.: Discussione: E' tempo di Ramadam ma manca la Moschea: il Comune cosa propone?

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Oliverio Gentile

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Inserito da Oliverio Gentile il 27 Ago 2010 - 13:05
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Da milano.corriere.it:

Shaari: false le stime del Comune. Ipotesi Vigorelli per la fine del Ramadan

«Ora lo dicono anche i numeri
La moschea a Milano è inutile»


De Corato: solo il 3% dei musulmani prega nei luoghi di culto. Gli abitanti di viale Jenner: la zona intorno al centro islamico è tornata invivibile


MILANO - Si prega ancora sotto al tendone. Ricordate l'annuncio del ministro Maroni? «Chiuderemo il centro islamico di viale Jenner». Sono passati due anni e da allora, il solo passo avanti è stato l'aver eliminato la preghiera del venerdì dai marciapiedi. Poi la questione non s'è spostata di un millimetro. Il nodo resta uno solo: moschea sì, moschea no. Il vice sindaco Riccardo De Corato, non è mai stato tenero nei confronti degli islamici, così come il collega leghista Matteo Salvini. In più ci sono le proteste dei residenti di viale Jenner che sono tornati a lamentarsi per il via vai di immigrati durante il Ramadan. E ieri, De Corato, è tornato a bocciare l'eventualità di una grande moschea milanese: «Solo il 3% dei musulmani frequenta luoghi di culto».

Parole che hanno riacceso gli animi, dopo l'apertura del governatore Roberto Formigoni, che in un'intervista al Corriere il giorno di Ferragosto, aveva detto che il problema moschea a Milano andava risolto. Intanto oggi, venerdì, si torna a pregare. I musulmani lo faranno sotto al tendone del Palasharp. Sono previste come ogni venerdì dalle 3 alle 5 mila persone. La scorsa settimana i fedeli hanno occupato anche l'area esterna del tendone, oggi non sarà possibile perché il cortile è occupato dagli stand della Festa democratica. La convivenza, anche negli anni passati, è sempre stata positiva. Impossibile, invece, utilizzare il tendone di via Sant'Elia per la preghiera di fine Ramadan il 9 o il 10 settembre.

L'ipotesi è quella di affittare ancora una volta il Vigorelli: «E' certamente la struttura più adatta - afferma Abdel Hamid Shaari, direttore del centro islamico di viale Jenner -, la spesa è sostenibile». Problema risolto? «Una pezza, come al solito all'ultimo minuto». Resta quindi la domanda di fondo: quando una nuova moschea? Il vice sindaco De Corato snocciola numeri raccolti in questi anni dai vigili: «Il venerdì al Palasharp pregano non più di 3 mila persone. Per i riti del Ramadan, invece, 900 persone a frequentano il teatro Ciak di via Procaccini. Altri 600 pregano alla palestra di via Cambini, 500 in via Quaranta, 500 in via Iseo e 200 in via Padova». Numeri che sommati, secondo il Comune, non fanno più del 3% degli oltre 100 mila musulmani che vivono a Milano. Dunque, attacca De Corato, «la moschea non è una priorità». Secca la risposta di Shaari: «Sono numeri non veritieri, spot elettorali. La moschea è una necessità e un diritto. Abbiamo pazienza. Arriverà».

Cesare Giuzzi
27 agosto 2010

In risposta al messaggio di Alessandro Rizzo inserito il 13 Ago 2010 - 15:15
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