.: Discussione: Sakineh: striscione sulla facciata di Palazzo Marino...

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 1 Ott 2010 - 15:49
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Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Palazzo Marino


Milano dice no alla pena di morte

Esposto lo striscione a sostegno di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana condannata all’impiccagione. L'appello del Sindaco Letizia Moratti e del Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri: “La difesa della vita non ha confini, chiediamo con forza, con la voce di tutti i cittadini milanesi che rappresento alle autorità del Governo iraniano un atto di generosa clemenza per la signora Sakineh condannata a morte"

Sakineh Mohammadi Ashtiani

Milano, 1 ottobre 2010 – “La difesa della vita non ha confini e mai perde la voce.  Chiedo con forza, con la voce di tutti i cittadini milanesi che rappresento, alle autorità del Governo iraniano un atto di generosa clemenza per la signora Sakineh condannata a morte. Da sempre il cuore di Milano si oppone alla pena capitale, ovunque praticata". Queste le parole del Sindaco Letizia Moratti che, insieme al Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri e ai consiglieri Carola Colombo, Stefano Di Martino, Giuseppe Landonio, Patrizia Quartieri, Claudio Santarelli, ha esposto sulla facciata di Palazzo Marino uno striscione in difesa di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana condannata all’impiccagione, ritratta con il volto velato e la scritta “Clemenza per Sakineh. Milano contro la pena di morte. L’affissione del manifesto su Palazzo Marino era stata rinviata il 9 settembre scorso, dopo che le autorità iraniane avevano sospeso la sentenza di morte tramite lapidazione per Sakineh.

“Oggi ci sentiamo tutti a Teheran – ha spiegato il Presidente Palmeri che, il 20 agosto scorso, aveva scritto al Console generale della Repubblica islamica dell’Iran Mohsen Amin Zadeh e aderito anche all’appello dell’intellettuale francese Bernard-Henri Lévi per salvare Sakineh – e, con una sola voce e una sola coscienza, facciamo sentire le ragioni della civiltà contro la barbarie dell’inciviltà. Vogliamo accendere sempre la luce sul rispetto dei diritti umani nel mondo, dimostrando ancora una volta che essi non hanno confini e devono diventare patrimonio di tutti”.

“Il nostro appello – ha proseguito Manfredi Palmeri – muove da ragioni civili e umanitarie particolarmente sentite dal Consiglio comunale e dalla nostra città, patria di Cesare Beccaria che, per primo, ha lanciato un messaggio universale contro la pena di morte: questo rifiuto è iscritto nell’anima di Milano, nella sua storia passata e in quella futura”.
       
Manfredi Palmeri ha ricordato che, dal 23 giugno 2006, data di inizio della consiliatura, il Consiglio comunale ha esposto altri sei striscioni su Palazzo Marino per la liberazione di Daniele Mastrogiacomo (14 marzo 2007), Padre Bossi (6 luglio 2007), Aung San Suu Kyi (29 ottobre 2007), Ingrid Betancourt (8 marzo 2008), per i cooperanti rapiti in Somalia (29 luglio 2008), per i diritti umani in Iran (31 luglio 2009).

In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 30 Set 2010 - 17:56
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