.: Discussione: Riqualificazione quartieri, Moratti: "nessun progetto di abbattimento allo studio"

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 1 Set 2010 - 10:56
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Da milano.corriere.it:

Il presidente Zaffra: sono zone degradate, miglioreremo la vita dei quartieri

L'Aler: siamo pronti ad abbattere
i quartieri Giambellino e San Siro


«Incontri con gli abitanti per spiegare l'operazione di trasferimento, vogliamo evitare l'effetto choc»

MILANO - Prima l'esperimento in piccolo: 60 alloggi in via Barzoni, dietro al Corvetto. Poi la sfida più grande: il Giambellino. «È tutto vero, stiamo lavorando con il Comune e la Regione per cambiar volto ai quartieri più degradati della città». Demolire per ricostruire. Loris Zaffra, il presidente di Aler, ne ha parlato di ritorno dalla ferie anche col sindaco Moratti. «A ottobre partiremo con l'operazione delle casette di via Barzoni. Sessanta alloggi che diventeranno in pochi mesi 120. Nel frattempo, è vero, dovremo trasferire qualche nucleo familiare. Lavoreremo, cercheremo il consenso». Il consenso, appunto: il problema è tutto lì. Lo stesso Zaffra ricorda la sollevazione popolare di qualche anno fa in via Salomone, dove bastò un annuncio a mezzo stampa per scatenare la protesta dei residenti sotto sfratto «causa degrado». «Per questo vogliamo evitare l'effetto choc». Per questo, insieme con Comune e Regione, scatterà nelle prossime settimane una campagna informativa al Giambellino, «un laboratorio di quartiere per parlare, spiegare, raccontare vantaggi e opportunità. E poi ancora per rassicurare, tranquillizzare, garantire. E non sarà un processo breve. Ci vorranno mesi». Le ruspe entreranno in azione tra un anno, non prima.

Un quadrilatero di vie intorno a piazza Tirana: più di duemila alloggi per quasi quattromila abitanti. Un piccolo comune nel cuore della metropoli. Anziani, perlopiù. Oltre a un buon numero di stranieri e a una buona rappresentanza di abusivi (206 quelli censiti ufficialmente). «Il Giambellino è una periferia cresciuta prima della guerra. Ha una sua storia, un vissuto di sangue e sudore. È un patrimonio, a suo modo, di questa città», dice Zaffra. Un patrimonio che va valorizzato. In quelle vie arriveranno case popolari, certo, ma anche edilizia convenzionata e servizi. Mix abitativo, lo chiamano gli esperti.

Il Corvetto, il Giambellino e poi San Siro. «In questo caso però parliamo di un orizzonte temporale decisamente più lontano. Se ne riparlerà tra qualche anno». Il via libera di massima del sindaco c'è già. «Abbiamo parlato. La sua prima preoccupazione rimane quella di dare risposta ai 18 mila milanesi ancora di un alloggio Erp. Ma è chiaro che l'operazione servirà anche a questo. Prendiamo il Giambellino: si tratta di un quartiere "orizzontale" con case basse, tre o quattro piani al massimo. Ricostruendo in altezza si potranno ricavare molti alloggi in più».

La mappa del degrado è fitta. «Ma in molte zone siamo già intervenuti. Con i contratti di quartiere, per esempio. Ma anche alla Comasina o al Gratosoglio qualcosa abbiamo fatto. E poi il discorso è diverso. Dove è possibile riqualifichiamo, ci mancherebbe. Al quartiere Sant'Ambrogio, per dire, abbiamo già in cantiere un restyling radicale che non prevede il trasloco degli abitanti. Al Giambellino purtroppo la situazione è diversa». È una questione di soldi, presidente Zaffra? Conviene più abbattere che continuare a investire sul degrado? «No, non solo. È una questione di qualità della vita degli inquilini. In alcuni quartieri non ci sono più le condizioni per poter garantire un'esistenza dignitosa a chi li abita».

Andrea Senesi
01 settembre 2010
In risposta al messaggio di Oliverio Gentile inserito il 26 Ago 2010 - 16:46
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