.: Discussione: Lettera aperta sull'emergenza abitativa a Milano, i ROM e altro

Opzioni visualizzazione messaggi

Seleziona la visualizzazione dei messaggi che preferisci e premi "Aggiorna visualizzazione" per attivare i cambiamenti.
:Info Utente:

Oliverio Gentile

:Info Messaggio:
Punteggio: 0
Num.Votanti: 0
Quanto condividi questo messaggio?





Inserito da Oliverio Gentile il 17 Set 2010 - 16:05
Leggi la risposta a questo messaggio accedi per inviare commenti
Da milano.corriere.it:

Rinviata la discussione della mozione in consiglio comunale

Pdl, scontro sulle case ai rom
«Sfiducia» all'assessore Moioli


«Il progetto va ridiscusso». Majorino: «La maggioranza sui rom non c'è più». Assente la Moratti

MILANO
- Scontro nella maggioranza sulle case ai rom. Pdl e Lega, in un lungo di dibattito nell'aula di Palazzo Marino, sconfessano l'assessore alle Politiche sociali, Mariolina Moioli. Alla fine la mozione presentata dal centrodestra e che prevede tra l'altro che «le 25 abitazioni messe a disposizione da parte dell'Aler alle associazioni e cooperative del privato sociale non vengano assegnate ai nuclei familiari rom» non viene messa ai voti per ragioni di opportunità politica, ma l'assessore sfiduciata nei fatti è costretta a battere in ritirata dopo aver cercato invano di spiegare e difendere le scelte della giunta e in particolare le politiche di integrazione portate avanti in collaborazione con la prefettura e con il terzo settore, grazie ai finanziamenti del Viminale. Intanto diversi consiglieri attaccano: «È solo un teatrino, alcuni contratti per l'assegnazione temporanea delle case sono già stati firmati».

Tecnicamente, dicevamo, la mozione contro le case ai rom è sospesa
, grazie a una proposta fatta dal leghista Matteo Salvini che ha fatto notare che non conveniva a nessuno contarsi in Aula. Il risultato della mediazione è questo: «Io ritengo che sia utile non perdere tempo - interviene la Moioli - perché corriamo il rischio che il progetto salti. Mi metterò immediatamente in contatto con il sindaco, con il prefetto e con il terzo settore per organizzare già domani (oggi per chi legge, ndr) un incontro per individuare una soluzione che tenga conto delle richieste del consiglio comunale».

Il capogruppo del Pdl, Giulio Gallera, è soddisfatto:
«L'assessore recepisce il nostro messaggio e lo trasferisce in un tavolo: la nostra mozione rimane e valuteremo cosa fare quando ci verranno riferite le decisioni finali». Dalla sua maggioranza, in altre parole, Mariolina Moioli è considerata «in prova». Pdl e Lega insistono: «Assegnare le case ai rom a scapito dei cittadini in graduatoria per un alloggio popolare rischia di far passare il messaggio sbagliato che per queste persone si scelgono le corsie preferenziali».

Inutili le rassicurazioni fornite in mattinata dall'assessore
in commissione consiliare, sul fatto che gli appartamenti sono stati affidati al terzo settore e sarebbero comunque «inassegnabili per mancanza dei requisiti», quindi fuori dalle graduatorie Erp. Cadono nel vuoto anche gli appelli alla responsabilità. «Se chiudere sei campi rom - dice la Moioli in aula - vale meno del fatto che per poche famiglie bisognose di essere accompagnate viene trovata una soluzione abitativa, allora ritengo di aver capito male e di dover affidare a questo consiglio la responsabilità di decidere».

Sono state queste le prime parole di resa: la scelta
di non esprimere un parere negativo della giunta rispetto alla mozione del Pdl. Il sindaco in aula non c'è e l'assessore si rimette al parere dell'assemblea dopo aver spiegato che i 12 campi sono «una zona franca», terreno di «violenze su donne e bambini», teatro di spaccio e prostituzione. Eppure, un dietrofront sul piano rom avrebbe almeno l'effetto di rinviare la chiusura del campo di Triboniano, prevista in ottobre.

«Ma di cosa stiamo parlando? I contratti sono stati già sottoscritti»
, insiste Carmela Rozza del Pd, mettendo in risalto le contraddizioni del centrodestra: «Sui rom è diviso in tre». «La maggioranza sui rom non c'è più», concorda il capogruppo del Pd, Pierfrancesco Majorino. «Il sindaco venga in aula a chiarire la linea». E che la maggioranza sia svanita lo pensa anche Stefano Di Martino, del Pdl: «Concordo con Majorino. Me ne vado dall'aula per protesta: questo è un teatrino, i contratti sono già fermati e non c'è alcun iter da fermare».

Rossella Verga
17 settembre 2010
In risposta al messaggio di Luciana Pellegreffi inserito il 17 Set 2010 - 15:01
[ risposta precedente] [ torna al messaggio] [risposta successiva ]
[Torna alla lista dei messaggi]