervento maggiormente efficace. Il caso dello sversamento di idrocarburi verificatosi lo scorso febbraio nel Lambro ci insegna che, se le segnalazioni del pericolo fossero arrivate in tempo reale, il danno ambientale sarebbe risultato più contenuto in quanto limitato dal locale sistema di depurazione».
 
Milano, 21 settembre 2010
Ufficio Stampa Presidenza
02/77406655


Dall'Ufficio Stampa della Presidenza della Provincia di Milano:

Seveso, nota della direzione Risorse ambientali della Provincia di Milano


In merito alle dichiarazioni rilasciate oggi dal consigliere Pd, Ezio Casati, su un presunto mancato intervento dell’Amministrazione provinciale relativamente all’apertura di «una delle due chiuse che, in territorio di Paderno Dugnano, aprono un tratto del canale scolmatore», la direzione centrale Risorse ambientali della Provincia di Milano precisa che «l’apertura in contemporanea farebbe  defluire all’interno del canale una portata doppia (60 mc/sec), rispetto alla capacità idraulica di deflusso per il quale il canale è stato costruito (30 mc/sec)». Conseguentemente, continua la nota della direzione centrale Risorse ambientali, «viene mantenuta aperta solamente  una paratoia, mentre la seconda rimante costantemente abbassata».

Milano, 21 settembre 2010
Ufficio Stampa Presidenza
02/77406655
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 20 Set 2010 - 21:18
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